Cultura

“I partigiani e i deportati di Bari e provincia”, in un libro la storia dei coratini in guerra

La Redazione
Nunzio Marzocca
«Condivideremo testimonianze della vita di tanti e tante coratini e coratine che, lontani da casa, hanno versato il sangue o come prigionieri di guerra o come partigiani della libertà» afferma l'autore
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Domenica 8 settembre alle 19.30 nel pub “Quanto basta”, si terrà la presentazione del libro “I partigiani ed i deportati di Bari e provincia”. L’iniziativa si svolgerà proprio nel giorno della ricorrenza dell’armistizio e si concentrerà sulle storie dei partigiani e dei deportati coratini e più in generale sul fenomeno del partigianato meridionale.

Il libro è che il risultato di una ricerca archivistica che ha portato a raggruppare 1949 schede: 1.361 di partigiani e patrioti, 588 di deportati deceduti. 1140 sono i partigiani, 142 i patrioti, 77 i benemeriti e 2 i combattenti della guerra di liberazione.

L’autore principale del testo (cui hanno collaborato anche Manuel Alboreto, Fabio Fronterrè e Silvia Martorelli) è Ippazio “Pati” Luceri, docente di italiano e storia, da sempre impegnato nella militanza politica, ora più specificatamente nel movimento “No Tap” e in quello di solidarietà al popolo curdo. Ha iniziato le ricerche sui partigiani e i deportati pugliesi ben undici anni fa riuscendo a pubblicare, tra gli altri lavori, ricerche per le province di Lecce, Taranto, Brindisi. Autore anche di “Controstoria. Sul mito degli infoibati pugliesi”, ricerca che riesce a far luce sul fenomeno delle foibe tra falsità, revisionismo e verità storica.

Luceri dialogherà con Giacomo Massimiliano Desiante, studioso e ricercatore, già autore di “Gravina sovversiva e antifascista. Il deserto murgiano e il suo albero della libertà” e di “Filippo D’agostino, eroe d’un altro tempo” sulle vita di D’Agostino, primo segretario della federazione barese del Partito Comunista d’Italia, confinato dal fascismo, poi partigiano e deportato. Inoltre è autore di un lavoro di prossima pubblicazione dal titolo “Sud e Resistenza: storie mai dette”, saggio storico sul partigiano coratino Felice Loiodice di cui alcuni mesi fa abbiamo raccontato la storia.

«L’8 settembre del 1943 il generale fascista Badoglio, senza preavviso, comunica l’armistizio e la cessazione delle ostilità nei confronti degli alleati. Chi era prima nemico ora è amico e viceversa. Le truppe italiane furono lasciate senza disposizioni o ordini, migliaia di soldati “sbandarono”: molti furono arrestati e deportati dai nazisti, altri si arruolarono nelle fila tedesche o continuarono la lotta sotto l’effige del fascio, tantissimi si diedero alla macchia e parteciparono alla lotta antifascista.

Con questa iniziativa, in un giorno non scelto a caso – affermano gli autori – vogliamo dare nuovo lustro a chi la guerra l’ha fatta veramente e ha pagato il prezzo più alto: parleremo dei deportati pugliesi nei lager nazisti dopo l’armistizio e di chi ha lottato per liberare il nostro territorio dalla dittatura fascista e dall’occupante nazista; condivideremo testimonianze della vita di tanti e tante coratini e coratine che, lontani da casa, hanno versato il sangue o come prigionieri di guerra o come partigiani della libertà».

domenica 1 Settembre 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 14:20)

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