«Sull’Autorità Idrica Pugliese l’opposizione, forse senza accorgersene, ci riempie d’elogi e mette in mora protagonisti istituzionali del proprio schieramento politico».
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rnHa così commentato l’assessore alle opere pubbliche e protezione civile Fabiano Amati, dopo aver avuto notizia della conferenza stampa che sull’argomento l’opposizione ha tenuto ieri.
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rn«Preliminarmente – ha detto Amati – ho avuto modo di registrare, infatti, il riconoscimento al grande sforzo di risanamento che in questi anni sta compiendo AQP, sono parole del Consigliere Damone, che rende giustizia ad una moltitudine di luoghi comuni che in questi mesi abbiamo sentito in danno della più grande e sana azienda pubblica pugliese. Di tanto ringrazio tutta l’opposizione per le belle parole, che in qualche misura rappresentano una seria autocritica per ciò che AQP era negli anni scorsi.
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Non posso tacere inoltre l’ulteriore buona notizia comunicata dal Consigliere Palese, circa l’assicurazione che sull’argomento Autorità Idrica, in lettura lunedì prossimo, l’opposizione avanzerà il proprio voto di dissenso senza ricorrere a forme snervanti di ostruzionismo. Anche di questo ringrazio l’opposizione per la serietà del proprio approccio.
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rnSul merito delle critiche avanzate al disegno di legge istitutivo dell’Autorità, devo dire che non possono essere rivolte a noi, al punto che saremmo disponibili ad accogliere i suggerimenti se solo l’opposizione riuscisse a convincere alcune personalità istituzionali.
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rnPer primo c’è Gino Perrone. Serio ed impegnato sindaco di Corato, nonché ottimo Presidente dell’Anci Puglia, associazione che all’unanimità ha espresso il proprio parere favorevole sul disegno di legge. Il peso che attribuiamo al parere favorevole dell’Anci è nelle cose perché i comuni sono i detentori dei poteri di indirizzo e controllo sul servizio idrico e senza di essi mi pare complicato legiferare nel settore.
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L’Anci ci ha chiesto con alto senso di responsabilità, ottenendola, la riduzione dei componenti dell’organismo competente ad assumere decisioni da 258, come e’ attualmente, a 5 come sarebbe se la legge fosse approvata. Ci hanno chiesto di non scendere sotto i cinque componenti per consentire ampia rappresentatività territoriale, così evitando che la voce grossa possa essere fatta dai comuni più grandi. Le scelte ci sono apparse di buon senso tanto da avallarle, e così faremo, evitando il carrozzone di 258 decisori, che tanto piacque all’attuale opposizione quando fu maggioranza e così legiferò.
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Sui modelli dei loro carrozzoni non siamo disponibili a produrre imitazioni. Inoltre – ha continuato l’assessore – la stessa Anci ci suggerì di evitare la sovrapposizione delle funzioni di gestione del servizio con quelle di indirizzo e controllo dell’Autorità, ipotesi che in verità stavamo perseguendo, perché in Puglia la Regione è proprietaria di AQP, gestore del servizio, e sarebbe stato davvero strano che anche le funzioni di indirizzo e controllo potessero ricadere sul proprietario del soggetto gestore. Ponemmo qualche resistenza, in verità, ma l’obiezione dell’ANCI fu risoluta e a dire il vero degna di attenzione, prova ne sia che provvedemmo ad accoglierla.
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Dobbiamo cambiare impostazione? E’ questa la richiesta dell’opposizione? Siamo disponibili, ma reputo difficile che possano portarci sull’argomento lo scalpo di Gino Perrone e dell’ANCI, come prova idonea a farci mutare opinione. Il tempo per tentare nell’impresa l’opposizione ce l’ha e non possiamo frustrare il gusto di provarci.
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Ma c’è un’altra personalità che l’opposizione dovrebbe convincere per farci mutare il testo, del quale portarci lo scalpo come prova per farci mutare opinione. Il suo nome è Raffaele Fitto e devo dire che se l’opposizione regionale e’ convinta di fare ciò ha davvero raggiunto alti livelli di impertinenza politica, che spero Fitto non punisca.
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rnVediamo perché. Ci chiedono di evitare che una parte dei costi rientri in tariffa. Siamo d’accordo. E’ pero’ necessario che sul punto, e grazie al Ministro delle Regioni Fitto, riescano ad ottenere entro lunedì una modifica delle norme statali contenute nel Codice dell’ambiente, che prevedono questa prescrizione. Se riusciranno nell’impresa, anche se dubito, lunedì saremmo disponibili ad accogliere la loro proposta.
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rnAncora: l’opposizione ci chiede di far somigliare in termini funzionali l’Autorita’ Idrica Pugliese alla appena istituita Agenzia Nazionale di Vigilanza sulle risorse idriche, creata per evitare il prossimo referendum, così dicono le malelingue.
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Siamo d’accordo. Vorremmo davvero che somigliassero, perché e’ da irresponsabili pensare che per la moltitudine di competenze previste per l’Autorita’ Idrica Pugliese ci dobbiamo barcamenare con il personale che attualmente e’ impiegato presso il disciogliendo ATO, senza aggiungere alcuna unita’, mentre nel nostro paese per salvare il referendum sul legittimo impedimento si debba costituire un’Agenzia Nazionale che per svolgere funzioni inutili ed inesistenti competenze, si avvarrà di un organo direttivo composto da un Presidente e due componenti, di un Direttore generale e di una pletora di 40 funzionari sottratti ad altre amministrazioni che magari svolgono funzioni concrete e necessarie, ed i costi di funzionamento ricadranno sui soggetti gestori sottoposti alla sua vigilanza, con evidenti ricadute sulla quantità degli investimenti. Avremo cioè un’Agenzia Nazionale inutile, per il cui funzionamento si ridurranno, evidentemente, gli investimenti e servirà solo a stipendiare lautamente qualche buon amico.
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Mi chiedo. Perché l’opposizione regionale non convince il Ministro Fitto a non portare a compimento il disegno dell’Agenzia Nazionale di vigilanza, così da consentire al gestore pugliese di utilizzare in investimenti le somme che dovrà versare a questo soggetto per garantirne il funzionamento? Lo facciano – ha concluso – e ne saremo grati».