Politica

Il parere dei lettori sul voto /1

La Redazione
Renato Bucci è il nuovo sindaco di Corato
Giancarlo Colella: «Come ha vissuto la campagna elettorale un coratino "fuori sede"»
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L'elezione a sindaco di Renato Bucci ha spinto numerosi lettori a prendere carta e penna (ops… mouse e tastiera) e a inviarci riflessioni e opinioni. Abbiamo scelto di pubblicarne quattro.

Questa è quella di Giancarlo Colella.

«Gent.mo Direttore, sono un coratino “fuorisede” da ben 18 anni, nel senso che, pur avendo sempre mantenuto la residenza a Corato, per motivi di studio e di lavoro ho vissuto in varie citta’ d’Italia (Siena, Verona, Roma, oggi Milano) e soggiornato per alcuni semestri in Paesi esteri (Olanda, Francia, Inghilterra, USA).

Nonostante questo peregrinare, sono molto legato alle mie radici, alla Puglia e a Corato in particolare. Oggi poi e’ anche facile restare in contatto e seguire le vicende della citta’ grazie a internet, i social networks, i portali di informazione come il vostro, che visito assiduamente. Questo consente forse di osservare tutto con un occhio piu’ obiettivo, come se lo sguardo fosse dall’alto, senza un coinvolgimento piu’ emotivo, quando si vive tutto troppo “internamente”.

Ebbene, non potevo non seguire la campagna elettorale, uno dei momenti di maggior passione e coinvolgimento della realta’ locale. Rispetto alla campagna per le elezioni comunali di 5 anni fa, pero’, ho notato subito profonde differenze. Sembra un’era geologica fa, ma nel 2008 (per non parlare del 2003) non erano cosi’ diffuse le tecnologie di cui ho prima parlato, che hanno forzatamente veicolato modalita’ comunicative cosi’ diverse. Infatti, la campagna di quest’anno e’ stata molto giocata sui social networks (facebook, twitters, ecc), che permettono una viralita’ e una rapidita’ della comunicazione molto intensa. In pratica, e’ come se il tradizionale appuntamento del comizio fosse diventato permanente: non si aspetta piu’ di andare in piazza a sentire cos’ha da dire il candidato sindaco, ma lo si vede su internet, nel momento piu’ congeniale.

Questo, torno a ripeterlo, aiuta moltissimo chi non puo’ essere fisicamente presente all’evento tradizionale. Questo vuol dire che Renato Bucci ha vinto solo perche’ ha saputo utilizzare meglio i nuovi media? Decisamente no. I media veicolano il messaggio (ma il messaggio deve esserci!).

A mio avviso, Renato Bucci ha vinto proprio perche’ ha fatto la campagna elettorale piu’ tradizionale possibile, andando tra la gente, soprattutto nei quartieri piu’ disagiati delle citta’, ascoltando. E’ tornato, mi si consenta la battuta, a fare quelle campagne elettorali porta a porta, strada per strada in stile vecchio PCI.

Internet e i social networks hanno semplicemente amplificato il messaggio: un messaggio di cambiamento, di rinnovamento (anche fisiologico per carita’) rispetto al modus operandi della precedente amministrazione. Il messaggio di Renato Bucci e’ stato improntato al futuro rispetto al messaggio di Franco Caputo improntato sulla continuita’. In questa fase storica, pero’, la voglia di cambiamento ha prevalso: ne sono prova anche i tanti consiglieri della mia generazione eletti e la presenza di donne, specialmente giovani.

Quest’entusiasmo giovanile e’ stato meglio recepito e incanalato da Renato Bucci. Io non ho mai visto tante persone, soprattutto tanti giovani della mia generazione, impegnarsi  cosi’ tanto, esporsi in prima persona. Renato e’ stato capace di risvegliare l’entusiasmo, facendosi portavoce e rappresentante di un bisogno diffuso di rinnovamento. Certo, dopo la fase dell’entusiasmo arriva la fase della responsabilita’ e del governo. Qui, vista anche la ripartizione dei seggi in Consiglio comunale, si dovra’cercare un punto di convergenza, una sintesi. Spero davvero che tutti i consiglieri possano affrontare le questioni della citta’ in maniera responsabile andando nel merito delle cose: la salute, il lavoro, l’istruzione, temi su cui non ci deve essere partigianeria.

In primis, la questione dell’elettrodotto, perche’ Corato non deve essere piu’ additata come “anomalia nella concentrazione di malattie tumorali e leucemiche”, ma anche i problemi della scuola e le politiche per aiutare le imprese ad assumere, soprattutto i giovani, perche’ troppi giovani hanno lasciato e stanno lasciando la nostra citta’. E non dimentichiamoci la questione rifiuti con la raccolta differenziata che, oltre ad avere un positivo impatto sull’ambiente, aiuta anche a far pagare meno tasse.

Sono temi trasversali, che interessano tutti, su cui spero che i consiglieri, d’intesa col neo sindaco, trovino una risposta. Se cosi’ fosse, da “fuorisede” sarei ancora piu’ orgoglioso di essere coratino».

giovedì 13 Giugno 2013

(modifica il 26 Luglio 2022, 8:36)

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fiorenzo spina
fiorenzo spina
10 anni fa

Giancarlo capisco il tuo attaccamento alla città e alle tue radici ma accetta un consiglio: non tornare, non voltarti indietro.Vieni solo per Natale e Pasqua e Ferragosto. Corato è triste dirlo è e rimane un paesello provinciale anche se a volte ci siamo legati

franco dacorato
franco dacorato
10 anni fa

vivo a Corato da molti molti anni e,giammai, averi immaginato allora una realtà così operosa e piena di spirito imprenditorile- certo tutto cambia- talvolta in peggio(vedi rapine ecc ecc) ma dico ………se ci si mette tutti a spingere la barca nello stesso verso senza particolari interessi(ognuno per quel che potrà) Corato torna ad essere la città tirante la media e piccola industria in Puglia ed oltre