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Piazza Di Vagno e rifiuti, Legambiente: «E’ necessario un cambio di mentalità dei cittadini»

La Redazione
Rifiuti ingombranti abbandonati in città
L'associazione ambientalista fa riferimento a due tra le questioni che stanno animando il dibattito cittadino: la situazione di piazza di Vagno e quella della raccolta differenziata
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L’anno appena iniziato porta con sé un’eredità di questioni e problematiche in evoluzione. Nella nota che segue, firmata da Legambiente Corato, l’associazione ambientalista fa riferimento a due tra le questioni che stanno animando il dibattito cittadino: la situazione di piazza di Vagno e quella della raccolta differenziata.

«La piazza – scrive Legambiente – è ancora transennata, avrà un percorso articolato e probabilmente lungo, viste le strettoie e le asperità in cui si è impantanato il progetto, a cui finora l’amministrazione non ha fornito alcuna risposta ai nostri legittimi quesiti pubblici del nostro precedente comunicato, potremmo ripeterli ed integrarli anche sul tema della relazione geologica e con altri, ma auspichiamo che si trovi, in tempi brevi, una soluzione sostenibile a trecentosessanta gradi, anche se sarà un percorso difficile. Parliamo di spazi e soldi pubblici che vanno opportunamente utilizzati nell’efficacia, nell’efficienza rispondendo a criteri di pubblica utilità nel rispetto di regole, di leggi e dei cittadini.

Alcune osservazioni le avevamo, già, introdotte parlando dell’importanza dell’animatore ambientale per favorire ed incrementare la raccolta differenziata. Da quel comunicato nessun riscontro è arrivato, se non dai cittadini, che ci hanno invitato a fornire ulteriori suggerimenti all’amministrazione. Questa non può essere incentrata sul recupero di varie gabelle come Tasi o Tari, si rischia di vedere l’ente locale come un gabelliere.

I nostri suggerimenti sono gratuiti, se fosse stato qualche studio o consulente avrebbero avuto un costo, noi li forniamo gratis per la nostra città, vorremmo che anche se tra venti anni qualcuno ci riconoscesse il nostro contributo di contenuti ed idee da chi fa ambientalismo scientifico da oltre cinque lustri.

Abbiamo appreso della premialità ottenuta dall’ecotassa, ma vogliamo semplicemente ricordare che la nostra città è stata tra le prime in Italia meridionale ad ottenere il premio comuni Ricicloni da Legambiente oltre venti anni fa.

Le prime campane verdi del vetro e i cassoni per la raccolta della carta erano solo un primo passo. Ma, era necessario costantemente incrementare ed arrivare ad un processo di porta a porta che è stato lungo oltre venti anni.

L’incremento dei risultati della raccolta differenziata può essere potenziata utilizzando sinergicamente una serie di strumenti aventi come assi privilegiati: la comunicazione, la formazione e la tecnologia. Per questo è necessario migliorare la quantità e la qualità dei rifiuti, creando una informazione sui rifiuti raccolti, per zone della città, in caso non fosse buona in qualche strada o quartiere, a quel punto, si può valutare un intervento di un animatore ambientale per informare correttamente i cittadini sul sistema.

E’ un processo che necessita un investimento e su questo sarebbe opportuno informare la cittadinanza sulle convenzioni Anci-Conai.
Questo è lo strumento, previsto già dal Decreto Ronchi del 1997 e poi dal D.Lgs 152/06, attraverso il quale, il sistema consortile garantisce ai Comuni italiani la copertura dei maggiori oneri sostenuti per fare le raccolte differenziate dei rifiuti di imballaggi come legno, plastica, vetro ecc.

Altri esempi e consigli pratici: la creazione di pagine sui social networks, sito internet istituzionale costantemente aggiornato in cui indicare le varie parti raccolte con le performances quotidiane dell’azienda.

La creazione di una app per fornire ai cittadini una serie servizi ai cittadini direttamente sui cellulari e sugli smartphone. Quest’ultima sarebbe importante per sapere: quali sono i giorni e i materiali di raccolta porta a porta, giorni di apertura e tipologie dei vari servizi aziendali, quali giorni e strade vengono pulite e lavate per far rimuovere ai cittadini le autovetture o mezzi che possano ingombrare la carreggiata, per prenotare il ritiro di rifiuti ingombranti, come e che cosa conferire, segnalare aree da pulire, servizi dedicati ad imprese e categorie produttive, utilità dei vari servizi offerti come, ad esempio, a scuole e comunità.

Organizzare periodiche visite didattiche all’azienda municipalizzata per farla conoscere, per sensibilizzare i cittadini del domani. Per questi servizi, si possono cercare finanziamenti anche europei, e per questo è indispensabile avere una capacità progettuale con tecnici esperti e qualificati, semplificando e rendendo anche più chiari e leggibili, anche per i non addetti ai lavori, i bilanci della municipalizzata. Recuperiamo forme di cittadinanza attiva coinvolgendo le realtà sociali in processi civili e democratici.

E’ necessario un cambio di mentalità dei cittadini, è necessario tempo, risorse non solo economiche, costruire reti sociali, per favorirla, promuovere stili di vita, più ecologicamente sostenibili. E’ essenziale andare al di là dell’orizzonte per favorire veramente nuove prassi, e questo è il compito di una classe dirigente, che guida ed opera per il bene comune all’insegna dell’efficienza e dell’economicità.

Nella nostra azione abbiamo un alleato: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel corso del discorso di fine anno il presidente Mattarella ha indicato tra le priorità il compito di difendere l'ambiente, peraltro, ricade in parte su ciascuno di noi: "Molto della qualità della nostra vita dipende dalla raccolta differenziata dei rifiuti e dal rispetto dei beni comuni. Non dobbiamo rassegnarci alla società dello spreco e del consumo distruttivo di cibo, di acqua, di energia".

Su questo Legambiente come agenzia sociale del territorio, sappiamo dell’importanza del nostro impegno educativo, ad esempio, dell’indifferenza nei confronti dell’ambiente naturale: dalla deforestazione, all’inquinamento.

Su questo siamo in questo periodo impegnati promuovendo la festa dell’albero itinerante nelle scuole e nelle realtà sociali, come lo sono anche le parrocchie, che avrà un importante momento conclusivo nella nostra città. Noi nel nostro piccolo cerchiamo di fare il nostro meglio a mani nude e con tanto cuore».

martedì 5 Gennaio 2016

(modifica il 24 Luglio 2022, 17:07)

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