Venerdì scorso il Meetup Movimento Corato aderente al Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo, ha consegnato a tutti i capigruppi consiliari del Comune di Corato una proposta di mozione. L'obiettivo è di «impegnare la giunta a chiedere il ritiro del decreto SbloccaItalia, a tutela del territorio comunale e delle autonomie decisionali delle amministrazioni locali».
I grillini spiegano: «E’ arrivato in questi giorni alla Camera dei deputati il decreto SbloccaItalia, in realtà #SfasciaItalia, che minaccia ambiente, acqua pubblica, sviluppo di energie rinnovabili e futuro a rifiuti zero. Trivelle, inceneritori, inquinamento, appalti facili, cittadini scavalcati da un potere centrale, lobbies che decidono dove far calare il cemento: tutto questo tra poche settimane diventerà realtà con questo decreto-mostro».
«Con lo SfasciaItalia – continuano dal M5s – precipitiamo direttamente in questi cinque buchi neri.
Più inceneritori: rifiuti indifferenziati che potranno viaggiare su e giù per l’Italia per riempire inceneritori ormai destinati alla chiusura grazie alle politiche di raccolta differenziata porta a porta e rifiuti zero.
Più trivelle per le estrazioni di petrolio e gas ovunque, nella pianura, nei mari, nelle località turistiche, perfino sulle spiagge: migliaia di licenze per i signori della lobby nera.
Acqua privata: contro il popolo italiano, contro il referendum, contro un diritto fondamentale dell’essere umano. Si favorirà la privatizzazione dell’acqua e i comuni che sognavano di renderla pubblica verranno di fatto ostacolati.
False bonifiche: avremo finte bonifiche di terreni inquinati, decise dagli stessi inquinatori. Il dramma della Terra dei Fuochi non ha insegnato nulla.
Più cemento e appalti loschi: si favoriscono grandi opere inutili, deroghe per gli appalti, ancora colate di cemento e lavori affidati agli amici degli amici, incluse le mafie che così ingrassano».