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Puglia popolare, una poltrona per due

La Redazione
Elezioni
È diventata un caso - almeno per alcune ore - la posizione della forza politica "Puglia popolare", impegnata nella campagna elettorale per le prossime amministrative
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Prima citata a sostegno delle rete civica del candidato sindaco Emanuele Lenoci. Poi tra i componenti del neonato “Polo di centro”. È diventata un caso – almeno per alcune ore – la posizione della forza politica “Puglia popolare”, impegnata nella campagna elettorale per le prossime amministrative.

Quello che, alla fine, è parso solo un equivoco, è emerso domenica sera, quando un documento firmato ha annunciato ufficialmente la nascita del “Polo di centro” costituito da Udc, Democrazia cristiana europea, Sud al centro, Corato nel cuore, Obiettivo comune e, appunto, Puglia popolare, la cui adesione è stata sancita dalla firma di Luigi De Robertis.

L’annuncio ha rapidamente suscitato la reazione del rag. Cataldo Strippoli il quale ieri ha diffuso una nota per precisare che il portavoce locale di Puglia popolare non è De Robertis ma egli stesso, come sancito dalla nomina datata 2 luglio 2017, conferita «per decisione del coordinamento regionale a firma dell’assessore regionale all’ambiente, Gianni Stea, e del dott. Massimo Cassano».

Riferendosi al giornale, Strippoli ha poi aggiunto nella sua nota il richiamo «a pubblicare notizie certe di fondamento, effettuando i dovuti riscontri a sostegno di quanto pubblicato» e in più il fatto che «nel frattempo, per tutelare la sua immagine, sarà costretto ad adire per Vie legali, affinché si faccia chiarezza sull’accaduto».

In effetti già nel novembre scorso, come riportato da CoratoLive.it, il ragioniere aveva annunciato il sostegno alla candidatura di Emanuele Lenoci. Peccato però che oggi, invece di cercare l’errore dove evidentemente stava – ovvero all’interno dello stesso partito – ha preferito darsi allo sport più in voga del momento, ovvero il tiro al giornalista.

Una successiva comunicazione giunta a stretto giro da Luigi De Robertis ha infatti chiarito l’arcano.

«Apprendo dalle testate giornalistiche locali che vi è in atto una contesa per la rivendicazione del simbolo “Puglia Popolare”, addirittura con minaccia di “adire le vie legali”, da parte del Rag. Strippoli Cataldo in quanto è stato utilizzato il simbolo del partito da parte del sottoscritto senza averne autorizzazione e paternità nel sottoscrivere il documento di costituzione della neonata coalizione “Polo di centro”.

Tengo a sottolineare che ho rappresentato il simbolo di “Puglia Popolare” nella sottoscrizione del documento di cui sopra, avendone preventivamente ricevuto autorizzazione a farlo dal Coordinatore Provinciale Dott. Giuseppe Cramarossa. Solo oggi (ieri, ndr), vista la discussione avviata dal Rag. Strippoli a mezzo PEC alle testate giornalistiche, sono venuto a conoscenza dell’esistenza di una ulteriore delega al Rag. Strippoli e della quale, neanche il Coordinatore provinciale Dott. Cramarossa ne era a conoscenza, tanto da essere firmata dal Consigliere Regionale Stea Gianni e dal Coordinatore Regionale sen. Cassano Massimo. Il tutto è stato confermato dal Dott. Cramarossa.

Premetto, che già dal 2016 sono stato delegato dal sen. Cassano e dal Dott. Cramarossa a rappresentare il partito a Corato e dal 2016 ad oggi non mi è stata fatta menzione alcuna di altre deleghe. Appare chiaro ed evidente che qualcuno al vertice del partito abbia commesso un errore di valutazione, o magari, ha ritenuto conveniente delegare il Rag. Strippoli a rappresentare Puglia Popolare a Corato senza che sia io che il Coordinatore Provinciale ne venissimo a conoscenza.

Il rag. Strippoli nelle numerose volte in cui mi sono incontrato poteva riferirmi di questa Sua ampia delega, avremmo sicuramente evitato tutta questa perdita di tempo, che non interessa a nessuno se non a qualcuno, che ha ottenuto un po’ di pubblicità gratuita sui social e testate giornalistiche. Non ho la minima intenzione continuare ad alimentare una sterile polemica, per cosa? Un simbolo? E non vorrei essere causa di una preoccupazione per il Rag. Strippoli, danno di immagine come lui afferma, impegnato in uso percorso con il suo movimento “Corato Popolare” o “Puglia Popolare” di cui il sottoscritto non condivide in toto».

Morale della favola, De Robertis continuerà a far parte del Polo di centro a livello personale, senza utilizzare il simbolo di Puglia popolare.

«Il mio impegno per la prossima tornata elettorale continuerà comunque e con la consapevolezza che prima di ogni simbolo, ci sono le persone, i cittadini, i veri problemi che si dovranno affrontare per la città di Corato, le contese e le vie legali le lascio con piacere a chi ne fa una sua ragione di vita e la sua priorità» prosegue la nota di De Robertis.

«Sono addolorato e chiedo scusa agli altri rappresentanti dei movimenti politici che compongono la neonata coalizione “Polo di Centro”, anche se in maniera marginale inconsapevolmente tirati dentro in questa stupida ed insignificante “contesa”. Colgo l’occasione nell’augurare al Rag. Strippoli e di quanto rappresenta, un buon lavoro e una sana campagna elettorale, nonché un pensiero lo rivolgo ai giornalisti che si sono visti recapitare oggi una minaccia per la sola colpa di fare il loro mestiere nell’acquisire un semplice comunicato e che si sono visti sottrarre tempo prezioso al loro lavoro».

martedì 12 Febbraio 2019

(modifica il 22 Luglio 2022, 0:50)

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CATALDO STRIPPOLI
CATALDO STRIPPOLI
5 anni fa

La delega di cui parla, ricevuta nel 2016 da Cramarossa e Cassano, è la delega di Alternativa Popolare delega avuta a nome suo e di Vincenzo Mazzili. Peccato che De Robertis non si è accorto che nel frattempo Cassano e e Cramarossa hanno abbandonato Alternativa Popolare per costituire Puglia Popolare. Altra cosa che De Robertis ignora (e diventano tante le cose che ignora prima di andare a firmare un accordo politico) è che Alternativa Popolare nel frattempo ha avuto un nuovo coordinatore Regionale (Giannicola De Leonardis), che ha nominato altri delegati territoriali per cui la sua delega ad Alternativa Popolare non ha alcuna valenza in questa diatriba! D'altra parte non si capisce quale politica sul territorio abbia fatto De Robertis per il Partito Alternativa Popolare, visto che non ha

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Il “piacere” della polemica, prima esplicata, in modo veemente ed assai colorito e pittoresco, tramite i policromi “tatzebao” affissi lungo lo stradone, ora affidata al giornale telematico, ha sempre caratterizzato lo spirito della politica nostrana. Ho già espresso il mio pensiero riguardo al fatto che alla gente comune non interessi alcunché delle problematiche interne ed esterne, ma ancora si continua a credere il contrario. Certo tutto questo non pone bene, agli occhi di quei pochi che seguono gli avvenimenti della politica. Ma proprio a causa dell''esiguo numero di persone interessate, ogni diatriba lascia il tempo che trova. Spero in una maturazione non certo dell'elettorato (tenerlo volutamente nell'abissale ignoranza, è l'arma migliore), ma di chi sarà chiamato a gestire la città.

Angela  Mazzilli  Ventura-Corato
Angela Mazzilli Ventura-Corato
5 anni fa

Effettivamente,riflettendo, “una poltrona per due” è un pò stretta… 🙂 😀