Cinque giorni dedicati alla tutela dell’ambiente, tutti da vivere all’interno del parco comunale di via Sant’Elia. È la prossima iniziativa in programma per i volontari del servizio civile nazionale impiegati nel progetto di “Riciclopoli” realizzato nell’ufficio ambiente del Comune di Corato.
Dal 19 al 23 giugno i volontari coinvolgeranno i bambini e i ragazzi degli oratori cittadini e/o di luoghi di interesse giovanile per promuovere un cambiamento delle abitudini e dei comportamenti. L’obiettivo è renderli maggiormente sensibili e attenti alle problematiche relative la salvaguardia dell’ambiente.
L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Corato e del circolo coratino “A. Vassallo” di Legambiente e vede l’adesione di diversi esercenti ed attività economiche della città. Importante anche la collaborazione con il liceo artistico “Federico II Stupor Mundi” di Corato: l’alunna Francesca Iannone ha realizzato l’illustrazione scelta per la locandina della manifestazione.
“Riciclopoli” ha l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza giovanile (5-19 anni) sull’importanza della raccolta differenziata. Iniziato nel mese di novembre del 2017, il progetto ha durata annuale. I volontari hanno già svolto giornate di informazione e formazione negli istituti scolastici aderenti (scuole elementari “C. Battisti” e “Cifarelli”, scuole superiori “Tandoi” e “Federico II Stupor Mundi” e scuola d’infanzia “Sacra Famiglia”): grazie alle attività didattiche e creative svolte hanno potuto registrare l’interesse e la partecipazione sia degli alunni che degli insegnanti.
Lo ripeto, come già l'ho detto ai professori titolari, nella mia breve esperienza di docente volontario (ma richiesto) presso una scuola media di Corato: l'insegnamento dell'educazione, intesa come “modus vivendi” sociale a 360°, deve essere svolto dai docenti stessi, che devono sacrificare cinque minuti della propria lezione, di qualunque materia si tratti, per formare il “futuro cittadino”. Invitare a far ciò altre persone, anche se volenterose e qualificate, lasciando i professori ad osservare come se la cosa non coinvolgesse le loro competenze, lo ritengo riduttivo ed umiliante, riguardo ai compiti che un programma inadeguato affida loro. I genitori che picchiano i docenti sono anche il frutto di una scuola trasformatasi cinquant'anni fa da “educatrice” a “sfornante” diplomi facili.
commistione nn pertinente quella con la scuola. già servizio civile dovrebbe dire qualcosa. sottolineo civile. se poi a questo ci aggiungiamo che trattasi di giovani professionist i (tra cui ingegneri e sociologi x esempio) selezionati x le motivazioni espresse, mi sentirei di preferirli a docenti “scoppiati” (lo dico con rispetto) la maggior parte dei quali alle prese con i calcoli della eventuale quota 100.
Il riciclaggio dei rifiuti, ovvero la raccolta differenziata deve avvenire per senso di responsabilità, oltre ad essere insegnata. I professori che la devono insegnare non devono essere i docenti della scuola.ma i genitori. Qui nasce il problema:chi la insegna a costoro visto i numerosi casi di inciviltà più volte denunciati proprio da Coratolive