Attualità

Piste ciclabili, da commercianti e ciclisti una condanna senza appello. «Le vogliamo, ma non così»

Giuseppe Cantatore, Flavia Ferrante, Marianna Lotito
Piste ciclabili
Abbiamo ascoltato i pareri di commercianti e ciclisti, in attesa dell'attesa riunione che si svolgerà oggi a Palazzo di Città sulle piste ciclabili convocata dal sindaco Bucci, cui sono stati invitati tutti i 24 consiglieri comunali
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Il "menu" del giorno a Palazzo di Città prevede l'attesa riunione sulle piste ciclabili convocata dal sindaco Bucci, cui sono stati invitati sia i consiglieri comunali del "Patto per Corato" che quelli del centrodestra.

Proseguendo nella metafora culinaria, si tratta un piatto forte che potrebbe restare sullo stomaco a più d'uno.

Il tema, infatti, è estremamente dibattuto: basta leggere i commenti alle nostre notizie o i post pubblicati sui social network per scoprire che c'è chi le ama, chi le odia e chi vuole, ma non così.

Dall'incontro di oggi magari se ne potrà sapere di più. Intanto noi abbiamo fatto un giro tra corso ed estramurale, chiedendo un parere ai commercianti ed a coloro che ogni giorno percorrono le piste in sella alla loro bicicletta. 

Diverse le opinioni raccolte tra i negozianti, ma abbiamo scelto di riportare i pareri dei titolari di un bar ed una tabaccheria – attività in cui generalmente si entra e si esce rapidamente – e di un negozio di abbigliamento dove si presuppone che la sosta duri un po' più a lungo. Ma i commenti sono stati pressoché unanimi.

Secondo lo staff di Caffè Manfredi, bar posizionato sull'estramurale, di fronte alla scuola Fornelli, «le piste ciclabili rappresentano un fastidio per i nostri clienti. In una città come la nostra di sicuro non è bello non avere le piste ciclabili ma, realizzate in questo modo e dislocate in questa maniera, non aiutano nessuno. I vigili forse ora sono un po' più flessibili, non sempre multano. Certo, i nostri clienti molto spesso preferiscono prendere il caffè al banco e non sedersi proprio perché non riescono a trovare un buon parcheggio per l'auto».

«Noi vediamo poche bici  – dicono dalla tabaccheria Torelli, ubicata su corso Garibaldi – e molto spesso non sulle piste ciclabili e magari anche contro senso. Non viene rispettato il codice della strada. Il problema del parcheggio sicuramente ha provocato un calo degli ingressi di clienti in tabaccheria. Ultimamente stiamo notando maggiore tolleranza, ma dipende sempre dall'agente di polizia municipale che si trova a passare. Ad alcuni nostri clienti è capitato di ricevere una multa, mentre in altre occasioni, richiamati dal fischio, hanno fatto in tempo ad uscire e spostare l'auto. In ogni caso è un disagio».

Della stessa opinione anche Aldo Tarantini, titolare dell'omonimo negozio di abbigliamento sul corso: «Se in estate vediamo transitare poche biciclette sulle piste ciclabili, in inverno non ne vediamo proprio. Dal mio negozio osservo sempre auto che ripetono lo stesso giro più volte in breve tempo, alla faccia dell'aumento del costo del carburante. I vigili sono diventati più elastici riguardo alla sosta sulle piste, ma non lo sono riguardo al pagamento del ticket per il parcheggio.

Anche questo però è soggettivo. Ci sono agenti che attendono qualche minuto, perché magari il proprietario del veicolo può essere che stia cambiando le banconote in monete per pagare il ticket, e altri che non vedendo il ticket esposto procedono immediatamente con la sanzione. Io ritengo che queste piste siano inutili e non utilizzabili così come sono fatte, piene di criticità e fattori di rischio».

I commenti non cambiano di molto anche se arrivano dagli utenti delle piste.

«Utilizzo la bici quasi ogni giorno per vari spostamenti – racconta Gennaro Di Chiaro – credo che le attuali piste ciclabili versino in una situazione pietosa. Io le definisco piste parcheggiabili perchè sono invase da auto e con la segnaletica orizzontale ormai scomparsa.

Per migliorare la situzione – precisa – eliminerei la pista ciclabile sul corso, chiudendolo al traffico la domenica e ogni sera dalle ore 21, ed incrementerei le attuali piste migliorandole con cordoli, ma soprattutto con una ferrea politica sanzionatoria nei confronti degli automobilisti che vi parcheggiano sopra».

Anche Roberto D'Introno utilizza la bici ogni giorno.

«Le piste ciclabili – è il suo parere – rappresentano la parte più rovinata della strada: sono state realizzate su fossi e dossi e pavimentazione sconnessa. Sono parzialmente inutili in quanto i vigili non fanno rispettare la legge. La loro pericolosità, a parte i problemi del manto stradale, è legata agli automobilisti indisciplinati.

Ho un parere positivo sulle piste – aggiunge – purchè vengano adottate misure per incrementare il rispetto da parte degli automobilisti verso i ciclisti. Credo che si possa iniziare a far rispettare le piste ciclabili esistenti e magari progettando le prossime strade appositamente per assicurare il passaggio in sicurezza delle bici.

Le misure da applicare devono essere votate soprattutto all'abbandono della macchina e verso l'incentivazione dell'uso della bici. Corato è una piccola città e credo che se gli automobilisti avessero un minimo di rispetto verso i ciclisti e si diffondesse di più la cultura della bici, non ci sarebbe bisogno nè di piste nè di altre misure cautelative».

Licio Maino invece, proprio a causa dei problemi esposti sinora, utilizza la bici esclusivamente lontano dal centro abitato.

«Utilizzo la bici esclusivamente fuori paese – dice – cercando di percorrere strade di campagna poco trafficate. Considero andare in bici in città molto pericoloso, dato l'atteggiamento altamente irrispettoso degli automobilisti nei confronti di chi va in bici.

Il mio parere sulle attuali piste ciclabili è pessimo in quanto prive di cordoli (e quindi invase dalle auto) e ormai piene di buche. La mancanza di cordoli rende anche possibile utilizzare le pseudo-piste ciclabili come zone di sosta per le auto.

In più – continua – le piste, quand'anche più sicure, da sole non servono a molto. Esse vanno inserite in un progetto molto più ampio di mobilità sostenibile che preveda anche il potenziamento della rete di mezzi pubblici (possibilmente elettrici), la creazione di aree pedonali permanenti (per esempio via Duomo) e ZTL e non ultimo la diffusione del concetto stesso di mobilità sostenibile, soprattutto tra i bambini e i giovani».

A chiarire il concetto di tolleranza più volte richiamato dagli intervistati è lo stesso comando di Polizia Municipale.

«Non si tratta di tolleranza – dicono dal comando – ma di uno stile di lavoro ispirato all'etica, alla prudenza ed alla educazione degli utenti della strada. Non ha senso sanzionare in maniera indiscriminata. Piuttosto cerchiamo di comprendere le necessità di ognuno, elevando verbali solo laddove non si possa fare altrimenti.

Ogni giorno sul nostro foglio di servizio è presente il controllo delle piste ciclabili e diverse sono state le multe comminate, ma solo a coloro che avevano parcheggiato e "abbandonato" l'auto sulla pista. Negli altri casi, quando il proprietario era nelle vicinanze, abbiamo preferito far spostare immediatamente il veicolo».

Nei tre anni di vita delle piste ciclabili (sono infatti state istituite nel luglio 2010 e costate 220mila euro, ndr) sono state elevate circa un settantina di multe all'anno. Un verbale, giusto per rinfrescare la memoria, prevede il pagamento di ben 84 euro.

«Le piste vengono rispettate dagli automobilisti più di quel che si crede, ma devono comunque essere rese più sicure con interventi strutturali incisivi. Anche il nostro operato deve essere più "protetto" da parte dell'amministrazione comunale – concludono – in modo che si possa fare fronte comune per far rispettare le regole».

venerdì 30 Agosto 2013

(modifica il 26 Luglio 2022, 6:22)

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francesco labietola
francesco labietola
10 anni fa

Andremo a spendere un’altra barca di euro per fare progetti , studi e quant’altro,per andare forse poi a realizzare delle piste ciclebili solo per pochi.Mah!

ciccio ingrassato
ciccio ingrassato
10 anni fa

Stiamo ingrassando come dei maiali puzzolenti e la nostra priorità é di restare nelle nostre auto? Vogliamo andare a bere il caffé in auto? Perché non dormire in auto ? Abbiamo delle gambe …. A PIEDIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII SIAMO DEI FANNULLONI !!!

A favore delle piste ciclabili
A favore delle piste ciclabili
10 anni fa

ciOè tre persone per far parlare cinque commercianti e scrivere che quel che dicono è vangelo. All’Istat dovevate lavorare.

U GNORAND
U GNORAND
10 anni fa

SE IL VIGILE FISCHIA L’AUTOMOBILE VIENE TOLTA! VIGILI FLESSIBILI! COMMERCIANTI CHE CONTANO I GIRI DI UNA STESSA AUTO! UN TABACCAIO SEMPRE PIENO DI CLIENTI CHE OSA LAMENTARSI! BICICLETTE CHE NON ESISTONO, MA CI SONO! COS’E’ UNA COMMEDIA DI UN NUOVO SCRITTORE DALL’UMORE PIRANDELLIANO? MA MI FACCIANO IL PIACERE!!!!!!!!

ma veramente
ma veramente
10 anni fa

Nooo, dovevano prendere la pagine gialle e intervistare tutti dalla A alla Z… ma che dici! E’ ovvio che sono opinioni diversificate e rappresentative perlomeno della maggioranza se non della totalità della categoria… fatti un giro e chiedi, genio

sceriffo62 sceriffo62
sceriffo62 sceriffo62
10 anni fa

Le piste ciclabili, se venissero fatte con criterio come nelle altre città (vedi TRANI – BARI etc) certamente verrebbero rispettate di più, ma sopratutto ci sarebbe un cambio di mentalità oltre che di cultura.Chiaramente bisognerebbe farle in maniera tale che le stesse confluiscano nelle zone nevralgiche della Città (es. STADIO, PALAZZETTO DELLO SPORT, COMUNE) e cosi via, oltre a prevedere delle rastrelliere per il parcheggio di quest’ultime, in modo tale che le sesse possono essere legate come si deve. Ma vorrei capire è proprio necessario l’uso dell’autovettura in un paese come Corato dove il Centro è facilmente raggiungibile da ogni periferia? Tra l’altro proprio le periferie sono servite molto bene dai servizi (supermercati, fruttivendoli, macellerie, BANCHE!!!! etc). Non vorrei sempre apparire polemico, ma queste poche cose le può fare un Amministrazione che ha appena aperto Via Duomo fino alle 21.00? MEDITATE elettori di SX popolo di ambientalisti e della pace a CHIACCHIERE.

robin  hood
robin hood
10 anni fa

personalmente penso che Corato non voglia cambiare affatto stile di vita perchè se sul corso nel lontano 1800 le piste ciclabili non era previste. Perchè nelle nuove realtà cittadine come la zona di S. Faustina, Via Andria, Via Prenestina ecc. ecc. non sono state realizzate? la verità secondo me è che a nessuno gliene mai fregato niente si è pensato solo alla cementificazione della città fregandosene delle zone verdi delle piste e di tutto ciò che possa rendere gradevole una città.

gigi buffon
gigi buffon
10 anni fa

io non ho hulla in contrario alle piste ciclabilli dico solo farle fuori citta. corato non e’ un a metropoli,che facciamo kiudiamo tutte le scuole guida? pur di andare in bici! chi va’ in auto deve pur trovare un parcheggio. all’interno dell’estramurale tanti passi carrabili ,la signora maria ke nn vuole la macchina davanti casa sua xke’ gli manca il respiro.tanti divieti di fermata inutili

franco dacorato
franco dacorato
10 anni fa

alla fine di tutto i commenti raccolti sono tutti sfavorevoli all’attuale posizionamento delle famigerate piste ciclabili- tanto per rinfrenscare la memoria allo sceriffo mi sembra che dette piste sono state fatte(con squilli di tromba e trombette) dal nostro senatore e dalla sua(non mia) disamministrazione- a già …avevano avuto i famosi finaziamenti e si devono accontentare gli amici, come per i lavori in largo Plebiscito,chissà quanto sarebbero costati marciapiedi ecc ecc e quanto invece costano effettivamente- sceriffo cerca di scoprirlo

bici per passione
bici per passione
10 anni fa

Miglioramento della mobilità ciclabile, diminuzione dell’inquinamento atmosferico e riduzione del traffico automobilistico: ecco gli obiettivi da raggiungere.

Franco Mangione
Franco Mangione
10 anni fa

Al solito mettete sempre il vostro interesse personale davanti a quello della collettività…bravi commercianti e tabacchai tutti, non oso immaginare quando siete li da soli nell’urna elettorale come date il voto #ilterzomondoequi

Tonia Roselli
Tonia Roselli
10 anni fa

ma è normale sostare sulle piste ciclabili,con le automobili??ogni volta per evitare un auto in sosta….rischio di essere investita dall auto che mi viene dietro!e il bello..è che tantissime volte i viglili urbani VEDONO…e non fanno nulla!vorrei sapere solo se è corretta come cosa..

Francesco  Tarricone
Francesco Tarricone
10 anni fa

Utilizzo la bici spesso. Ai commercianti che dicono di vederne poche, dico che spesso è impossibile utilizzare le piste perchè su di esse sono sempre lasciate in sosta le auto, e questo grazie alla “tolleranza” dei vigili che evidentemente non fanno il loro dovere.
Gli acquisti si possono fare comunque a piedi od in bici, senza entrare necessariamente con le auto negli esercizi commerciali.
La verità e che in questa città non c’è ancora la cultura per questo genere di mezzo di locomozione.
Basterebbe guardare a città come Ferrara, Parma, Modena, ecc. per imparare.