A tre giorni dal decreto firmato dal premier Conte, Corato inizia a prendere confidenza con le misure per prevenire il contagio da Coronavirus e a modificare la propria quotidianità. Un passaggio piuttosto lento e non recepito da tutti, soprattutto dai più giovani. Spesso le precauzioni rimangono solo parole e non si trasformano in azioni concrete, in particolare l’evitare assembramenti e mantenere la distanza di un metro dagli altri.
Sabato mattina, in centro, c’è meno gente del solito. Nei bar per lo più ragazzi. Per buona parte dei coratini la vita di tutti i giorni non sembra essere cambiata e se da una parte serpeggia un po’ di preoccupazione, dall’altra molti minimizzano. Le misure sono note ma non vengono applicate.
Intanto molti esercenti stanno applicando buone norme di prevenzione. C’è chi ha diminuito i coperti lasciando più spazio tra un tavolo e l’altro, chi fa entrare un cliente alla volta o a piccoli gruppi. Ressa per l’asporto. Anche in chiesa i banchi hanno lasciato spazio a sedie ben distanziate.
Ora tocca a noi cittadini, a chi questi luoghi dovrà viverli, rispettare il decreto. «Per vincere il virus dobbiamo cambiare modo di vivere», ha ricordato il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. Ebbene, è necessario usare buon senso e un pizzico di responsabilità, sacrificando per un po’ le abitudini quotidiane, in nome del bene comune.
Dovreste spiegare ai giovani che non sono in vacanza ,dalla scuola.E'passato troppe volte questo messaggio del virus che colpisce gli anziani.Il contagio riguarda tutti.Quindi giovani cari non mettete a rischio ,magari i nonni che vivono con voi.
Non sottovalutiamo il problema, rispettiamo le regole, cerchiamo di essere più responsabili.
Bisogna chiudere le Chiese e tutti i luoghi di Culto . Si puo' venerare Dio in qualunque luogo da soli per evitare non mettere in pericolo l'Umanità .
E chi lo sottovaluta il problema? Io credo che bisogna farle rispettare le regole,c’è bisogno che le autorità controllino bar, sale da gioco, ristoranti, ecc, anche fuori dal centro abitato. Solo così potrebbe esserci un po’ de responsabilità.