Si è costituita la Consulta permanente per l’Ambiente del Comune di Corato. Alla presenza dell’assessore delegato, Gaetano Nesta, si sono riuniti presso la biblioteca comunale i membri chiamati a poterne farne parte.
L’assemblea ha eletto presidente con voto palese Luciano Piccarreta (indicato dall’Ordine nazionale dei Biologi di Roma) e vice presidente Pasquale Laterza (presidente nazionale delle Guardie per l’Ambiente).
Componenti dell’esecutivo sono stati nominati Valerio Rosito, Giovanni Bovino, Antonio Patruno, Gaetano Fuzio e Giuseppe De Leo.
La Consulta permanente per l’Ambiente – che è regolata dalle disposizioni dettate da quanto licenziato dal Consiglio Comunale nella delibera 70 del 20/12/2014 – ha come obiettivo “la formulazione di proposte, pareri, indicazioni utili per il miglior esame ed approfondimento degli interventi necessari per ampliare ed arricchire l'informazione sullo stato dell'ambiente nel territorio comunale, migliorare l'utilizzo del territorio, salvaguardare l'ambiente e le risorse naturali, promuovere lo sviluppo ecosostenibile e favorire il benessere della comunità”.
«L’impegno della Consulta – fanno sapere dall'esecutivo – è quella di analizzare nelle immediatezze i fenomeni che avvolgono la città e dare proposte e suggerimenti alla Amministrazione comunale, anche mediante il supporto di studi tecnico scientifici. Il cronoprogramma dei lavori è già stato fissato per accelerare al massimo la speditezza delle azioni. Ogni cittadino potrà segnalare o chiedere di partecipare agli incontri dell’Assemblea della Consulta (la prossima si terrà il 12 gennaio 2016 alle ore 18.00 presso il Comune di Corato). La Consulta permanente per l’Ambiente è un organo indipendente, organizzato in modo indipendente e opera in modo indipendente».
Auguro un ottimo lavoro ai due eletti che, anche se non li conosco, promettono di possedere i requisiti necessari per l’espletamento di un proficuo impegno. Il problema è la loro funzione: meramente consultiva e propositiva. Il che vuol dire sbattere contro la burocrazia e le difficoltà insite in un classico programma concernente il settore pubblico. Insisto, comunque, nel coinvolgere le scuole, come ho tentato inutilmente di fare io, qualche anno fa, quale professore volontario, andando però a sbattere contro dubbi e preconcetti da immaturi ed impreparati.