Attualità

Cinque milioni per la fibra ottica ultraveloce in città

La Redazione
I lavori di Open Fiber
Il progetto prevede la copertura di oltre 14mila tra case e negozi in modalità FTTH (Fiber-To-The-Home). Accesso al web a 1 Gigabit a supporto di smartworking, telemedicina, educazione a distanza e altri servizi​
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Da alcuni mesi in città sono stati avviati i lavori per la posa della fibra ottica di ultima generazione realizzati da Open Fiber. L’azienda, in una nota, fa sapere che anche in questo periodo «prosegue le sue attività nello scrupoloso rispetto dei protocolli di sicurezza rivolti alla tutela di cittadini, utenti e operatori sul campo, in ottemperanza agli ultimi Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri».

Il progetto. «I lavori per la realizzazione di una rete di telecomunicazioni a banda ultra larga permetteranno di coprire centro e periferie con una infrastruttura capillare e performante» spiegano da Open Fiber. «Una accelerazione digitale evidenziata da una infrastruttura in modalità FTTH (Fiber To The Home, cioè la fibra ottica stesa fin dentro casa) l’unica in grado di restituire velocità di connessione al web fino a 1 Gigabit al secondo e latenza inferiore ai 5 millisecondi. La società, guidata dall’amministratore delegato Elisabetta Ripa, sta investendo in città circa 5 milioni di euro per il cablaggio di oltre 14mila unità immobiliari (private abitazioni, uffici, negozi) col termine dei lavori entro 18 mesi dall’avvio dei cantieri».

Gli scavi. «Il progetto stilato per Corato, al fine di limitare il più possibile l’impatto degli scavi e gli eventuali disagi per la comunità, prevede il riuso di cavidotti e infrastrutture di rete già esistenti: la rete integralmente in fibra ottica si estenderà infatti per 153 chilometri, 67 dei quali realizzati attraverso il riutilizzo di reti aeree e interrate già presenti in città. Corato sarà complessivamente attraversata da 8mila chilometri di cavi in fibra ottica. Come nei cantieri aperti in tutta Italia, gli scavi saranno comunque effettuati privilegiando metodologie innovative e a basso impatto ambientale come la mini-trincea: al taglio su strada largo 10 centimetri e profondo 35 e al contestuale riempimento con malta cementizia di colore rosa (ripristino provvisorio) seguono dopo almeno 30 giorni le riasfaltature (ripristino definitivo). Solo il rispetto di questi tempi tecnici permette un ripristino della sede stradale a regola d’arte e duraturo».

«Una rete integralmente in fibra ottica – spiega Ugo Falgarini, regional manager Puglia di Open Fiber – permette di abilitare servizi a prova di futuro che vanno a beneficio dell’intera collettività: lo smart working, la telemedicina, l’educazione a distanza, l’Industria 4.0, la videosorveglianza ad altissima definizione, la domotica, l’Internet of Things sono solo alcuni degli esempi possibili. Siamo quindi di fronte a passaggio fondamentale verso la Gigabit Society, tra l’altro senza alcun tipo di esborso per le casse pubbliche: l’intervento è del resto interamente a carico di Open Fiber. È opportuno sottolineare che il cablaggio degli edifici è gratuito e ad uso del condominio, con i conseguenti vantaggi in termini di valutazione economica dell’immobile e appetibilità commerciale garantiti dalla presenza di una connettività a banda ultra larga».

«Open Fiber – aggiunge Savino Piarulli, field manager dell’azienda e responsabile dei lavori in città – è un operatore wholesale only: non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso, offrendo l’accesso a tutti gli operatori di telecomunicazioni e Internet service provider interessati. Questo significa che una volta avviata la vendibilità del servizio, i cittadini e le imprese di Corato potranno scegliere l’operatore e l’offerta più congeniali alle loro esigenze, certi di poter contare sulle migliori tecnologie disponibili sul mercato».

mercoledì 18 Marzo 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 5:34)

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antonio grosso
antonio grosso
4 anni fa

“il più possibile l’impatto degli scavi e gli eventuali disagi per la comunità”
Ma davvero? Corato sembra Bagdad, ancor più disastrata di prima

Claudia Piccarreta
Claudia Piccarreta
4 anni fa

Ottimo ! Per cortesia coprite anche tutta la zona oasi dove vivono centinaia di famiglie.

Aldo
Aldo
4 anni fa

Io sono dell'opinione, e lo sono sempre stato, che ci stiamo troppo digitalizzando. Non sono il tipo ipocrita che dice di rimanere all'età della pietra ma affidare tutto il ns sapere, tutte le ns pratiche etc alla dematerializzazione informatica fa correre il rischio di essere sempre più vulnerabili e rimanere poi isolati e impotenti. Basta un crash, un attacco ad uno dei server (o mega-server) e non possiamo più espletare i ns servizi e rimanere fuori dal mondo. Una volta ho corso il rischio di non pagare la rata di un mutuo xké il server della banca non dava il collegamento e l'esito dell'addebito nn era visibile. A ognuno la propria riflessione. Può darsi che mi sbagli, può darsi…

Massimiliano Tedeschi
Max
4 anni fa

Se è possibile anche zona belloluogo qui la copertura è scarsa!!!!

Francesco Pisicchio
Francesco Pisicchio
4 anni fa

Vi chiedo di coprire anche la zona residenziale Maglio ferro c'è tanta gente che utilizza per lavoro la linea che non è capiente