Attualità

Più attenzione a ragazzi e genitori, due progetti dai servizi sociali

La Redazione
Il corridoio di una scuola
"Fuoriclasse" intende individuare strategie per la riduzione del disagio dei minori. "Essere genitori efficaci" vuole offrire occasioni di incontro fra genitori, alle prese con l'educazione dei propri figli
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Due progetti a favore di ragazzi e genitori. Arrivano dal settore servizi sociali di Corato che il 29 gennaio scorso, in una riunione tecnico-operativa presieduta dal dirigente Paolo Milillo, ha spiegato ai dirigenti degli istituti comprensivi cittadini le modalità attraverso le quali verranno attuati a partire da febbraio.

I due progetti rientrano nel servizio di assistenza educativa domiciliare e territoriale affidato, dall’ambito sociale di Corato, Ruvo di Puglia e Terlizzi, all’associazione temporanea di imprese comunità San Francesco – Medihospes cooperativa sociale onlus.

Il primo si chiama “Fuoriclasse” e intende individuare strategie per la riduzione del disagio dei minori, appunto al di fuori dell’ambito ristretto della classe didatticamente concepita, mediante la presenza di un professionista delle relazioni d’aiuto nei corridoi, nei bagni e in tutti i luoghi dell’istituto non normalmente adibiti allo svolgimento delle attività didattiche.

«In tal modo – spiegano i promotori dell’iniziativa – si cercherà, da un lato di ridurre il disagio palesato dagli alunni associato all’uscita di questi ultimi dalla classe mediante il presidio di ambienti non adibiti alle attività didattiche e, dall’altro, di ridurre eventuali fenomeni di bullismo prevenendo le dipendenze ed intercettando eventualmente minori che richiedono attenzione da parte di altri servizi.

Si tratta di un metodo nuovo basato sull’ascolto attivo ed empatico. Se necessario, verranno dati ai ragazzi opportuni suggerimenti rispetto a come potenziare il proprio autocontrollo, a come gestire le emozioni, a come relazionarsi con i propri coetanei e con i docenti».

Con il secondo progetto, denominato “Essere genitori efficaci”, si intende offrire occasioni di incontro fra genitori, alle prese con l’educazione dei propri figli.

«Con l’aiuto di uno psicologo e/o pedagogista esperto nella conduzione di gruppi, i genitori potranno scambiarsi, in un contesto adeguato, informazioni ed esperienze, ricercare strategie efficaci per la risoluzione dei problemi che la famiglia si trova quotidianamente ad affrontare, rafforzare le competenze genitoriali e dialogare in modo costruttivo per definire nuovi modi di essere genitori, nuovi progetti ed iniziative di essere famiglia, con la consapevolezza di giocare un ruolo attivo nella definizione del benessere, non solo personale, ma del proprio nucleo familiare».

venerdì 31 Gennaio 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 7:43)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

…nel 2020 i progetti sarebbero già dovuti diventare, da anni, delle realtà operative… Vi è una paurosa lentezza nel comprendere l'evoluzione delle problematiche sociali. E pensare che le avvisaglie, giungono quotidianamente… Comunque si continua a credere nel coinvolgimento della gente, in qualche programma educativo: chi non ne ha bisogno, non partecipa; a chi ne ha bisogno, non interessa minimamente parteciparvi.