Politica

Dissesto idrogeologico, a Corato due milioni di euro per la zona industriale

La Redazione
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Sono in arrivo a Corato due milioni di euro per il risanamento idrogeologico dell’abitato, con particolare attenzione alla zona industriale della città.

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E’ quanto prevede l’accordo di programma – sottoscritto nei giorni scorsi a Roma dal Ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo e dal Presidente della Regione Nichi Vendola – con cui si finanzia un piano straordinario di 210 milioni di euro per rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico e idraulico nell’intera regione e mettere in sicurezza il territorio. 

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Corato rientra fra i sessantadue comuni pugliesi beneficiari del finanziamento, con il quale saranno realizzate opere indispensabili per salvaguardare l’incolumità dei cittadini.

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«Si tratta del terzo stralcio di interventi programmati dall’amministrazione comunale per la realizzazione di opere strategiche utili allo sviluppo della nostra città, attese da tempo e fondamentali per la tutela del territorio, oltre che per la pubblica sicurezza», commenta il sindaco Luigi Perrone.

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«Parliamo di un progetto generale di risanamento idraulico per un valore di 26 milioni di euro, redatto dal prof. Romanazzi, di cui stiamo in questo momento realizzando il lotto di opere relativo alla zona di Lago Baione.

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Questa ulteriore somma di due milioni – continua il primo cittadino – consentirà di concentrare gli interventi nella zona industriale. Attraverso un avvallamento di centomila metri cubi verrà intercettata la lama che insiste in quel punto e la piena verrà laminata per evitare gli allagamenti che si riversano nella stessa zona industriale e nel centro abitato».

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«Ringrazio per l’attenzione e la sensibilità mostrata nella vicenda dall’assessore alle opere pubbliche e Protezione Civile Fabiano Amati – conclude Perrone – che ha coordinato la stipula di questo accordo di programma con cui si garantiranno a Corato ottimali livelli di sicurezza e di sviluppo del territorio».

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Gli interventi saranno realizzati con risorse ministeriali per un importo di centodieci milioni di euro, e regionali per la residua parte derivante dai fondi Fas 2007-2013, destinati proprio ad interventi di risanamento ambientale.

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«L’accordo sottoscritto – ha dichiarato l’assessore Amati – è il risultato di un lavoro svolto in sintonia tra la Regione Puglia e il Ministero e sblocca risorse che da diversi anni giacevano inutilizzate.

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Con questo programma cominciamo ad affrontare in materia organica numerosissime problematiche legate al rischio idrogeologico in tutta le Regione, che è il grido di dolore e quindi la priorità delle priorità delle moderne amministrazioni pubblichi. Quest’accordo è la faccia che meno appare della medaglia della vita, perché la mancata consapevolezza sui rischi ci fa apparire sempre quella delle disgrazie.
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rnL’accordo che il Presidente Vendola ha perseguito e sottoscritto, con la collaborazione eccezionale del Ministro Prestigiacomo
– conclude Amati- è la risposta della politica alle lacrime di coccodrillo che si versano quando i tg ci portano in casa la notizia della morte del cittadino avvenuta per la reazione della natura, violata dall’indifferenza umana a preservare la cosa più importante che abbiamo: la terra.

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Approfitto dell’occasione per ringraziare attraverso il suo Presidente Gino Perrone l’Anci Puglia che ha costantemente monitorato e fornito indicazioni e consenso sul piano degli interventi».

martedì 30 Novembre 2010

(modifica il 12 Luglio 2022, 17:58)

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GokuZzZ
GokuZzZ
13 anni fa

Il dissesto idreogeologico non è una calamità naturale bensì opera di edificazione selvaggia è Corato non è affatto esente da questo anzi potrebbe far invidia al cosidetto “sacco” di Palermo.