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Quando le ragioni dell’ambiente incontrano quelle dell’impresa. Nasce l’Ecopunto

La Redazione
Nasce l'Ecopunto
Imballaggi in carta o cartone, lattine in alluminio, contenitori in plastica et similia, se opportunamente puliti dalle scorie del loro contenuto prima del conferimento, sono acquistati dall'"Ecopunto" a prezzo di mercato
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“Ecopunto”, quando le ragioni dell’ambiente incontrano quelle dell’impresa.

E' la sintesi del progetto ideato da Roberto Gravinese nel 2008, in quel di Torino, che sta facendo proseliti in tutto lo Stivale, compresa la città delle “quattro torri”. Dallo scorso sabato, infatti, anche Corato è entrata nella rete degli “Ecopunto”, grazie all’iniziativa di Aldo Zucaro e del figlio Leonardo, presentata nel corso della serata in piazza Venezuela, alla presenza di numerose autorità.

L' “Ecopunto” è un negozio in cui il cittadino vende i propri rifiuti destinati alla raccolta differenziata. Imballaggi in carta o cartone, lattine in alluminio, contenitori in plastica et similia, se opportunamente puliti dalle scorie del loro contenuto prima del conferimento, sono acquistati dall’“Ecopunto” a prezzo di mercato. Passo successivo la rivendita dei materiali raccolti al consorzio CONAI (consorzio nazionale imballaggi), per il tramite dei soggetti istituzionali deputati alla raccolta dei rifiuti urbani, la nostra ASIPU.

«Abbiamo bisogno di ridurre la produzione dei rifiuti. E per raggiungere questo obiettivo non vi sono metodi unitari, per cui bisogna creare un sistema integrato che veda più soluzioni concorrere in quella direzione. Il metodo “Ecopunto” non è la soluzione al problema, ma un contributo su più fronti»: così Aldo Zucaro patron del centro coratino della rete “Ecopunto”, sito nella stessa piazza Venezuela.

«Noi non trattiamo rifiuti, ma intercettiamo beni e materiali, prima che diventino un rifiuto. Quegli stessi beni entrano, attraverso il metodo Ecopunto, in un percorso di raccolta differenziata spinta» ha commentato Zucaro.

Diversi gli obiettivi perseguiti, senza considerare l’immediato vantaggio per le tasche del cittadino: dalla maggiore sensibilizzazione e responsabilizzazione – attraverso una compiuta informazione su materiali riciclabili, relativi vincoli e modalità – alla possibilità che diminuiscano i tributi a carico del contribuente. Ed è vantaggio di non poco momento, se solo si consideri che la morsa del fisco può allentarsi all’aumentare della raccolta differenziata.

“Più differenzi meno paghi”, questo il principio guida della normativa vigente. A ringraziare non sono solo le tasche del cittadino, ma l’ambiente e le sue ragioni, con l’aggiunta di un altro elemento, quell’educazione civica che sembra smarrita, come sottolineerà il parterre di ospiti intervenuti per l’occasione, con voce unanime.

«Ecopunto è un contributo alla maggiore consapevolezza dell’importanza e del valore dei rifiuti, senza sostituirsi alle Aziende Municipalizzate, le uniche titolate alla raccolta e gestione dei rifiuti», ha sottolineato Roberto Gravinese. «Una strada che raccoglie beni prima che diventino rifiuti una volta introdotti nei contenitori urbani, con un incentivo diretto in denaro al cittadino».

Dalle autorità presenti si è levato un plauso all’iniziativa che – nelle parole del vicesindaco Lenoci «aiuta a far crescere una nuova cultura e coscienza civica, di cui possiamo raccogliere insieme i vantaggi». L’assessore all’ambiente, Claudio Amorese, nell’evidenziare la condivisione del progetto da parte dell’Amministrazione, ha ribadito che «non è la soluzione al problema dello smaltimento dei rifiuti e della riduzione dell’indifferenziata, però è un’iniziativa molto importante perché anche grazie ad Ecopunto cresce la cultura della raccolta differenziata e l’informazione relativa».

Salvatore Mastrolillo, direttore ASIPU, ha posto l’accento sulla coerenza degli Ecopunto con i principi comunitari in materia di rifiuti: precauzione e prevenzione.

«Il primo mira a ridurre gli imballaggi per ridurre i rifiuti, sin dalla commercializzazione dei beni di consumo. Il secondo mira a indirizzare le azioni quotidiane del cittadino verso tutto ciò che previene la produzione di un rifiuto. Se non facciamo tutto questo – ammonisce il dirigente – la problematica dei rifiuti si scarica solo su di noi che siamo i gestori della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Precauzione e prevenzione, quindi, sono le azioni che bisogna mettere in campo; Ecopunto non è l’unica soluzione, ma è un contributo importante».

A porre l’accento sul profilo economico dell’iniziativa è Franco Caputo, neo presidente del Consiglio Comunale ed Assessore Provinciale all’Agricoltura, insieme al collega Giovanni Barchetti, assessore provinciale all’Ambiente. «Lo sviluppo di un territorio, purtroppo, passa pure dalla questione ambientale. L’ambiente non dev’essere solo un costo, ma una risorsa e questo progetto – ha aggiunto Caputo – è stato sostenuto molto dalla Provincia, anche perché quella degli Ecopunto è un’attività economica gestita spesso da giovani».

Un contributo all’aumento della raccolta differenziata in Puglia, questa la chiave di lettura degli Ecopunto per il presidente regionale di Legambiente, Francesco Tarantini, che ha bacchettato i comuni pugliesi. «Se l’obiettivo della Regione, previsto anche nel piano regionale sui rifiuti che sarà discusso il prossimo 8 ottobre, è il 65% della differenziata, i comuni sono fermi alla media del 20%», fa sapere Tarantini.

«Quest’iniziativa ci piace» è stato il commento di Loredana Cialdella, Assessore al Bilancio e alle Politiche Giovanili. «Sul fronte dell’educazione ambientale dei più giovani ho lanciato delle diverse iniziative. Tre ragazzi sono appena tornati dal Belgio – ha continuato l’assessore – dove hanno vissuto un’esperienza di educazione ambientale in una dimensione europea e presto si interfacceranno con i propri coetanei e con la città. Quello dell’educazione ambientale è un impegno che prendiamo, convinti che occorre investire sulle generazioni più giovani».

Un plauso all’iniziativa è giunto dal presidente di Anci Puglia, sen. Luigi Perrone, «perché sono convinto che le amministrazioni pubbliche e i privati possono contribuire a migliorare la situazione attuale. Senza il contributo dei privati alcuni risultati non possono essere raggiunti, come insegnano le esperienze dei comuni di Caserta ed Andria».

La nascita dell’Ecopunto cittadino è stata salutata dal Sindaco, Renato Bucci, come «un’iniziativa molto attuale, molto contemporanea, perché avere un’iniziativa di tipo imprenditoriale che valorizza il rifiuto prima ancora che diventi tale, mi sembra un ottimo passo avanti verso quelle frontiere in direzione delle quali tutta l’organizzazione del ciclo dei rifiuti si sta muovendo, come dimostra la costituzione dell’ARO (ambito di raccolta ottimale, ndr) che investe più comuni del circondario».

Una piccola nota di colore ha caratterizzato l’inaugurazione dell’Ecopunto coratino: la protesta di un cittadino che ha restituito la tessera dell’isola ecologica dell’ASIPU al direttore Mastrolillo. La causa è l’interrotta erogazione dei “buoni spesa” – risalente a circa un anno fa – a fronte del conferimento dei rifiuti differenziati presso l’isola di via Sant’Elia e la mancata conversione in “buoni pasto” come proposto “illo tempore”.

Una parziale ammissione di colpa è giunta al riguardo dall’ing. Mastrolillo, che ha bollato i disguidi come un’incomprensione fra l’ASIPU ed alcuni utenti, anche a causa di una comunicazione incompleta e dei tempi dei bilanci pubblici, non proprio in sincronia con le esigenze del cittadino.

martedì 1 Ottobre 2013

(modifica il 26 Luglio 2022, 5:10)

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big ban
big ban
10 anni fa

scusate ma parlate voi e voi, ma il pubblico dov’è ? mi piace questo fatto che siete pubblico e relatori. parlate di eco punto ma sapete che nelle altre città sono fallimentari ?mahhhhh parla zucaro ………………….

rispettiamo l’ambiente per favore
rispettiamo l’ambiente per favore
10 anni fa

Complimenti per l’iniziativa, pubblicizzatela nelle scuole a partire da quelle elementari, perchè proprio da quei ragazzi si impara molto e si puo’ iniziare a cambiare questo mondo malato. Parola di un genitore.

LUIGI 560
LUIGI 560
10 anni fa

Ma è mai possibile che il Gotha degli amministratori locali, parli ancora di rifiuti senza venirne a capo? Utilizzassero quel poco di dignità che gli è rimasta per andare a lavorare c/o i servizi sociali.

Plinio IL  GIOVANE
Plinio IL GIOVANE
10 anni fa

Ottima iniziativa credo che se l’amministrazione e l’ASIPU avessero avuto la possibilità di realizzare più isole ecologiche e dotato le stesse di lettori delle tessere sanitarie (codice fiscale), individuato con una strisciata di tessera l’appartenente al nucleo familiare, i rifiuti di qualunque natura sarebbero stati conteggiati al punto tale da azzerare o aumentare le TARES dei cittadini, premiando con crediti poi i più virtuosi e penalizzando i meno! Così non ci sarebbe stata neanche la lodevole iniziativa di puliamo il mondo di L. A. Quando ci sono i soldi di mezzo avremmo visto anche il furto dei rifiuti!!!

Cataldo Balducci
Cataldo Balducci
10 anni fa

Ti pareva che i coratini vigliacchetti e presuntuosi perdessero l’ennesima occasione per tacere… dispensando giudizi gratuiti urbi et orbi. Ma sapete cos’è la vergogna? Pena infinita…!

tommaso piarulli
tommaso piarulli
10 anni fa

Anche questa a mio parere è una bellissima iniziativa che bisognerebbe propagandare adeguatamente e sponsorizzare non solo nelle scuole elementari ma in tutte le scuole.

tommaso nuzzi
tommaso nuzzi
10 anni fa

big ban……ma usa un nickname normale e che cosa critichi? Ma vai a lavorare….spendi il tuo tempo in maniera piu utile.

roberto  gravinese
roberto gravinese
10 anni fa

Caro BIG BAN Buongiorno, difficilmente intervengo in queste stronzate critiche da piazza. Sono Roberto Gravinese il titolare del marchio Ecopunto,e’ palesemente evidente che tu non presenziasti all’inaugurazione dello stesso a Corato.Rimango decisamente basito nel leggerti e leggere le tue false stronze affermazioni,sei conoscessi l’ onesta intellettuale che lega il MIO AMICO Aldo Zucaro e me nn ti permetteresti neppure minimamente di menzionarlo.Questo Grande Uomo sembra essere divenuto una palla da tennis che scorribanda su e giu’ per la Regione Puglia,tentando di portare uin po’ di civile educazione ambientale anche a persone, che come te se ne strafottono di tali tematiche.Per non dediarti ulteriormente ti trasmetto solo alcuni date per annientare le tue false affermazioni,se poi nn basta ti querelo per diffamazione,certo nn basta nascondersi dietro un nickname per evitare di farsi intercettare…. Bitonto ,40 ton di cartone,25 ton di imballi in plastica,Barletta 39 ton di carto

Aldo Zucaro
Aldo Zucaro
10 anni fa

Visto che il Big Ban dice che alcuni Ecopunti sono fallimentali dovrebbe dire tutta intera la verità, ovvero che le Aziende Preposte alla Raccolta e Spazzamento in quei Comuni dove non c’ è Convenzione hanno di proposito negato tale accordo perchè avrebbero fatto scoprire che probabilmente la raccolta differenziata va a finire nella indifferenziata. Prova provata di questa affermazione è verificare le reale quantità di differenziata e quanto si riduce l’ indifferenziata che va nelle discariche o negli impianti. Pertanto se c’ è da rilevare qualche criticità al Prigetto Ecopunto è da ricercare nel boicottaggio delle società e nella indifferenza della Pubblica Amministarzione.Sa, il Big Ban che una cattiva raccolta differenziata è DANNO all’ ERARIO e pertanto interessa la Corte dei Conti?.La sera del 28/9/13 eravamo quasi soli: 221 cittadini. Non vorrei che a soffrire di solitudine e di miopia fosse Big Ban.