Politica

Anci, Perrone: «preoccupati per l’aumento Irpef deciso dalla Regione»

La Redazione
1 commento 25

«Dissenso, rammarico e seria preoccupazione» vengono espresse dall’Anci Puglia per l’aumento della aliquota Addizionale IRPEF varato dal Presidente della Giunta Regionale (0,3% per i contribuenti con reddito fino a 28 mila euro e 0,5% per i redditi superiori) per far fronte al disavanzo della spesa sanitaria pugliese 2010, (scoperto di circa 93,6 Milioni di euro) e finalizzato al rientro nella spesa concordata.
rn
rnL’Associazione dei Comuni prende atto che è stata disattesa dal Governo regionale ogni richiesta di confronto con i territori nella fase del riordino ospedaliero, oltre che puntualmente ignorate le proposte e le indicazioni formalizzate e ribadite in più occasioni dall’esecutivo dell’ANCI Puglia.
rn
rn«Crediamo – ha dichiarato il presidente Gino Perrone – che il ricorso alla leva fiscale si sarebbe potuto evitare se il Governo regionale avesse tenuto conto delle indicazioni e della collaborazione più volte proposte dall’ANCI Puglia sul riordino ospedaliero e avesse scelto di proseguire nel percorso del dialogo e della concertazione.

rn

Per i cittadini pugliesi – ha sottolineato Perrone – questo provvedimento rappresenta un ulteriore importante sacrificio che si aggiunge al reale peggioramento del servizio sanitario causato dalla soppressione delle strutture ospedaliere e dalla mancata contestuale riconversione. Quindi: peggioramento del servizio e rincaro dello stesso attraverso aumento del prelievo fiscale, soprattutto per dipendenti e pensionati, in piena crisi dei consumi».
rn
rn
L’ANCI Puglia, inoltre, esprime forte preoccupazione anche per il deficit sanitario che si registrerà anche nel 2011, poiché è evidente che ad oggi non è stata data concreta attuazione nè al piano di riordino, nè tanto meno alla riduzione e razionalizzazione della spesa; ciò, ovviamente comporterà l’aumento dell’aliquota addizionale IRPEF anche per il 2012.

rn

Bisogna innanzitutto trovare soluzioni alternative per ripianare il disavanzo sanitario, rilanciare inoltre il ruolo della concertazione interistituzionale con i Comuni, il territorio e le parti sociali per dar corso insieme alla riforma strutturale del nostro sistema sanitario, affinché divenga effettivamente rispondente ai bisogni dei cittadini, possa raggiungere adeguati livelli di qualità dei servizi e risponda ai criteri di efficacia efficienza ed economicità come in altre parti d’Italia.

domenica 5 Giugno 2011

(modifica il 27 Luglio 2022, 4:02)

Notifiche
Notifica di
guest
1 Commento
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
ciauladore
ciauladore
12 anni fa

E’ piu’ facile attacarsi al giusto aumento dell’Irpef che di VERAMENTE AGIRE CONTRO GLI SPRECHI , CORRUZIONE , SOMMERSO e altro nel settore della SANITA’.BISOGNA FARLO. Anche noi CITTADINI possiamo contribuire a diminuire le spese pubbliche o private .