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Consorzio tutela vini Doc Castel del Monte, Francesco Liantonio confermato presidente

La Redazione
Francesco Liantonio
Vicepresidente è stato eletto Sebastiano de Corato
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Si è svolta nei giorni scorsi l’assemblea ordinaria dei soci del Consorzio di tutela vini Doc Castel del Monte. Viticoltori, produttori e imbottigliatori si sono riuniti per approvare il bilancio consuntivo 2018, quello di previsione 2019, e per il rinnovo delle cariche sociali. La grande presenza di consorziati ha testimoniato della buona reputazione e credibilità di cui il Consorzio gode presso le imprese del territorio come ente di tutela e promozione dei suoi prodotti più importanti.

L’assemblea ha nominato il nuovo Consiglio di amministrazione, composto da nove membri, parte dei quali già presenti nel precedente consiglio. Il cda è infatti formato da Francesco Liantonio, dal conte Onofrio Spagnoletti Zeuli, Pasquale D’Introno, Pierluigi Spagnoletti Zeuli, Sebastiano de Corato, Francesco Addario Chieco, Pasquale Cinone, Sebastiano Marinelli e Domenico Camerino.

Nel corso della riunione è stato confermato presidente Francesco Liantonio e eletto vicepresidente Sebastiano de Corato. Liantonio ha inoltre proposto di nominare come auditor Giuseppe Marmo e Carlo de Corato, ottenendo l’unanimità dei consensi in assemblea.

«La nomina del nuovo Consiglio di amministrazione rappresenta un punto di partenza per nuovi obiettivi, nuovi stimoli e forza vitale per il Consorzio» afferma il presidente Liantonio. «È un passo importante nella valorizzazione e tutela delle nostre produzioni e sono onorato di farne parte insieme agli altri consiglieri. È un Consiglio che continuerà a lavorare per garantire alle nostre imprese crescita e lo sviluppo del nostro territorio».

Durante l’assemblea il presidente ha inoltre illustrato ai soci le strategie di promozione che il Consorzio intende attivare, a partire dalle iniziative promosse dall’istituto Vino Rosa Autoctono Italiano, di nuovissima costituzione, che vede la collaborazione tra i Consorzi di tutela del Chiaretto di Bardolino, Valtènesi, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel del Monte, Cirò e Salice Salentino. Questi ultimi, infatti, sono i territori che da sempre esprimono una particolare vocazione alla produzione di vini rosa e che costituiscono oggi i capisaldi dei rosati a menzione geografica ottenuti da uve autoctone.n

Dopo l’evento svoltosi a Lecce lo scorso 1°marzo sulle prospettive del vino rosato nel mondo, organizzato da AIS Lecce, in collaborazione con Assoenologi Puglia-Basilicata e Calabria, il calendario 2019 prevede numerose manifestazioni ed eventi: due masterclass durante il Prowein, degustazioni e incontri con la stampa durante il Vinitaly e la pubblicazione delle denominazioni all’interno della guida Slow Wine. Il presidente ha inoltre anticipato la volontà di costituire un Distretto di Promozione dei Vini Pugliesi, una sorta di “consorzio di consorzi” con l’obiettivo di promuovere politiche di sviluppo unitarie per la vitivinicultura pugliese.

martedì 2 Aprile 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 22:26)

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Anonimo
Anonimo
5 anni fa

Conte?

Francesco Saverio Vangi
Francesco Saverio Vangi
5 anni fa

Ad Maiora Semper

Vincenzo Quinto
Vincenzo Quinto
5 anni fa

Ebbene si, carissimo ANONIMO. La cosa forse ti stupisce, ti disturba o….ti fa sorridere ma Onofrio Spagnoletti Zeuli e' un Conte!! fattene una ragione.