Una coperta lasciata per terra, accanto a dei piatti sporchi e alcune bottiglie di vetro. E’ questa la scena che ci siamo ritrovati dinanzi oggi guardando al di là della recinzione della palestra del “Fornelli”, in via Colleoli.
E’ bastato fare qualche domanda a chi frequenta abitualmente quei luoghi per scoprire che – molto probabilmente tra sabato e domenica – qualcuno ha passato la notte sul pavimento della palestra approfittando dei materassini utilizzati per le attività sportive. Un’ipotesi avallata dal fatto che la serratura della porta è stata manomessa e i materassini non sono stati trovati al solito posto.
Del fatto sono state informate le forze dell'ordine, commissariato di polizia e vigili urbani. Secondo le prime indagini pare si tratti di un piccolo gruppo di persone – tre o quattro – che ha utilizzato la palestra per dormire ed è scappato all'arrivo di qualcuno che utilizza quel luogo per le attività sportive. Impossibile, al momento, stabilire se si trattasse di persone in stato di bisogno oppure di una bravata.
Uhmmmm! L’ultima frase dell’articolo fa pensare: “se in stato di bisogno o una bravata”. E’ emblematica di una certa mentalità consolidata italiana. Nel primo caso tutto è permesso: occupazione abusiva di case, attendamenti lungo il Tevere, reazioni contro la chiusura di campi rom e di centri sociali eversivi, ecc ecc. Purtroppo il “buonismo” non va assolutamente d’accordo con il classico concetto di “Stato”. Ma noto che ormai, da parte del popolo italiano, la scelta fra le due opzioni è stata già fatta… Si legga, a proposito di “tolleranza”, sul Corriere on line di oggi, quello che succede a Milano (e viene da piangere, a me che ci sono nato, ricordando com’era fino a poco più di cinquant’anni fa), con le bande di sud americani, che spadroneggiano a colpi di machete…