Attualità

Studenti e docenti della scuola "Imbriani" in Germania con il progetto Comenius

Salvatore Vernice
I ragazzi coinvolti nel progetto
Il tema di questa partecipazione al progetto Comenius è "Together – through sharin our cultures, sports and healty lifestyles"
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Dopo le positive esperienze degli anni scorsi, la scuola media Imbriani di Corato ha visto nei giorni scorsi concretizzarsi una delle tanto attese esperienze che i progetti Comenius propongono ad alunni e docenti delle scuole europee.

Infatti, da pochi giorni sono rientrati in Italia i cinque alunni della scuola coratina che, insieme a tre docenti, hanno partecipato a un incontro in Germania per uno scambio di esperienze fra studenti provenienti da Inghilterra e Francia, oltre che ai tedeschi padroni di casa e più precisamente, degli studenti della cittadina di Zwonitz, una cittadina della Sassonia, al confine con la Polonia e la Repubblica Ceca.

Il tema di questa partecipazione al progetto Comenius è "Together – through sharin our cultures, sports and healty lifestyles", che tradotto vuol dire "Insieme per conoscere le nostre culture, lo sport e i diversi stili di vita", che ha visto impegnati nella trasferta in Germania i docenti Vincenza Roselli, Filippo Balducci e Bartolomeo Catalano che hanno fatto da “tutor” ai cinque alunni Giuseppe Falco, Valeria Strippoli, Francesco D'Imperio, GiuliaScaringella e Claudia Ardito.

«Una realtà completamente diversa dalla nostra – dice Giuseppe Falco – gli alberi innevati, l’ostello nel bosco, la piccola stanza semplice e accogliente, e poi la scuola, un edificio che ricordava un antico castello, una organizzazione completamente diversa dalla nostra. Qui abbiamo incontrato i nostri amici francesi e i nostri amici inglesi. Ogni gruppo ha presentato la propria scuola e ha partecipato alle attività dando il proprio contributo allo scambio culturale».

Per gli studenti coratini si è trattato di una breve "full immersion" in una dimensione extraterritoriale.

«Un’esperienza entusiasmante non solo sul piano culturale, ma anche sul piano personale. Il distacco dalla realtà di tutti i giorni, il confronto con stili di vita diversi, la scoperta di una dimensione europea della nostra cultura, responsabilità di presentare in modo credibile le bellezze e le specificità culturali del nostro paese, l’orgoglio di far parte di una scuola che guarda all’Europa».

Soddisfazione per il lavoro svolto da parte  del curatore del progetto, il professor Stefano Mangione. «Il nostro è un vero lavoro di equipe – dice il professor Mangione – a partire dalla nostra Dirigente per arrivare ai collaboratori scolastici, passando da tutti i docenti che ognuno per le proprie competenze, ha saputo dare il pieno supporto a questo progetto».

A continuare il lavoro iniziato dai suoi predecessori, la Dirigente Scolastica della scuola media Imbriani, la professoressa Maria Luisa Faretra.

«Sono esperienze molto importanti ed educative, a tutti i livelli, cominciando dagli alunni e per terminare ai docenti – ha detto il dirigente scolastico – che in questo programma riescono ad interagire fra loro, non solo attraverso i libri, ma anche attraverso le altre metodologie che questo progetto prevedeva. Crediamo che per un’osmosi di culture in Europa, non servano solo le frontiere aperte, ma serve poter dialogare e capirsi. Lo scopo è principalmente quello di favorire il senso di appartenenza all’Europa, favorendo il confronto con gli alunni di scuole diverse, valorizzando contemporaneamente l’identità col proprio territorio».

I prossimi due appuntamenti del 2012 si svolgeranno a Maggio in Inghilterra presso la “Middle School” di Brewood. Poi in Ottobre toccherà al “College Paul Langevin” di Limoges in Francia. Mentre la scuola media Imbriani sarà la padrona di casa nel Maggio del 2013.

lunedì 9 Gennaio 2012

(modifica il 26 Luglio 2022, 22:25)

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