Attualità

Per cambiare le brutte abitudini, nella villa comunale arriva “Riciclopoli”

La Redazione
Villa comunale di via Sant'Elia
I volontari del Servizio Civile Nazionale al lavoro nell'ufficio ambiente del Comune di Corato realizzeranno delle attività con i bambini e i ragazzi degli oratori cittadini e/o dei luoghi di interesse
3 commenti 1307

Cinque giorni dedicati alla tutela dell’ambiente, tutti da vivere all’interno del parco comunale di via Sant’Elia. È la prossima iniziativa in programma per i volontari del servizio civile nazionale impiegati nel progetto di “Riciclopoli” realizzato nell’ufficio ambiente del Comune di Corato.

Dal 19 al 23 giugno i volontari coinvolgeranno i bambini e i ragazzi degli oratori cittadini e/o di luoghi di interesse giovanile per promuovere un cambiamento delle abitudini e dei comportamenti. L’obiettivo è renderli maggiormente sensibili e attenti alle problematiche relative la salvaguardia dell’ambiente.

L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Corato e del circolo coratino “A. Vassallo” di Legambiente e vede l’adesione di diversi esercenti ed attività economiche della città. Importante anche la collaborazione con il liceo artistico “Federico II Stupor Mundi” di Corato: l’alunna Francesca Iannone ha realizzato l’illustrazione scelta per la locandina della manifestazione.

“Riciclopoli” ha l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza giovanile (5-19 anni) sull’importanza della raccolta differenziata. Iniziato nel mese di novembre del 2017, il progetto ha durata annuale. I volontari hanno già svolto giornate di informazione e formazione negli istituti scolastici aderenti (scuole elementari “C. Battisti” e “Cifarelli”, scuole superiori “Tandoi” e “Federico II Stupor Mundi” e scuola d’infanzia “Sacra Famiglia”): grazie alle attività didattiche e creative svolte hanno potuto registrare l’interesse e la partecipazione sia degli alunni che degli insegnanti.

venerdì 15 Giugno 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 13:28)

Notifiche
Notifica di
guest
3 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Lo ripeto, come già l'ho detto ai professori titolari, nella mia breve esperienza di docente volontario (ma richiesto) presso una scuola media di Corato: l'insegnamento dell'educazione, intesa come “modus vivendi” sociale a 360°, deve essere svolto dai docenti stessi, che devono sacrificare cinque minuti della propria lezione, di qualunque materia si tratti, per formare il “futuro cittadino”. Invitare a far ciò altre persone, anche se volenterose e qualificate, lasciando i professori ad osservare come se la cosa non coinvolgesse le loro competenze, lo ritengo riduttivo ed umiliante, riguardo ai compiti che un programma inadeguato affida loro. I genitori che picchiano i docenti sono anche il frutto di una scuola trasformatasi cinquant'anni fa da “educatrice” a “sfornante” diplomi facili.

nerdrum
nerdrum
5 anni fa

commistione nn pertinente quella con la scuola. già servizio civile dovrebbe dire qualcosa. sottolineo civile. se poi a questo ci aggiungiamo che trattasi di giovani professionist i (tra cui ingegneri e sociologi x esempio) selezionati x le motivazioni espresse, mi sentirei di preferirli a docenti “scoppiati” (lo dico con rispetto) la maggior parte dei quali alle prese con i calcoli della eventuale quota 100.

Amedeo Strippoli
Amedeo Strippoli
5 anni fa

Il riciclaggio dei rifiuti, ovvero la raccolta differenziata deve avvenire per senso di responsabilità, oltre ad essere insegnata. I professori che la devono insegnare non devono essere i docenti della scuola.ma i genitori. Qui nasce il problema:chi la insegna a costoro visto i numerosi casi di inciviltà più volte denunciati proprio da Coratolive