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Perrone: «Le soluzioni dell’Anci Puglia l’per attuazione del patto stabilità regionale 2013»

La Redazione
Il presidente Anci Puglia Luigi Perrone
Anci Puglia propone soluzioni per attuazione patto stabilità regionale 2013. Ben 142 comuni pugliesi chiedono di poter spendere somme per oltre 233 milioni di euro
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Una compensazione finanziaria orizzontale tra regioni che consenta l'incremento del saldo obiettivo eurocompatibile della Puglia e renda così anche possibile l'attivazione del patto di stabilità regionale verticale incentivato 2013. 

In alternativa la realizzazione di un patto di "solidarietà" verticale tra Stato ed enti locali pugliesi, che preveda la cessione diretta di spazi finanziari dall'amministrazione statale a comuni e province, bypassando l'amministrazione regionale che attualmente risulta estremamente penalizzata dal nuovo obiettivo eurocompatibile.

Queste le due soluzioni che Anci Puglia propone ad Anci nazionale e alla Regione Puglia, da sostenere rispettivamente in sede delle prossime e imminenti Conferenza unificata e conferenza Stato regioni.

La non attuazione del patto di stabilità regionale verticale incentivato 2013 per i comuni e province pugliesi significa non poter immettere nel circuito economico locale risorse per oltre 96 milioni di euro. Ne consegue una grave situazione di svantaggio competitivo per cittadini, imprese e istituzioni, nei confronti delle altre regioni italiane che lo hanno già attivato.

L’Anci Puglia ha concluso e inviato all’assessorato regionale al bilancio la ricognizione delle richieste di spazi finanziari provenienti dai comuni. 142 enti hanno chiesto spazi  finanziari per complessivi 233.410.758,65 milioni di euro, di cui 42 i piccoli comuni, al di sotto dei 5000 abitanti, che hanno richiesto spazi per 25.094.847,61 milioni di euro. Gli altri 100 enti, superiori ai 5000 abitanti, hanno richiesto spazi 208.315.911,04.

«Prendiamo atto della impossibilità della Regione Puglia di attivare il patto di stabilità regionale verticale incentivato 2013 a causa della mancanza di capienza sul proprio obiettivo finanziario – ha dichiarato il presidente Anci Puglia Luigi Perrone – Avremmo gradito una maggiore attenzione alla nostra disponibilità manifestata a inizio maggio scorso, quando chiedemmo di “fare sistema" sulla questione.

Comunque, oggi l'economia pugliese non può rinunciare alle risorse del patto di stabilità verticale incentivato, dobbiamo unire fino allo stremo tutte le nostre forze per battere le strade possibili. Chiediamo a Regione Puglia e Anci Nazionale di sostenere con forza in sede di prossime Conferenza Stato Regioni e Conferenza Unificata, l’ampliamento degli spazi finanziari disponibili per la Puglia attraverso il ricorso a un patto di solidarietà tra Regioni o in ultima analisi, un provvedimento normativo che trasformi per la sola Puglia, il patto di stabilità incentivato in un patto di stabilità verticale diretto tra Stato ed enti locali.

Rassicuriamo il sindaco di Lecce Paolo Perrone che Anci Puglia è sempre presente e vigile su questo tema, nei confronti della Regione, spesso con iniziative di proposta oltre che di protesta.

Lunedì – ha concluso il presidente ANCI Puglia –  c’è stato un incontro a palazzo Chigi tra Governo e ANCI sui temi caldi IMU e TARES, argomenti su cui attendiamo risposte concrete vista la drammatica situazione di incertezza che vivono i comuni.  In materia di modifica patto di stabilità però, bisogna attendere la data del 27 giugno, quando sarà definita l’uscita ufficiale dell’Italia dalla procedura di infrazione per eccesso di debito. Continuiamo a insistere sul riconoscimento della ”golden rule” per le spese di investimento e sulla esclusione dai vincoli del patto di spese fondamentali quali quelle per la sicurezza del territorio, il dissesto idrogeologico e l’edilizia scolastica»

mercoledì 26 Giugno 2013

(modifica il 26 Luglio 2022, 8:06)

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Luigi Patruno
Luigi Patruno
10 anni fa

L’iniziativa è apprezzabile, tuttavia Perrone, Senatore poco presente al parlamento e componente della commissione agricoltura, dovrebbe farsi da parte in modo che la carica di Presid. ANCI Puglia venga affidata ad un Sindaco in carica che possa occuparsi della problematica con maggior cognizione di causa. Il cumulo di cariche è un vecchio vizio duro a morire ed è indice di smodato attaccamento al potere e di scarsa sensibilità verso le istituzioni ed i cittadini.

franco dacorato
franco dacorato
10 anni fa

siamo tutti noi favorevoli alle sollecitazioni dei comuni alla regione per quanto riguarda il suo profilo finanziario- diciamo le cose come stanno- senza i profitti e gli introiti che vengono dalle varie imposte no è possibile assicurare forse neanche il minimo delle spese necessarie quotidiane- figuriamoci se aggingiamo l’ostacolo derivante dal patto di stabilità- che non vuol dire affatto scialacquare i fondi comunali, ma in realtà spenderli oculatamente e soprattutto con la dovuta necessità circa le priorità che si vengono a creare- quindi se abbiamo nelle casse comunali dei bei soldini , la domanda è”perchè non impiegarli per i nostri diritti”?