Politica

Tagli alle Università, la protesta dei Giovani Democratici di Corato

La Redazione
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«Arriva Luglio il mese che normalmente è del mare, del sole e, per gli studenti universitari, il mese degli ultimi esami prima della pausa estiva.
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rnQuest’anno non sarà così, almeno per alcuni Studenti Universitari. Docenti e Ricercatori di alcuni Atenei Italiani (Politecnico di Bari, Facoltà di Ingegneria dell’Università di Cassino, Facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli “Parthenope”, Facoltà di Ingegneria dell’Università del Sannio, Facolta di Scienze, Ingegneria e Veterinaria dell’università di Pisa) hanno dato vita ad una protesta che rischia di paralizzare le Attività Didattiche per tutto il mese di Luglio».

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rnA parlare sono i Giovani Democratici di Corato che protestano sui tagli subìti dalle Università e spiegano le proprie motivazioni.
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rn«La causa della clamorosa iniziativa di Docenti e Ricercatori continuanoè da ricercare nei tagli, ingiustificati e sciagurati, messi in atto dal Governo attraverso il DDL 1905, meglio noto con il nome di “Decreto Gelmini”, e dall’ultima Manovra Finanziaria.
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rnPartendo dall’analisi di questi provvedimenti legislativi i ricercatori, di fatto la parte più penalizzata dagli sciagurati tagli della coppia Gelmini-Tremonti, insieme agli studenti, hanno constatato la situazione di grave difficoltà in cui si troveranno ad operare nel prossimo futuro decidendo di sospendere tutte le attività didattiche. Questo penalizzerà gli studenti, soprattutto quelli iscritti a corsi di studio relativamente nuovi in cui una consistente parte del personale docente è costituita da Ricercatori.
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rnLa protesta di Ricercatori e Studenti, a cui noi aderiamo poiché orientata alla conquista di migliori condizioni per gli studenti e per il sistema Università nella sua interezza, mette in luce un grave problema che attanaglierà il nostro paese fin quando la Lega resterà padrona del Governo. Di fatto i tagli agli enti locali previsti nell’ultima Manovra mettono le Regioni, che in passato avevano contribuito a rimpinguare le casse degli Atenei sempre più povere per i continui tagli, nella condizione di dover glissare gli inviti dei Rettori a contribuire a rendere più significativa la voce “entrate” nei Bilanci Universitari. Quindi, mentre le Università del Nord, da sempre privilegiate poiché operanti in contesti più ricchi, continueranno a vivere periodi di “vacche grasse” gli Atenei del Sud dovranno fare i conti con pesanti ristrettezze economiche.
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rnLe ripercussioni dei Tagli del Governo avranno ricadute anche sulle Tasse Studentesche che gli Atenei si vedranno inevitabilmente costretti ad aumentare senza però erogare maggiori servizi, anzi: paradossalmente all’aumento delle tasse universitarie con molta probabilità si affiancherà la diminuzione dei servizi erogati agli studenti.
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rnIn realtà il DDL Gelmini ha previsto la creazione di fondazioni per il finanziamento degli Atenei, questa “privatizzazione di fatto” rimarrà l’unico strumento in mano all’Università Pubblica per sopravvivere. Questo è indice di come il Governo voglia mercificare l’istruzione, la stessa istruzione e lo stesso sistema di Ricerca che ha portato il nostro paese ad essere leader mondiale per invenzioni come il Common Rail o, recentemente, il sistema di separazione degli oli dall’acqua utilizzato in occasione della catastrofe a largo delle coste della Florida, brevettato proprio in Puglia.
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rnAbbiamo ritenuto
– concludonodi descrivervi la situazione degli Atenei Pugliesi perché crediamo che il nostro futuro e quello del nostro Paese passino inevitabilmente per l’Università. Non possiamo tollerare che il nostro impegno risulti non essere finalizzato al raggiungimento di alti standard formativi. Non è in discussione solo il nostro futuro quanto quello di tutto il Paese».

giovedì 1 Luglio 2010

(modifica il 12 Luglio 2022, 19:15)

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BJORNE
BJORNE
13 anni fa

Mi chiedo:
– non ho visto mai nessuno dei GD quando per 30 gg c\o Facoltà di Scienze Politiche si è scritta l’ AltraProposta!
– non ho visto mai un tavolo di discussione, un qualsiasi momento di aggregrazione e confronto locale su quello che STA succedendo alla scuola e all’ uNIVERSITà!
– TUTTO IL PD NAZIONALE NON HA MOSSO UN DITO CONTRO QUESTA NEFANDEZZA DEL D.D.L. GELMINI.

MI SPIACE SIETE LONTANI ANNI LUCE DA COLORO CHE IN QUESTA LOTTA CI HANNO MESSO ANIMA E CORPO.

giusque
giusque
13 anni fa

Il Partito Democratico è costantemente impegnato nell’opposizione ostruttiva e costruttiva a questo Decreto, sin da quando era in studio. In Parlamento abbiamo dato battaglia, a Corato il PD ha organizzato diversi incontri sull’argomento (posso fornire date e materiali), sul sito nazionale si trovano tutte le nostre proposte.

BJORNE
BJORNE
13 anni fa

é proprio questo il punto.
Non si è capito (o voluto capire) che 20 studenti hanno lavorato piu di anni di aggregazione partitica su tutti i livelli. Prego visionare l’ AltraProposta su sito LinkBari.

giusque
giusque
13 anni fa

In che senso “hanno lavorato di più”? Hanno raggiunto più obiettivi? Non mi sembra. In ogni modo non ci conviene star lì a contare i successi e gli insuccessi delle nostre singole battaglie contro queste porcate istituzionali. Mi piacerebbe fare più sintesi, ma noto ricerca dello scontro nelle opposizioni, cosa che ci ha già portato a disfatte clamorose.

brontolone
brontolone
13 anni fa

giovani democratici chi? ma quale protesta? leggete i sondaggi internazionali, sull’inutilità di certe facoltà, sugli onorari di certi baroni che fanno lezioni in videoconferenze per diverse università. la scuola italiana tra gli ultimi posti, certo ci sono delle eccezioni, quelli che sgobbano sul serio senza essere tesserati di nessuno. vi permettete di contestare! che vi frega, tanto la maggior parte di voi, essendo figli di p..papà, ha già il posto prenotato! sciat a fadgà!

luigi56
luigi56
13 anni fa

Link Bari era presente lunedì alla manifestazione tenuta a Bari da PD110 (iniziativa nazionale del PD sull’Università) con la figura di Claudio Riccio che credo sia portavoce nazionale dell’Associazione. Ascoltando l’intervento di Riccio si poteva capire che l’AltraProposta non è poi così distante dalla Proposta del PD (che prego di visionare).