Attualità

«Sciopera la Scuola… sciopera la Legge»

La Redazione
Scrive il prof. Gaetano Bucci docente dell'Istituto Statale d'Arte di Corato.
3 commenti 1074

E’ con rammarico che mi costringo a scrivere questo breve pezzo di denuncia sulla scuola. Sulla mia scuola. Ma credo di non avere molta scelta se voglio rimanere coerente con le posizioni espresse tanto all’interno dell’Istituto che, soprattutto, all’esterno sulla stampa.
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rnDei mali e della crisi della scuola mi sono già occupato con due lunghi pezzi usciti sul mensile «Eventi&Commenti» e su CoratoLive.it. Mi sono, in tali pezzi, volutamente tenuto distante dalla “esemplificazione locale”, e solo per traverso vi ho fatto riferimento.
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rnC’è stato poco seguito al dibattito. Anche perché quando si parla in generale nessuno in fondo si sente chiamato in causa. Vecchio stile italiano e antica eredità bizantina.
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rnCredo che alla lunga ciò non vada affatto bene. E che il quadro, in fondo rassicurante, uscito da una sommaria indagine di CoratoLive sulla scuola di Corato non sia granché veritiero, specie per le scuole superiori.
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rnFatta questa breve premessa vorrei sottoporre all’attenzione dei lettori e della città di Corato due “picciol chicche” che forse danno l’idea dell’importanza di stare nel dibattito sulla scuola con la dovuta attenzione e di non lasciare che tale fondamentale istituzione italiana sia fagocitata, in nome dell’autonomia, da migliaia di “satrapie scolastiche territoriali”, ivi comprese quelle nostrane.
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rnPrima “picciol chicca”, tratta dalla “Relazione sul piano dell’offerta formativa comunale del Presidente della Terza Commissione” dott. Luigi Patruno, presentata e approvata nel corso dell’incontro presso il comune di Corato in data 18 ottobre 2008:
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rn«Scuole secondarie di secondo grado – Ci associamo alla critica del Consigliere Salvatore Vernice sulla mancata partecipazione, benché invitati in Commissione, dei dirigenti e dei rappresentanti di istituto dell’Istituto Statale d’Arte e del Professionale.
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rnE’ un segnale negativo verso i rappresentanti delle istituzioni locali che spesso, quando fa comodo, vengono incolpati di assenteismo o di insensibilità.
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rnQuesti soggetti dovrebbero sapere che le istituzioni locali rappresentano molti studenti che frequentano quelle scuole e le loro stesse famiglie.
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rnSorge il sospetto che tale disinteresse sottende una logica mercantile dei progetti che esula dal loro scopo e che non si ritenga di dare risposte al territorio di cui pure queste scuole fanno parte».
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rnSeconda “picciol chicca”, tratta da un manifesto affisso all’interno dell’androne di ingresso e al di fuori del prescritto spazio sindacale dell’Istituto Statale d’Arte in data 20 ottobre 2008: «Bari, 30 ottobre 2008 SCUOLA?… CHIUSA PER SCIOPERO Manifestazione nazionale unitaria a Roma – Piazza del Popolo». Firmato: Segreterie provinciali CGIL, CISL, UIL, SNALS e GILDA.
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rnRisultato: a dieci giorni dallo sciopero tutti gli studenti, nessuno escluso, sanno che “la scuola chiude per sciopero”. E che nel frattempo, ha conseguentemente rintuzzato qualche studente, è bene attrezzarsi per una “bella occupazione”.
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rnQuesti sono “fatti”. Su questi fatti, che configurano inadempienze gravi e forse specifici illeciti, domando:
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rnE’ così che scuole con migliaia di studenti, provenienti anche da città viciniori, e con centinaia di dipendenti dialogano con le istituzioni locali e con il territorio?
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rnE’ così che, specie da parte dei professori rappresentanti sindacali, si rispetta la legalità e la si insegna agli studenti?
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rnOvviamente qua non c’entrano nulla i ministri Giulio Tremonti e Mariastella Gelmini, il gran capo Silvio Berlusconi e i loro provvedimenti, che ciascuno, a cominciare dal sottoscritto, è libero di accettare, criticare, rifiutare, contrastare e combattere.
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rn“Oh democrazia – scriveva Arthur Rimbaud già nell’Ottocento – quanti crimini si compiono in tuo nome!”. Spero che su questi due esempi concreti si rifletta, oltre che consolarsi con i versi, in questo caso iperbolici, del “maledetto”.

martedì 21 Ottobre 2008

(modifica il 13 Luglio 2022, 12:12)

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robarte
robarte
15 anni fa

una domanda: scrive Bucci e l’articoloè de La Redazione?

lombroso
lombroso
15 anni fa

Questa volta non capisco e non seguo il filo del ragionamento del Prof. Bucci. Ma da quando in qua uno sciopero generale indetto da tutte le organizzazioni sindacali di settore è diventato “illecito”? E se questo sciopero generale di docenti e non docenti toccasse la sensibilità degli studenti, residenti o non residenti a Corato, e li inducesse alla condivisione delle ragioni che lo sostengono, sarebbe…istigazione al…reato?

Chocolat
Chocolat
15 anni fa

Proff Bucci..Io sono dell’istituto d’arte sono minorenne e so k riscki comporto a occupare..Ma mi dispiace..Mi sn iscritta all’istituto d’arte x imparare e migliorare l’arte,nn lascio che la Gelmini mi tolga i laboratori..Ad un liceo classico se tolgono il laboratorio scientifico nn succede granchè..Ma a noi dell’isa se ci tolgono i laboratori praticamente tolgono senso alla scuola dato che quest’ultina ne dipende quasi completamente..Protesterò fino alla fine.Rischio?Fa nnt..Sono nata x questo!