Politica

Non chiamatela più “minoranza”. Gli scenari della crisi amministrativa

La Redazione
Filomena Maldera legge la dichiarazione del Movimento Schittulli
I numeri non ci sono più: tra i banchi della ex maggioranza ora siedono 11 consiglieri contro i 12 del fronte opposto. Il 24esimo e possibile ago della bilancia è Di Tria che da mesi ha optato per il voto "secondo coscienza"
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Non chiamatela più “minoranza”. Le «fila dell’opposizione si ingrossano» come ha detto ieri la consigliera Valeria Mazzone dopo la dichiarazione del Movimento Schittulli che ha annunciato l’uscita dalla maggioranza. Per di più, senza che le motivazioni reali siano state spiegate.

Da un lato il capogruppo Filomena Maldera ha parlato di «boicottaggio» ai danni sia dell’assessore Luigi Musci che, più in generale, delle idee e delle proposte del Movimento. Dall’altro, prima il consigliere Bucci e poi il sindaco Mazzilli, hanno definito «false» e poi «vacue» le giustificazioni fornite a supporto di questa scelta.

Di fatto, adesso i numeri non ci sono più: tra i banchi di quella che era la maggioranza ora siedono 11 consiglieri contro i 12 del fronte opposto. Il 24esimo e possibile ago della bilancia è Pippo Di Tria che da mesi, dopo una serie di vicissitudini, ha optato per il voto “secondo coscienza”. Una scelta che, a seconda dei casi, potrebbe quindi fare da “spalla” all’amministrazione oppure affossarla.

Cosa accadrà adesso?
Ad ipotizzare i possibili scenari futuri è stato in assise l’ex sindaco Renato Bucci: «se il sindaco si dimette andremo incontro al commissariamento. Se la maggioranza si ricompatta non sapremo perché, né di una cosa né dell’altra». Il risultato, in ogni caso, secondo Bucci è «l’opacità amministrativa che nasconde verità sostanziali». Una questione «che non ha un gran pregio. Immagino – ha aggiunto l’ex sindaco – che per arrivare a questo silenzio ci sarà stato un lungo dibattito prima. Le ragioni evidentemente non so dicibili in quest’aula».

Un’obiezione lecita, visto che le parole della Maldera – definite «di enorme gravità» dal consigliere Paolo Loizzo – hanno fatto cenno anche «all’opposizione, a volte subdola e a volte clamorosamente palese, condotta da alcuni pezzi della nostra maggioranza».

L’ipotesi, ribadita dalla Mazzone, è che «il vero problema sia del tutto distante dai bisogni dei cittadini». E rivolgendosi al sindaco, la richiesta è solo una: «dire la verità e non prendere in giro 50mila persone. Altrimenti, se non vuole dirla, vada a casa».

E forse non cambierebbe molto, stando a quanto riferito dal consigliere Vito Bovino, secondo il quale il sindaco «non è mai venuto a governare la città. E il duo Mazzilli-Perrone dal 2013 ha fatto registrare un elettrocardiogramma piatto».

«Mi meraviglia la minoranza – ha quindi esclamato Filomena Maldera – in quanto doveva essere contenta del nostro passaggio e non chiedersi perché».

In realtà i dubbi sulle reali motivazioni della scelta sono arrivati anche dai banchi di quella che era la maggioranza. Sergio Tedeschi ha esordito sostenendo quanto detto da Bucci: «mai come questa sera sono d’accordo con te. Quello del Movimento Schittulli è un comunicato scritto in politichese: vorrei sapere dove sta il problema».

Sono «inconvenienti che vanno chiariti, se c’è la possibilità» secondo Angelo Amorese. «Solo adesso abbiamo avuto un atto concreto rispetto a questo incidente di percorso – ha sottolineato – In quanto amministratori noi dovremmo essere onesti nel dire le cose come stanno: in qualche tavolo che ha preceduto questo consiglio comunale avevano parlato di “incomprensioni tra forze che rappresentavano la maggioranza” ma non di motivi politici. Stasera abbiamo preso coscienza che c’è una crisi politica. In altre sedi e situazioni questo non è venuto a galla. C’è stato qualche intervento in forma privata tra il sindaco e il Movimento Schittulli. Adesso dobbiamo solo capire se ci sono le condizioni per andare avanti».

«La genesi di questa crisi – ha detto Pasquale Pomodoro – è un fatto completamente nuovo che coglie impreparati. Rivendico il diritto di sapere. “Rapporti interni” è una definizione oltremodo generica. Sembra che caschiamo dalle nuvole ma nessuno sta recitando un copione. Oggi si apre uno scenario completamente diverso. Secondo me alla base ci sono scelte di carattere amministrativo che sono state fatte oppure no».

Più moderata invece la posizione di Franco Caputo: «non condivido i toni dei consiglieri di minoranza – ha detto – e sono solidale al sindaco Mazzilli perché ho preso un impegno con i miei elettori. Ha appena detto che prende atto del fatto che sia iniziata una crisi e ci ha fatto un appello affinché vengano votati i provvedimenti urgenti. Prendiamo insieme questa decisione».

Il gruppo consiliare del Pd, un po’ come accade a livello Regionale tra Emiliano e Schittulli, non ha esitato a dare a Maldera e Torelli «il benvenuto nei banchi nell’opposizione». Subito dopo però Rosalba Marcone ha fatto emergere le domande che tutti si sono posti: «cosa succede se manca un consigliere di maggioranza? I numeri non ci sono più. Vogliamo capire come farà il sindaco».

Le prime votazioni dopo il nuovo assetto
Letto il primo punto all’ordine del giorno, un atto adottato dalla giunta, il successivo ha visto l’approvazione di una variazione d’urgenza al Bilancio di Previsione 2017/2019 con 12 voti a favore, 2 contrari e 8 astenuti. Sono «incameramenti che abbiamo avuto per diritto allo studio, attività teatrale, infopoint, campagna Comieco – ha spiegato Mazzilli – Abbiamo anche iscritto in bilancio la somma di 120mila euro chiesti alla Città metropolitana per la progettazione».

Con 12 voti favorevoli e 11 contrari è passato anche il punto 3, anch’esso da votare necessariamente entro il 30 novembre: un’altra variazione al bilancio di previsione necessario «per l’interesse collettivo – secondo il sindaco – per consentire agli uffici di arrivare meglio alla fine dell’anno».

Tutti a favore – tranne i due astenuti del Movimento Schittulli – rispetto al punto numero 15, il piano del diritto allo studio. «Comprende diversi servizi – ha chiarito l’assessore Mara Zezza – mensa, trasporto scolastico, libri di testo, acquisto di scuolabus anche per diversamente abili, messa a disposizione del mediatore culturali, intesa con associazioni sportive del territorio per assicurare sport gratuito a bambini segnalati da servizi sociali, arredi scolastici, contrasto al disagio e ai fenomeni di bullismo, consiglio comunale dei ragazzi, apertura punto “Informagiovani”».

Dopo l’interruzione dei lavori chiesta dal sindaco e l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri del Movimento Schittulli, sono stati anticipati i punti 17 e 18 relativi. Fuori dall’aula anche Loizzo che si è allontanato dopo aver dichiarato di non essere «stato convocato nella riunione dei capigruppo» svolta durante l’interruzione dei lavori. I punti riguardavano l’adeguamento degli Statuti di SixT e Asipu e sono stati entrambi approvati con 12 voti favorevoli e 8 astenuti.

Come annunciato subito dopo la ripresa della seduta, la minoranza ha lasciato l’aula facendo decadere il numero legale. Per la discussione dei punti relativi ai debiti fuori bilancio l’appuntamento è rimandato a giovedì 30 novembre alle 18.

Da oggi, però, ci sono ancora 48 ore di febbrili incontri che potrebbero portare ad una serie di conclusioni, la prima delle quali potrebbe essere un rimpasto o un azzeramento della giunta.

L’elenco degli argomenti

1. Decreto Legislativo n. 267 del 18.8.2000 Art. 194, lett. A). Riconoscimento di legittimità debito fuori bilancio derivante dalla sentenza n. 1510/2017 emessa dal Tribunale di Trani a definizione del giudizio civile, R.G. n. 95019075/2009, promosso da Scarpa Vincenza c/ Comune di Corato.

2. Decreto Legislativo n. 267 del 18.8.2000 Art. 194, lett. A). Riconoscimento di legittimità debito fuori bilancio derivante dalle sentenze n. 812/2015 e n. 266/2017 emesse dal T.A.R. per la Puglia – Bari, Sezione Terza, a definizione dei giudizi amministrativi R.G. n. 1757/2012 e n. 857/2016, entrambi promossi da Ferrara Carmela c/ Comune di Corato.

3. Decreto Legislativo n. 267 del 18.8.2000 Art. 194, lett. A). Riconoscimento di legittimità debito fuori bilancio derivante dalla sentenza n. 1128/2017 emessa dal Tribunale di Trani a definizione del giudizio civile, R.G. n. 1906/2014, promosso da Strippoli Flavio c/ Comune di Corato.

4. Decreto Legislativo n. 267 del 18.8.2000 Art. 194, lett. A). Riconoscimento di legittimità debito fuori bilancio derivante dalla sentenza n. 467/2017 emessa dal Giudice di Pace di Trani a definizione del giudizio civile, R.G. n. 816/2015, promosso da Moliterni Maria Antonietta c/ Comune di Corato.

5. Decreto Legislativo n. 267 del 18.8.2000 Art. 194, lett. A). Riconoscimento di legittimità debito fuori bilancio derivante dalla sentenza n. 1184/2017 emessa dal Tribunale di Trani a definizione del giudizio civile di Appello, R.G. n. 6923/2015, promosso dai Signori Tarricone Michele e Bruno Elisabetta c/ Comune di Corato.

6. Decreto Legislativo n. 267 del 18.8.2000 Art. 194, lett. A). Riconoscimento di legittimità debito fuori bilancio derivante dalla sentenza n. 2325/2017 emessa dal Tribunale di Trani a definizione del giudizio civile di Appello, R.G. n. 95000773/2013, promosso da Chiapperini Letizia c/ Comune di Corato.

7. Decreto Legislativo n. 267 del 18.8.2000 Art. 194, lett. E). Riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio, Anno 2017.

8. Relazione anno 2017 del Presidente del Forum dei Giovani del Comune di Corato, in ottemperanza all’art. 7 del Regolamento dello stesso Forum dei Giovani.

9. Relazione annuale sull’attività svolta nel corso dell’anno 2017 dalla Consulta Comunale per le Politiche a favore delle Persone con Disabilità, in ottemperanza all’art. 7 comma 5 del vigente Regolamento della stessa Consulta.

10. Relazione annuale sull’attività svolta nel corso dell’anno 2017 dalla Consulta Comunale del Volontariato e della Solidarietà Sociale, in ottemperanza all’art. 7 comma 5 del vigente Regolamento della stessa Consulta.

11. Relazione annuale sull’attività svolta nel corso dell’anno 2017 dalla Consulta Comunale per le Pari Opportunità, in ottemperanza all’art. 7 comma 4 del vigente Regolamento della stessa Consulta.

12. Piano di Lottizzazione “IBISCUS” relativo ad una maglia di zona “Cr” estensiva rada individuata dalla viabilità di Zona, sita alla Contrada “Serrone di Cristo”. Approvazione.

martedì 28 Novembre 2017

(modifica il 22 Luglio 2022, 23:54)

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