Il suo nome è "Jedi", acronimo che sta per "jammin electronic defense instrument".
E' un apparecchio che mette fuori uso le trasmittenti utilizzate dai talebani per far brillare le bombe a distanza. Per questo, consente di rendere molto più sicure le missioni dei soldati in Afghanistan.
Una tecnologia rivoluzionaria, perchè efficace e decisamente a basso costo. E in più, per quanto ci riguarda, "made in Corato".
Ad inventarla è infatti stato uno "sconosciuto" militare coratino, il capitano dell'Aeronautica Alfonso Masciavè.
L'idea gli è venuta durante una missione in Afghanistan.
Gli americani – ma non solo – già utilizzavano altri modelli di disturbatori delle frequenze radio per impedire la trasmissione dell'impulso dalla trasmittente alla bomba.
Alcuni disturbatori facevano addirittura esplodere a distanza gli ordigni piazzati lungo le strade, ma poi la coalizione ha scoperto che quegli ordigni avevano una bomba gemella nascosta nei villaggi o nelle scuole. Così, quando esplodeva il primo ordigno, brillava anche il secondo.
«Ma l'alta tecnologia utilizzata da questi modelli andava spesso incontro a problemi tecnici – racconta il 37enne capitano coratino – così ho pensato di utilizzare gli stessi strumenti a basso costo utilizzati dai talebani. Ed è nato "Jedi"».
L'apparecchio è grande quanto armadio da ufficio – quindi trasportabile abbastanza facilmente – con una consolle e due poltroncine per gli operatori. Per ora ne esistono due esemplari: uno montato su un furgone a Herat e un altro a bordo di un velivolo C-27J, a disposizione delle forze Isaf.
L'utilizzo di Jedi" è comprensibilmente molto richiesto dai militari in missione.
L'aereo con l'apparecchio segue o anticipa un convoglio. Il congegno disturbatore monstato a bordo isola all'interno di una "campana elettronica" tutti i dispositivi che trasmettono su frequenze diverse da quelle lsaf rendendo mute tutte le altre.
«Da quando è entrato in funzione in Afghanistan – sottolinea Masciavè – il congegno è riuscito a bloccare tutte le trasmissioni radio che avrebbero attivato ordigni contro le truppe della coalizione. Non cisono stati più attacchi simili contro i convogli. E quando ci sono stati è stato perché "Jedi" era impegnato in altre missioni».
"Jedi" è stato brevettato dall'Aeronautica dopo un lungo periodo di prova.
«Non ho fatto nulla di straordinario – conclude Masciavè – ho solo messo in pratica, anzi, abbiamo messo in pratica, ciò per cui sono stato preparato in Accademia. Il mio è un gruppo molto affiatato e siamo tutti responsabili del progetto, dal comandante all'ultimo dei sottufficiali».
Complimenti vivissimi. Questi si che sono motivo d’orgoglio per tuti noi.
Grande Alfonso!
bravo alfonso, che la forza sia con te!
Grande Alfonso!!! Oltre al San “Lince” la mente di un coratino veglia come un angelo custode il nostro contingente all’estero. Fieri di un compaesano come te!!!!
sinceramente io non so cosa sia eppure ci sono stato vengono utilizzati i JAMMER
Chissà quanti bambini e civili saranno morti a causa di queste bombe “gemelle” nei tg nessuno ne ha mai parlato!
appunto…anche io conoscevo i jammer….(emettitori di una grande quantità di radiazioni)…e la stessa tecnologia che utilizzano i nostri topi d’auto quando rubano le autovetture con rilevatori gps…inibiscono il segnale dei localizzatori rendendoli inutili…liberamente in commercio anche su internet…cmq complimenti al capitano e al suo team
Complimenti e se si tratta del mio ex alunno sono ancora piu’felice.
Grazie a voi tutti allora, capitano Masciave’ e che Il… Jedi vi protegga tutti. Un sorriso.
Complimenti Cap. Masciave’. T.F. Lombrico.
grazie Alfonso per quello che hai progettato e che state utilizzando ma non una parola di lode per tutti i sacrifici che fai e che hai fatto anche togliendo del tempo alla tua famiglia specialmente ai tuoi figli che ti adorano comunque continua con il tuo lavoro che forse un giorno qualcuno si ricorderà di quello che hai fatto e che farai ti vogliamo un bene immenso e siamo sempre con te Ciao a presto.
Complimenti Alfonso! Spero che tu è il tuo team abbiate ricevuto il giusto riconoscimento, difronte all’inestimabile valore di vite umane. Viva l’Italia.