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Da Corato a Riace per Mimmo Lucano. Videointervista al papà del «sindaco che accoglie»

La Redazione
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Da Corato a Riace per Mimmo Lucano
Alla dolcezza di un padre che vede suo figlio costretto ai domiciliari, si aggiunge la consapevolezza di un uomo che nella vita ne ha viste tante: «si va a punire una persona che fa del bene invece di vedere dove c'è il marcio»
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Ieri, a Riace, c’erano anche i coratini. Tra loro ci sono persone che, ormai da anni, si impegnano in prima persona per tradurre in gesti concreti la parola accoglienza e restituire senso e sostanza al termine integrazione. Le loro voci si sono unite a quanti chiedono la libertà per Mimmo Lucano, il sindaco che ha aperto le porte della città ai migranti creando un modello che – forse – fa paura. Sulle spalle del primo cittadino di Riace pesa l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti.

«Chiediamo due cose – ha detto il giovane Kader, coratino di adozione e africano per nascita (clicca qui per la videointervista realizzata a Corato), dal palco della manifestazione – Che si rifletta sul modello Riace, lo si studi per capire come replicarlo e migliorarlo. E poi che, tutti insieme, si chieda la candidatura di Mimmo Lucano al Nobel per la pace: è un dovere morale per tutti noi».

Nel video, l’intervista al papà del sindaco di Riace, realizzata grazie al docente Eliseo Tambone. Alla dolcezza di un padre anziano che vede suo figlio costretto ai domiciliari, si aggiunge la consapevolezza di un uomo che nella vita ne ha viste tante: «si va a punire una persona che fa del bene invece di vedere dove c’è il marcio».

A manifestare in corteo hanno sfilato i rifugiati di Riace e dei pesi del circondario, comitati, associazioni, sindacati come l’Usb, i cobas, la Cgil, partiti come Potere al Popolo e Rifondazione Comunista, comitati e associazioni studentesche, ong locali e nazionali, gli ambientalisti, le femministe, le associazioni antimafia e – soprattutto – tanti cittadini non organizzati.

Il racconto dei coratini. «Eravamo 17 coratini, compreso Kader, che ormai vive a Corato da tempo. Siamo venuti in pullman in compagnia di persone ruvesi, terlizzesi e molfettesi, ed anche con le auto. Abbiamo deciso di esserci per esprimere da un lato tutta la nostra indignazione e preoccupazione perché nella Locride agli arresti domiciliari c’è un uomo giusto, che non ha debiti, non ha rubato soldi pubblici da dover restituire allo Stato, che ha speso 20 anni della sua vita per accogliere e aiutare gli ultimi della terra, i senza diritti. È stato incarcerato mentre c’è chi usa le bombe è libero: tre settimane fa, lo ricordiamo, il sindaco di Camini Pino Alfarano ha subito un attentato.

Dall’altro lato siamo qui anche per mostrare concretamente a Lucano che non lo lasciamo solo, vogliamo essere al suo fianco, assieme a tantissime persone che oggi manifestavano in altre città: Bitonto, Napoli, Torino, Parigi, Los Angeles. Eravamo oltre 5mila persone. Abbiamo manifestato in un clima sereno, pacifico, potremmo dire “fraterno”, gioioso, molto allegro. Una situazione davvero distesa, con tanti giovani presenti: è il segnale che possiamo sperare per un futuro migliore».

E, a proposito di Mimmo Lucano, Tambone riflette e scrive: «ecco il paradosso: stare dalla parte della legge e violare diritti e dignità umani oppure stare dalla parte dell’uomo e violare la legge? La prima opzione è legittima ma immorale, la seconda illegittima ma morale. Comunque si scelga è sempre presente una mancanza.

Mimmo Lucano ha scelto la mancanza minore in vista del bene più grande: la dignità dell’uomo. Si può agire stando dalla parte della legge, come per esempio Eichmann, ed essere contro gli uomini oppure si può agire contro la legge, come per esempio Gesù che compiva miracoli di sabato, ed essere dalla parte dell’uomo. Perciò io, come uomo, come cittadino, come professore e come cristiano sto dalla parte di Mimmo Lucano, anche e ammesso che abbia agito contro la legge».

domenica 7 Ottobre 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 7:19)

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Maurizio
Maurizio
5 anni fa

Sarà……..io comunque continuerò a votare M5S. La situazione creata oggi è frutto del lavoro (parola inappropriata) dei Vostri rappresentanti di sinistra.

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

E' l'entusiasmo di chi non vive la drammatica realtà delle metropoli, delle periferie abbandonate, dei dintorni delle stazioni ferroviarie trasformati in caotici accampamenti. Io sarei anche d'accordo nell'aprire le frontiere, nell'accogliere chiunque desideri venire da noi: ma dobbiamo prima cancellare ogni residuo di Stato sociale, di assistenzialismo istituzionalizzato; dobbiamo trasformare l'Italia in un Far West, dove vige la legge del più forte. Vediamo allora se si riempiranno i pullman di euforiche persone rimaste senza più una patria, senza più una pensione, un ospedale decente, senza più qualcuno che difenda la propria casa. Ora c'è una netta disparità fra i doveri di chi accoglie e i diritti di chi è accolto: eliminando lo Stato, saremmo finalmente tutti uguali.

CATALDO
CATALDO
5 anni fa

p.s. io, al nobel per la pace, candiderei i 2 signori della provincia di Chieti, torturati e picchiati per ore e ORE durante una cruenta rapina nella loro villa, e che hanno perdonato i loro aguzzini. ROMENI, che novità… COL CAVOLO voto a sinistra. mai più… soprattutto se finta e ipocrita (finta,ripeto).

Nunzio Quercia
Nunzio Quercia
5 anni fa

È palese che è una macchinazione della sinistra che non volendo ancora comprendere di essere stata bocciata dall’elettorato muove, contro un’accusa della magistratura (notoriamente “rossa”) per dipingere da eroe un sindaco che viene accusato di particolari reati. Addirittura si è cercato di accusare di ingerenze il governo in carica, senza tenere conto che le indagini vanno avanti da mesi ancor prima delle elezioni politiche! Questa è solo strumentalizzazione delle masse, ma oggi l’anello al naso non lo porta più nessuno!!!

 Alzheimer Riflettiamo
Alzheimer Riflettiamo
5 anni fa

Ci sono commenti che fanno ORRORE , siamo diventati delle pecore al servizio di gente che rifiuta la realtà del Pianeta , gente che critica e rifiuta anche abitanti nel paesotto Italiano vicino . Gli Italiani invecchiano , ci sono poche nascite e non accettiamo questa verità . L' Italia sarà una Nazione Multiculturale o sparirà .Bisogna programmare l'immigrazione e vendere NOI meno armi in Africa per pacificarla (17 MILIARDI) Fa niente se poi gran parte di bombe, missili, caccia e via dicendo vadano a Paesi fuori da accordi Nato, magari regimi dittatoriali , sanguinari , corrotti e corruttibili che distruggono la PACE .

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Prendo spunto solo da un passaggio dell'intervento di Alzheimer, pur accettando il suo punto diverso dal mio: lo spunto è quello delle “nascite”. Noi siamo troppi: lo dimostra il fatto che in gruppo facciamo confusione, non sappiamo fare la fila, ci ammassiamo tutti sulle ridotte coste e nelle esigue pianure, lasciamo immondizia dove capita, in molti ospedali i corridoi diventano camerate, per fare un'analisi occorre aspettare mesi. Ma c'è una cosa importante, che è il vero parametro riguardo al fatto se si sia troppi o pochi in una nazione: l'emigrazione. Basta che una sola persona, per trovare lavoro, debba lasciare la propria città, la propria Regione, il proprio Paese, per indicare che in quella città, in quella Regione, in quel Paese, vi sia già una persona di troppo.