Dalle prime ore di questa mattina, i Finanzieri della Compagnia di Trani – in esecuzione di provvedimenti emessi dal gip di Trani Zecchillo su richiesta del pm Mirella Conticelli – hanno arrestato cinque componenti di un gruppo criminale dedito allo spaccio di cocaina. Contestualmente, con il supporto delle unità cinofile, sono state effettuate anche diverse perquisizioni.
Le indagini hanno riguardato una vasta attività di spaccio di sostanze stupefacenti sulla piazza coratina, dove risulta avere il proprio centro d’interesse il gruppo criminale, guidato un bitontino da anni residente a Corato.
La Procura ha quindi emesso tre ordini di cattura con custodia cautelare in carcere, uno in regime di arresti domiciliari e un obbligo di presentazione alla P.G., a carico di cinque persone, tutte italiane: I.P. di 32 anni, C.F. di 44 anni, M.R. di 36 anni, B.L. di 21 anni e P.F. di 33 anni.
Nel corso delle indagini – che hanno visto il coinvolgimento complessivo di 14 persone tutte indagate, a vario titolo, per reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti ed il favoreggiamento personale – i militari hanno sequestrato nell’agro coratino 66,50 grammi di cocaina e, elemento sintomatico della pericolosità degli indagati, un’arma da sparo e relative cartucce abilmente occultate nei pressi di un cavalcavia, il tutto pronto ad essere utilizzato in caso di necessità.
A destare preoccupazione nel corso delle indagini è stato l’esito delle analisi chimiche eseguite su alcune dosi sequestrate in cui è stata rilevata la presenza, quale sostanza da taglio, del “levamisole”, un farmaco antineoplastico usato per il trattamento del cancro del colon e come antiparassitario in veterinaria.
L’indigestione di cocaina adulterata con “levamisole” può ridurre notevolmente i globuli bianchi sopprimendo la capacità dell’uomo di combattere le infezioni sviluppando rapidamente infezioni anche fatali.
Con l’esecuzione degli ordini di cattura, le Fiamme Gialle stanno eseguendo tra Corato e Pescara anche il sequestro di numerosi beni immobili e conti correnti bancari, per un valore complessivo superiore ad un milione di euro, risultato essere il profitto dell’illecita attività di spaccio.
Proprio l’aggressione ai patrimoni illeciti accumulati dalla criminalità di qualunque tipo è il cardine delle attività d’indagine eseguite dalla Guardia di Finanza di Trani che, già lo scorso mese di agosto, aveva messo i sigilli a beni per oltre 13 milioni di euro, il tutto risultato profitto illecito di una maxi evasione fiscale.
giusto per far capire gli effetti che può provocare la cocaina tagliata con il levamisole cercate su google immagini le parole LEVAMISOLE COCAINE.