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AN sull’Umberto I: «insoluti molti dei problemi sollevati in consiglio comunale»

La Redazione
«La nota di risposta della direzione sanitaria lascia insoluti la maggior parte dei problemi sollevati nel corso del Consiglio comunale monotematico.»
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In merito alla comunicazione inviata dalla direzione sanitaria dell’Ospedale di Corato e discussa nell’ambito di un Consiglio Comunale monotematico, i consiglieri comunali di Alleanza Nazionale, il capogruppo Savino Arbore e il consigliere Luigi Patruno hanno inviato questa lettera che di seguito pubblichiamo.
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rn«La nota di risposta della direzione sanitaria – scrivono Arbore e Patruno – lascia insoluti la maggior parte dei problemi sollevati nel corso del Consiglio comunale monotematico.»
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rnEccoli descritti punto per punto.
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rnPronto soccorso
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Positiva è l’integrazione dell’organico dei medici con l’assunzione dei tre dirigenti. La nota non specifica se l’assunzione è a tempo determinato o indeterminato. L’eventuale assunzione a tempo risolverebbe il problema solo temporaneamente. La presenza in soprannumero di infermieri attual-mente assegnati, in numero di 5 unità, è solo apparente, in quanto ci risulta che almeno tre di essi non fanno i turni perché beneficiano della legge 104. Inoltre bisogna conside-rare il personale infermieristico che attende alla sala dell’O.B.I. (Osservazione breve intensa), l’assistenza ai pazienti che necessitano di consulenza, la carenza di personale OTA ed OSA (ausiliari).
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rnAmbienti
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La nota non specifica i tempi in cui saranno ultimati i lavori di ristrutturazione e quando il nuovo P. S. inizierà a funzionare. Sarebbe opportuno che il progetto sia funzionale alle esigenze di un moderno ed efficiente P. S. e non sia gravato da una progettazione carente ed inadeguata, co-me è invece accaduto per la nuova radiologia.
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rnMedicina
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Si afferma che l’organico del personale medico è funzionale alle prestazioni richieste, mentre è risaputo che il numero dei posti letto è insufficiente alla ricezione dell’utenza in relazione al territorio di appartenenza e a quanto previsto dal piano sanitario vigente, per circa dieci unità. Anche in questo caso l’assunzione a tempo determinato risolverebbe la carenza per un periodo limi-tato. Occorre fare i concorsi e integrare gli organici con personale medico ed infermieristico assunto a tempo indeterminato. +
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rnInoltre anche qui vi sono infermieri e medici che beneficiano della legge 104. Per quel che concerne il personale addetto alla riabilitazione presso il nosocomio di Ruvo, ci risulta che delle tre unità lavorative ne rimane in organico solo una ,in quanto due terapisti della ria-bilitazione si sono dimessi perchè vincitori di concorso in altra ASL.
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rnSecondo quanto ci ha riferito il Dirigente dell’Unità Operativa, il dott. Laforgia, la direzione sanitaria non sarebbe in grado di in-tegrare le due unità. Oltre all’evidente disservizio per l’utenza, ciò comporta gravi responsabilità in capo al dirigente medico della stessa unita, dott. Giovanni Laforgia, il quale ci ha esternato il suo disappunto per le condizioni complessive in cui è costretto a lavorare e la decisione di dimettersi dal servizio alla fine del corrente anno. La nostra struttura ospedaliera perderebbe un professionista do-tato di spiccate doti umane e professionali. Gli esprimiamo la nostra piena solidarietà.
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rnRadiologia
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Non si specifica, ancora oggi, quando dovrebbe entrare in funzione la TAC. La nota del Direttore Sanitario, mentre evidenzia la necessità dell’integrazione dell’organico medi-co e tecnico, non segnala nessun tempo certo. E’ un espediente dilatorio?In mancanza dei tecnici non si sa come potrebbe funzionare la TAC.
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rnOrtopedia
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La buona notizia sarebbe l’attivazione del nuovo reparto entro Dicembre. Questa u-nità operativa, sebbene abbia un’alta attività di impianto di protesi del ginocchio e dell’anca, risulta spesso carente di posti dedicati all’emergenza-urgenza , che per legge dovrebbe essere del 20%. Ciò comporta che spesso il paziente traumatizzato che giunge al Pronto Soccorso del nostro ospedale, anziché essere subito qui ricoverato e sottoposto alle terapie del caso, viene trasportato presso altre UU.OO. con quanto ne consegue per il malcapitato. La Direzione Sanitaria dell’ospedale di Corato dovrebbe attivarsi con la massima urgenza per sanare questa anomalia conosciuta da tempo, ma mai risolta.
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rnCardiologia
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Qui si tocca l’apice dell’inerzia e impotenza. Anche la ottimistica nota della Di-rezione sanitaria non può, nella fattispecie, mascherare una situazione fallimentare non solo dal punto di vista dell’assistenza sanitaria e della tutela della salute, ma anche della gestione del perso-nale e delle risorse economiche pubbliche che vengono sperperate. Infatti, nessuna risposta contiene la nota circa la dotazione, richiesta anche nella delibera consiliare,almeno di un Servizio di Cardio-logia con almeno due posti letto e che assicuri la presenza in ospedale del cardiologo per h. 24, allo stato attuale inesistente. Ciò nell’attesa che il nosocomio coratino venga dotato di un reparto con adeguato numero di posti letto e dell’unità di terapia intensiva coronarica secondo il piano regiona-le ospedaliero vigente, ma mai attuato, con grave pregiudizio della nostra salute.
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rnInoltre l’azienda sanitaria, anziché attivare la mobilità interna alla ASL di ambito tra Corato e Terlizzi , dove operano ben 15 cardiologi, fino alla definizione del problema, sta stipulando una con-venzione con un’altra ASL, (la ASL BAT) , per coprire i turni scoperti, convenzione onerosa dal punto di economico (circa trecento euro per ogni turno). Che vergogna!
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rnNessuna risposta contiene la nota del D.S. in merito ad altre importanti richieste contenute nella de-libera consiliare del 4-7-2007: servizio emoteca; servizio malattie infettive; laboratorio di analisi funzionante h. 24; risoluzione della situazione logistica dell’Unità Operativa di Pediatria. Inoltre, la beneamata direzione generale continua a fare orecchio del mercante sull’obbligo di legge di dotare le ambulanze del 118 di Corato di medico. Anche qui si mette a repentaglio la nostra salute.
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rnIn definitiva la nota della direzione sanitaria dell’ospedale si può ritenere in buona parte deludente ed evasiva circa la risoluzione di annose ed inveterate problematiche che non consentono al nostro ospedale e alle sue notevoli professionalità di esprimere in modo compiuto le proprie potenzialità.
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rnOccorre a nostro avviso che ci sia la volontà di un confronto vero fra la dirigenza della ASL BA nelle opportune e competenti sedi con le forze sociali, sindacali e politiche, con il personale sanitario, con il tribunale del malato, con l’associazione medica coratina, che devono far sentire la loro voce su questa materia in modo più incisivo. Il rischio è che per l’incuria di chi gestisce la nostra sanità e l’apatia dei suddetti soggetti, queste problematiche rimangano irrisolte a tempo indefinito pregiudicando l’efficienza funzionale dell’ospedale e la salute di noi cittadini.
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rnNon dobbiamo tra-scurare che ci sia la volontà di ridimensionare il nostro ospedale trasformandolo in ospedale di comunità e privandolo di quei presidi che il piano regionale tutt’ora vigente gli ha assegnato, non per mera concessione, ma per la rilevanza della struttura e l’ampiezza del bacino di utenza».

giovedì 25 Ottobre 2007

(modifica il 13 Luglio 2022, 18:36)

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frapeppe73
frapeppe73
16 anni fa

de come scrivono i nostri politici, questo è un ospedale che non ha modo di esistere “” NON FUNZIONA NIENTE”””” allora chiudiamolo no???
Per fortuna che le bugie sono sempre con le gambe corte !!!!!

ipercoop
ipercoop
16 anni fa

Che ci potrà essere qualche cosa cosa che funziona è vero, ma che la percentuale è bassa è altrettanto vero!! rimane che le carenze aumentano sempre di più, vuoi per i continui mutamenti, che per l’accumularsi degli arretrati, ciò significa che se non ci si dà una mossa… qui veramente rischiamo di perdere quel minimo che abbiamo! una città come la nostra, oltre 45000 abitanti, che non ha un ospedale efficiente, non pensate che la colpa è di tutti? anche del cittadino che accetta passivamente?