Un esposto per la «tutela personale e materiale del personale sanitario». Lo hanno sottoscritto e inviato nei giorni scorsi ai vertici della Asl Bari oltre 200 dipendenti dell’ospedale “Umberto I” di Corato che lamentano «la carenza e l’insufficienza di misure atte a preservare la sicurezza sul luogo di lavoro».
Secondo quanto denuncia il personale, nel parcheggio della struttura sanitaria coratina si verificano numerosi furti d’auto e atti di vandalismo. L’ultimo poco tempo fa nei pressi dell’ufficio Cup: i ladri sono arrivati con il volto coperto da un passamontagna, hanno sollevato il veicolo con un carrello e l’hanno trainato. A volte, invece, ad essere rubate sono le antenne delle auto o gli stemmi.
Tra le mura dell’ospedale, invece, a sparire sono cellulari, computer ed effetti personali. E non mancano, purtroppo, anche aggressioni sia fisiche che verbali.
Nell’esposto si evidenziano in particolare «le numerose aggressioni verbali e fisiche ai danni del personale sanitario, specie nelle ore serali e notturne (in ultimo a settembre 2017 ai danni del personale del servizio Cup e del laboratorio analisi; furti di autovetture parcheggiate, anche vicine all’ingresso principale, di proprietà del personale medico, paramedico e di visitatori e furti di cellulari, pc ed altri apparecchi tecnologici nonché di valori dagli armadietti dei degenti e del personale sanitario. Nell’agosto 2015 – ricordano i dipendenti – nel reparto di chirurgia è stato rubato anche un apparecchio elettromedicale denominato ecocolordoppler».
Tutto con l’aggravante costituito dalla mancanza «di un adeguato servizio di vigilanza, in quanto le telecamere presenti in loco sono in numero insufficiente e di bassa qualità video».
Ogni episodio è stato regolarmente denunciato presso le forze dell’ordine. Ma ora i dipendenti del presidio ospedaliero si rivolgono anche alla «direzione amministrativa e sanitaria della Asl Bari» affinché, «con la massima urgenza, a tutela delle persone e dei loro beni, provveda ad istituire un servizio di vigilanza h24 (come avviene già negli ospedali di Bari San Paolo, Molfetta e Terlizzi); un servizio di guardiania all’ingresso del presidio ospedaliero utilizzando eventualmente il locale già appositamente dedicato e fornito di barra elettrica e la realizzazione di un’area di parcheggio riservato ai dipendenti (attualmente presente solo per la direzione sanitaria e amministrativa), recintato e dotato di apertura automatica tramite l’uso del badge in dotazione al personale».
PNZAT A FADGA e naun a r chiacchirrr
…la deriva colpisce tutti: l'ospedale (e per quello che rappresenta, dovrebbe essere un luogo “eticamente e materialmente” inviolabile) non è diverso dal resto. Mi colpisce, io che sono contro i privilegi, il parcheggio riservato alle Direzioni.
Più vigilanza = più lavoro