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Primo Maggio, la festa dei lavoratori è solo in un manifesto

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
Dopo decenni si interrompe la tradizione del corteo della Festa dei Lavoratori
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Un tempo la "Festa dei Lavoratori" era il giorno in cui i braccianti e gli operai dismettevano i loro attrezzi da lavoro, si radunavano nella piazza centrale e ricordavano l’impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori.
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rnEra il giorno in cui si ricordavano le lotte operaie per l’affermazione dei diritti dei lavoratori; ci si radunava per affermare la propria autonomia ed indipendenza.
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rnUna festa così presente nel cuore dei braccianti da meritare che sulle loro tavole fosse servita della carne, come a Natale e durante le grandi solennità.
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rnUna tradizione di cui a Corato si ha testimonianza sin dal 1913, quando il decano della cinematografia Cataldo Balducci volle filmare uno dei primi documenti della cinematografia italiana: la celebrazione del Primo Maggio nella città di Corato.
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rnLo stradone veniva percorso al contrario da un corteo che simboleggiava l’unità dei lavoratori e la banda intonava i canti operai.
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rnTutto questo quest’anno, dopo decenni di tradizione, non accadrà.
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rnLo annuncia la Cgil in un manifesto affisso lungo le vie cittadine, senza addurre alcuna motivazione, mentre a Rosarno e a Roma, ma anche in tantissime piazze d’Italia la Festa dei Lavoratori verrà celebrata con comizi, concerti ed incontri.
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rn«La fase di crisi economica che stiamo attraversando – si legge nel manifesto della Cgil – richiederebbe non solo una maggiore attenzione e interventi più concreti da parte del Governo.
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rnL’unità per i lavoratori e le lavoratrici è la condizione principale per potersi difendere da coloro che in queste settimane stanno mettendo sotto attacco non solo l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, ma soprattutto i vincoli di solidarietà tra chi ha contratti di lavoro a tempo pieno e chi ha contratti aticipi, tra lavoratori del sud e quelli del Nord, tra lavoratori italiani e lavoratori stranieri.
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rnProprio per questi motivi la manifestazione nazionale delle confederazioni sindacali si terrà a Rosarno, teatro di violenti scontri tra la popolazione dell Città calabrese e i braccianti immigrati, insorti per le violenze subite dai loro connazionali e per le impossibili condizioni di vita cui sono costretti.
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rnIl sindacato deve farsi carico, oggi, di ricostruire i tessuti sociali lacerati da chi soffia sul fuoco della paura e dello scontro culturale, da chi approfitta delle fragilità sociali e, agitando parole d’ordine razziste e securitarie, cerca d lucrare una piccola rendita elettorale.
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rnAnche quest’anno la Cgil risponderà con la manifestazione a Rosarno e con il tradizionale concerto in piazza San Giovanni per riportare l’attenzione sul lavoro e sui diritti sociali, dei giovani come dei loro genitori che si vorrebero anch’essi contrapposti.
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rnAnche in questo Primo Maggio, come in tutto il resto dell’anno, la Cgil sarà in prima linea per chiedere risorse e investimenti adeguati per lo sviluppo, specie per il Mezzogiorno così bristattato dalla recenti politiche governative.
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rnA differenza degli anni precedenti non terremo il tradizionale corteo cittadino. Non cessa, tuttavia, l’impegno quotidiano della Camera del lavoro Cgil di Corato al fianco dei lavoratori, sempre a disposizione, ogni giorno dell’anno per la consulenza e la tutela individuale e collettiva dei diritti dei lavoratori.
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rnAnche senza celebrazione cittadina auguriamo buon Primo Maggio a tutti».

sabato 1 Maggio 2010

(modifica il 12 Luglio 2022, 20:55)

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jamesdiabolik
jamesdiabolik
14 anni fa

il corteo del 1 maggio era la testimonianza dell’esistenza di una classe operaia (contadina)che rivendicava migliori condizioni di vita e di salario.il motore della manifestazione era la cgil che, di fatto, si e’ ridotta a fare dichiarazioni di reddito e pratiche assistenziali. I sindacalisti sono diventati politici che non rappresentano piu’ nessuno.la classe operaia e’ andata in paradiso: sembra che stiano tutti bene.Amen

figliolia
figliolia
14 anni fa

Ma perchè niente corteo e niente comizio ? Allora nessuno dovrà protestare se nei prossimi anni sarà eliminata la celebrazione del 25 Aprile !

CIAULADORE
CIAULADORE
14 anni fa

I nostri AVI che con le LORO dure lotte ci hanno aiutato, sono sicuro che si VERGOGNANO DI NOI piccoli e grandi profittatori e menegrechisti.
Il 1° Maggio si dove ONORARE IL LAVORO festeggiando, e ricordare tutti i MORTI AL LAVORO e per il LAVORO. Ma vedo che l’IGNORANZA continua a progredire .

ketsuicide
ketsuicide
14 anni fa

Che tristezza! Mentre stuprano l’art.18, mentre si continua a morire sul lavoro, mentre continuano a sfruttare i minorenni, mentre il precariato sembra l’unica (triste) possibilità, il 1° maggio viene cancellato dalla nostra città.

africa
africa
14 anni fa

ovvio che non fanno il corteo.. l’anno scorso parteciparono solo una decina di persone!!!! i coratini…. mah

Follow_Me
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14 anni fa

Città IGNORANTE….proprio come…….(avete capito vero?)

tecno3000
tecno3000
14 anni fa

Ma perche stupirsi del mancato corteo l’80% dei lavoratori Coratini erano nel settore dell’Agricoltura e quindi ….. i lavoratoi di un’agricoltura allo sbando ormai da anni semplicmente non ci sono più!!!!!!!!!!

nino58
nino58
14 anni fa

Effettivamente se ci fate caso c’è nulla da festeggiare visto che il lavoro manca e prospettive non ce ne sono, che tempi bui e purtroppo temo che il peggio deve ancora venire.
Non ditemi che è pessimismo di sinistra, è pura realtà. dimostratemi il contrario.

liedetector
liedetector
14 anni fa

beh io ogni anno ho festeggiato il primo maggio, all’inizio a bari, poi a roma, ora sono due anni che vado alla mayday di milano…effettivamente pur volendo partecipare a corato è una depressione pazzesca…quindi a sto punto non so nemmeno che senso abbia fare i comizi in ogni piazza di ogni paese…e così infatti non è…meglio fare poche cose valide in cui concentrare gli sforzi…