Cronaca

«Basta minacce, non ero io alla guida dell’auto che ha investito Aldo Sciscioli»

La Redazione
Il Commissariato di Polizia di Corato
Davide Nocca è stato indicato dalle voci di popolo come il conducente dell'auto che ha investito Aldo Sciscioli. Da giorni subisce insulti, minacce e telefonate anonime. Anche la moglie della vittima chiede di lasciarlo in pace
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Le voci di paese possono fare molto male. E feriscono ancora di più se riguardano fatti drammatici come la morte di una persona.

Lo sa bene Davide Nocca, un commerciante coratino che, suo malgrado, è stato indicato dalle voci di popolo come il conducente dell'auto che ha investito lo sfortunato barbiere Aldo Sciscioli. Per questo motivo da giorni, ormai, Nocca subisce insulti, minacce e telefonate anonime divenute sempre più insostenibili.

«Sono arrivato sul posto quando la tragedia si era già consumata. Il traffico era bloccato e stavo facendo inversione di marcia» tiene a dire pubblicamente Nocca.

«Anche un altro conducente era alle prese con la stessa manovra, mentre però parlava al cellulare. Le nostre auto si sono sfiorate, la sua ha toccato il mio paraurti. Sono sceso dall'abitacolo ed ho iniziato a discutere con lui. Ad un certo punto questa persona mi ha tolto le chiavi dell'auto, così mi sono spaventato e ho avvicinato i vigili urbani impegnati nell'incidente per chiedere come comportarmi.

Chi mi ha visto parlare con la polizia municipale deve aver forse pensato che io fossi coinvolto nell'incidente del povero Aldo. Così alcuni hanno iniziato a dire che “l'ho ucciso io”. E dalla mattina alla sera mi sono ritrovato in un inferno.

Al bar c'è stato chi si è allontanato dal bancone per non prendere il caffè accanto a me. Altri mi hanno chiesto se la notte avessi dormito. O, ancora, mi hanno dato dell'assassino. Incontrano mia moglie e chiedono "com'è il fatto, tuo marito ha ucciso quel ragazzo? Ho ricevuto 47 telefonate pessime, in cui sono stato aggredito con improperi assurdi. Ho ricevuto anche delle minacce e sono stato sul punto di sporgere denuncia contro ignoti».

E' una situazione insostenibile e tutta la mia famiglia ne sta risentendo. Sono stato accusato ingiustamente, la cattiveria e la maleducazione della gente non hanno limiti. Credo anche che sia irrispettoso nei confronti della famiglia del defunto e noi, come nessuno, non siamo tenuti a giudicare gli eventi basandosi solo su delle semplici dicerie».

Qualche giorno fa, venuta a conoscenza della vicenda, la moglie di Aldo Sciscioli, insieme al suo legale, ha voluto incontrare Davide Nocca.

«Ci siamo abbracciati e abbiamo pianto entrambi, dolore su dolore» continua Nocca. «La signora mi ha detto che non sa chi possa aver messo in giro questa voce, visto che loro sanno benissimo chi era alla guida dell'auto che ha investito Aldo».

Anche Stefania, la moglie di Aldo, ha voluto pubblicamente esprimere un suo messaggio di vicinanza a Nocca.

«Nel rispetto della morte di mio marito e nel dolore della famiglia, per bloccare tutte le dicerie del paese, mi sento di dover spendere due parole nei confronti della famiglia di Davide Nocca, ingiustamente accusato di aver causato la morte di Aldo. Mi dispiace che siano vessati da telefonate minacciose e ingiurie di tutti i tipi: loro non c’entrano nulla con l’accaduto».

sabato 26 Settembre 2015

(modifica il 25 Luglio 2022, 0:04)

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