L'annuncio

Nuova stretta sul virus. Conte: «Chiusi tutti i negozi, tranne farmacie e alimentari». Video

La Redazione
Il premier Conte
Resta consentita la consegna a domicilio. Le industrie resteranno aperte ma con misure di sicurezza. Saranno garantiti i trasporti, le attività agricole, i servizi bancari, assicurativi e postali
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«Saranno chiuse tutti i negozi al dettaglio, tranne quelli per la vendita di generi alimentari e di prima necessità, come farmacie e alimentari. Resta consentita la consegna a domicilio».

Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte che stasera ha parlato agli italiani in diretta facebook per aggiornamenti sull’emergenza Coronavirus.

Le nuove misure più stringenti (clicca qui per consultare il testo del decreto) saranno in vigore fino al 25 marzo. Chi chiude e chi resta aperto: l’elenco.

Chi chiude. Sono sospese dunque le attività commerciali al dettaglio, bar, pub, ristoranti (per tutto il giorno e non solo dopo le 18, come avvenuto fino ad oggi). Chiusi anche parrucchieri, centri estetici, i mercati su strada e i servizi di mensa che non garantiscono la distanza di un metro di sicurezza. Restano chiusi fino al 3 aprile – come stabilito dal precedente decreto – musei, cinema, teatri, scuole e università.

Chi resta aperto. Restano aperte le attività per la vendita di beni di prima necessità come farmacie, parafarmacie e alimentari, questi ultimi sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato (il panettiere, la latteria, il macellaio), sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche all’interno dei centri commerciali. Aperti edicole e tabaccai. Consentita la ristorazione con consegna a domicilio. Restano aperti i ristoranti nelle aree di servizio stradali e autostradali e in stazioni ferroviarie, aeroporti e ospedali.

Anche le industrie possono continuare a lavorare, a condizione che assumano misure di sicurezza adeguate ad evitare il contagio. Si incentiva la regolazione di turni di lavoro e ferie anticipate, con la chiusura dei reparti non indispensabili. Sono garantiti i trasporti, i servizi bancari, assicurativi e postali, le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività. Aperti anche i distributori di benzina, gli idraulici, i meccanici e gli artigiani.

Il discorso. «La regola madre rimane la stessa: limitare gli spostamenti alle attività lavorative o per motivi di salute o per motivi di necessità come fare la spesa» ha detto Conte che ha annunciato anche la nomina di Domenico Arcuri a commissario per le terapie intensive.

«È importante essere consapevoli che abbiamo da poco iniziato a cambiare le nostre abitudini, l’effetto di questo grande sforzo lo vedremo tra un paio di settimane».

L’annuncio è arrivato poche ore dopo che l’Oms ha dichiarato il Coronavirus una pandemia e dopo che la Regione Lombardia ha formalizzato la richiesta al governo per interventi più stringenti allo scopo di rallentare i contagi.

«Al primo posto c’è la salute degli italiani» «Grazie agli italiani che compiono sacrifici. Stiamo dando prova di essere una grande nazione».

mercoledì 11 Marzo 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 5:50)

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Franco
Franco
4 anni fa

Chiuso tutti i negozi tranne le banche. Ovviamente.