L'emergenza legata all'assistenza domiciliare degli anziani resta, senza ombra di dubbio, una delle questioni principali del nostro tempo.
In poche ore si sono infatti verificati due casi di anziani signori di cui non si avevano notizie da qualche giorno.
Se il primo, ieri sera, si è risolto bene e velocemente, il secondo, questa mattina, si è chiuso nel peggiore dei modi.
Erano circa le 13 di oggi quando il cadavere di un 60enne è stato ritrovato dalla Polizia Municipale nel suo appartamento in una palazzina delle case popolari in via Barbaschello.
L'uomo è morto solo, accasciato vicino al frigorifero aperto e quasi vuoto. Il decesso risale a tre o quattro giorni fa.
Il 60enne aveva divorziato da sua moglie circa cinque anni fa e, secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine, viveva completamente ignorato dalla sua famiglia.
Una luce rimasta accesa per giorni ha dato modo ai vicini di preoccuparsi, aggiunto al fatto di non averlo visto passeggiare nel quartiere come al solito.
Poche ore fa il magistrato di turno ha fatto sapere di non dover effettuare alcun accertamento, trattandosi senza ombra di dubbio di un decesso avvenuto per cause naturali.
L'uomo è morto in solitudine, così come aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita: alla base di tutto, sembra, un carattere difficile abbinato all'alcol. Poco prima di morire aveva finito di consumare il suo pranzo, o la sua cena.
Sul tavolo ancora apparecchiato c'erano i poveri resti di un pasto semplice e veloce, tipico di chi vive solo. Sotto i semplici indumenti, indossava anche il pigiama, forse un modo per proteggersi dal freddo.
Prima di intervenire e forzare la serratura di casa, le forze dell'ordine hanno contattato la famiglia, che però non inteso contribuire alle ricerche. Solo un nipote si è fatto vivo prima del ritrovamento. Dopo la constatazione del cadavere è invece accorsa la ex moglie.
Del tutto diversa invece la vicenda della donna di cui si erano perse le tracce ieri sera: il figlio, preoccupato perché da qualche ora non rispondeva al telefono, ha chiesto ed ottenuto l'intervento dei vigili del fuoco.
Entrati nell'appartamento in via Lama di Grazia, dopo aver rotto il vetro del balcone, avevano rilevato che la donna non era all'interno.
Mentre le ricerche stavano per procedere in altre direzioni, intorno alle 20 di ieri, la donna ha fatto ritorno a casa in maniera del tutto autonoma e serena. Aveva semplicemente lasciato fuori posto il telefono senza accorgersene ed il cellulare si era scaricato.
Solo un grande spavento ed un vetro rotto, ma anche una evidente cura e premura da parte della famiglia.
Ho sempre pensato che sulla terra gli esseri più socievoli sono gli animali. Quel poveretto lo conoscevo bene, abitava nei pressi di casa mia e spesso ci trovavamo o nell’edicola di via Andria o nelle vicinanze di un bar sulla stessa strada. Il suo corpo debilitato dava sensazioni di pena ma non immaginavo che dietro quell’esile figura umana si trincerava tutta una storia disumana. Abbandonato dalla moglie, dalla quale successivamnte ha divorziato, e disconosciuto dai figli, quest’uomo viveva da solitario e non infastidiva nessuno. Non mi resta che pregare per lui nella speranza che Dio lo accolga facendogli vivere una vita eterna degnamente e senza sofferenze.
nicola 55, cosa serve paragonare gli animali alla socializzazione dell umano?e poi dietro ad un corpo debilitato, esile come lo hai chiamato tu,non ti sembrava hai tuoi occhi che quell uomo aveva bisogno di cure?e di una persona che li stava vicino? ma vai a vedere sul dizzionario gli aggettivi che hai appena citato ,e vedrai che ci sono incongruenze enormi sul tuo ragionamento,e del tutto inverosimile prima dice che lo vede ESILE DEBILITATO poi nicola non si immagina che il poveretto come lo chiama lui che avesse bisogno di cure amici di coratolive non lo sapeva nicola55 che volete da lui, sei solo un moralista invece di predicare potevi agire quando era vivo visto che lo conoscevi MORALISTA