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Un’anteprima sul Giro d’Italia con “Il Centogiro”

La Redazione
Il Giro d'Italia
«Ben 99 storie, più una, per raccontare cos'è il Giro d'Italia, da leggersi tutte d'un fiato». Il libro, edito da Ediciclo, sarà presentato giovedì dall'autore coratino Leonardo Piccione
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Giovedì alle 20, con un happy hour letterario, a Corato si vivrà un’anteprima delle tappe pugliesi del Giro d’Italia. Il circolo Arci La Locomotiva ha organizzato nella sua sede, in piazza Savoia, ospiterà la presentazione del volume “Il Centogiro 99 storie (più una) dal Giro d’Italia” edito da Ediciclo e scritto, a più mani, dagli eclettici giornalisti e velo-appassionati, di Bidon, Ciclismo allo stato liquido.

«I corridori – scrivono dall’Arci – sono ancora lontani dalla penisola, c’è l’Etna, ci sono Scilla e Cariddi prima di approdare ai piedi dell’Aspromonte, ma la passione per il Giro 100 ha ormai tinto rosa tutta l’Italia, mai come in quest’occasione interessata nella sua totalità dalla corsa a tappe più affascinante al mondo.

Il Giro d’Italia farà tappa in Puglia questa settimana (arrivo ad Alberobello venerdì 12 e Molfetta-Peschici sabato 13) e sfiorerà, senza lambirla, la città di Corato. In quella che è stata per un ventennio la capitale mondiale del ciclismo dilettantistico, terra fertile per i primi trionfali sprint di Mario Cipollini, non arriveranno i ciclisti (per quanto altro ancora?) ma il Giro, in qualche modo, una sosta la farà».

Il libro
«Ben 99 storie, più una, per raccontare cos’è il Giro d’Italia, da leggersi tutte d’un fiato. Anzi, visto che siamo a maggio – proseguono dall’Arci – 236 pagine da mandare giù una dopo l’altra come le ciliegie. Un’occasione più unica che rara per tutti gli amanti del settore (e non solo), preludio perfetto alla visita della centesima Corsa Rosa in terra pugliese. 99 storie che con Corato hanno un legame speciale, perché alla base dell’idea, nel gruppo creativo, c’è un concittadino, Leonardo Piccione.

La genesi di Centogiro (che sta seguendo passo passo la Corsa Rosa, con 12 presentazioni in calendario in tutta Italia) è tutta sui generis, un po’ come quella di Bidon. Anzi, come gli stessi autori definiscono la propria avventura, “bizzarra”.

L’idea – come racconterà Leonardo Piccione al giornalista Roberto Ferrante, moderatore della serata – è di estrarre una storia particolare per ciascuno dei 99 anni del Giro, ma, per carità, in chiave assolutamente anti-nostalgica. Non un almanacco (per quello ci pensa Gazzetta), bensì un tentativo di fare letteratura partendo dal mezzo di trasporto più bello che ci sia: la bicicletta.

La magia del Centogiro, come si potrà scoprire giovedì sera (ingresso libero) non si esaurisce con il volume. C’è il magazine online (blog e pagina facebook) di Bidon, ciclismo allo stato liquido. Ovvero un radicale stravolgimento della prospettiva sulle corse ciclistiche contemporanee (solo professionistiche), la fusione in un grande crogiolo di agonismo, storie, aneddoti, colori e paesaggi col calore della passione a pedali. Dopo aver letto un articolo di Bidon la percezione del ciclismo non è più la stessa. Provare per credere».

«Qual è il modo migliore per raccontare la storia di 99 Giri? Con 99 brevi articoli. Questo è un buon modo» concludono dall’Arci.

martedì 9 Maggio 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 10:35)

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