«Daremo futuro al presente»: venerdì sera un unico grande grido di speranza si è levato da piazza Sedile a conclusione del comizio di Claudio Amorese, candidato sindaco del Polo di centro.
Sin dall’inizio della manifestazione si è capito subito che non si trattava del solito comizio, noioso e unidirezionale, ma di un vero incontro con protagonisti anche i cittadini. «Da soli, ha detto Claudio Amorese, si può andare veloci, ma insieme si va lontano; e noi dobbiamo andare lontano perché vogliamo che questa città sia moderna, efficiente, sicura, pulita».
Entusiasmo alle stelle quando il candidato è sceso dal palco e fra la gente ha fatto capire di non essere il solito politico ma uno di loro. «Quando la gente dice di essere sfiduciata, quando dice i politici sono tutti uguali, ha detto Amorese, io sono d’accordo con loro ed è per questo che ho deciso di impegnarmi direttamente in questa sfida che voglio vincere insieme a voi».
E di sfide Claudio Amorese ne ha lanciate tante: lotta alla lentezza burocratica (vera zavorra dello sviluppo), interventi programmati sulle infrastrutture (strade, piscina, campo sportivo, palazzetto dello sport) innovazione tecnologica, numero verde per raccogliere le situazioni di disagio, far diventare gli anziani patrimonio e risorsa della scuola, fare un monitoraggio costante delle fonti di inquinamento,creare una vetrina informatica per i prodotti locali,valorizzare l’agroalimentare e l’oliva coratina.
E sulla squadra da formare per vincere la sfida, Amorese ha le idee chiare: «saranno uomini e donne che devono conoscere bene la materia, avere spirito di iniziativa e fare gioco di squadra».
…”presente”, “futuro”… E il “passato” del Centro, in Italia? Il “vuoto assoluto”…
Potenza della campagna elettorale: eleva la fantasia!