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Bollenti Spiriti, via ai “laboratori urbani”

Marianna Lotito
Marianna Lotito
«Dopo una iniziale esclusione di Corato dalla graduatoria dei paesi aderenti al progetto – spiega il sindaco - siamo riusciti a rientrare in modo da poter completare l'iter iniziato ormai due anni fa»
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E’ stato ufficialmente avviato martedì sera nella Sala Verde di Palazzo San Cataldo il programma di “Corato Open Space – I luoghi delle arti e della conoscenza”, progetto inserito nell’ambito del più ampio progetto Bollenti Spiriti.
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rnIl progetto prevede la ristruttrazione dei due palazzi antistanti al teatro comunale: saranno dotati di attrezzature, arredi e strumenti per diventare nuovi spazi pubblici per i giovani. La gestione dei Laboratori Urbani sarà affidata con bando pubblico ad organizzazioni giovanili.
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rn«Dopo una iniziale esclusione di Corato dalla graduatoria dei paesi aderenti al progetto – spiega il sindaco Perrone – siamo riusciti a rientrare in modo da poter completare l’iter iniziato ormai due anni fa». 
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rnUtilizzando fondi per le azioni di riqualificazione urbana della Delibera CIPE n. 35/2005, la Regione Puglia ha finanziato 71 progetti di Laboratori Urbani presentati da Comuni.
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rnParlando in termini di contributi, il progetto prevede un finanziamento regionale per 432.000 euro (90% dell’investimento) e uno locale per 48.000 euro (10% dell’investimento), per un totale di 480.000 euro.
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rn«I giovani non sono un problema ma una risorsa – spiega Roberto Covolo, assistente tecnico del piano di attuazione di Bollenti Spiriti -. Le politiche fatte su misura per loro non devono essere preventive ma economiche.
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rnCon i laboratori urbani si daranno loro nuovi spazi per nuove opportunità lavorative e di crescita. Già 55 cantieri saranno attivi entro ottobre, Corato insieme a pochi altri partirà poco in ritardo».
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rn«La filosofia di fondo di Bollenti Spiriti – ha aggiunto Anna Fontana, responsabile dell’agenzia per l’inclusione sociale – prevede di recuperare il patrimonio edilizio. Il passo successivo e farle rivivere e mantenerle in vita producendo valore.

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Dopo la ristrutturazione e un primo grosso aiuto da parte della regione, servono capacità manageriali, per fare di questo spazi nuovi luoghi di impiego, produrre nuova e migliore occupazione. Il tasso di disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli troppo elevati, si tratta di una vera e propria emergenza. Siamo ancora tra i paesi in via sviluppo, dobbiamo diventare in grado di camminare con le nostre gambe».
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rnDalle parole dell’assessore Massimo Mazzilli emergono le specificità dei laboratori urbani coratini.
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rn«Si lavorerà su tre aree tematiche– – dice -: residenza per lo spettacolo, educazione ambientale, educazione e società. Tutto è nato a seguito del confronto con le scuole e dalla volontà di imprimere una forte accelerazione alla crescita culturale. Questo progetto può contribuire ad innalzare il PIL del paese. In linea con la rinascita del teatro si pone la prima area di interesse.

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I giovani talenti non dovranno più necessariamente andare fuori a studiare. Nelle strutture adeguate verranno invitati illustri docenti. Per il secondo settore, quello ambientale, l’ASIPU potrà dare un grosso supporto.”
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rnUltima novità: sarà nei prossimi giorni al vaglio della giunta una nuova proposta relativa al parco comunale di via Sant’Elia. Si vuole creare un teatro stabile per l’infanzia, sfruttando l’arte e la competenza di Aldo Mosca e del suo “Teatro dei pupi”.

giovedì 16 Ottobre 2008

(modifica il 13 Luglio 2022, 12:15)

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dandee
dandee
15 anni fa

480.000 E. per due palazzotti antistanti il Teatro. Ma non si parlava di Palazzo Gioia o del Vecchio Liceo? E il comune poteva esporsi con cifre più alte, unire le quote e puntare ad obiettivi più validi e qualificanti. Comunque i palazzi di cui parlano erano parte integrante del Teatro e dovevano rientrare nella ristrutturazione di esso.

dandee
dandee
15 anni fa

Eppoi!!! I Pupi. Certo fanno parte della tradizione popolare… siciliana! E non mi si venga a dire che noi li facciamo meglio. Conosco vagamente i lavori del sig. Mosca (mi perdoni), ma dedicare un teatro ai i Pupi. Mah! Ok, allora che uno dei palazzi da ristrutturare sia consegnato al sig. Mosca per farne ciò che si è detto. Così il comune non dovrà spendere altro denaro! Credo sia una buona scelta AMMINISTRATIVA. O sbaglio.