Cultura

Alfredo Verdelocco e la magia della ceramica

Lorenzo Pisani
L'artista, romano di nascita e coratino d'adozione, ci guida alla scoperta della maiolica e del significato dell'arte moderna.
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Della Murgia barese si è parlato, scritto, fotografato tanto. Paesaggio lunare, di confine, metafisico. Nessuno riesce, però, a rappresentarne l’anima come Alfredo Verdelocco.
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rnRomano, classe ’33, dal 1965 vive e lavora a Corato.
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rnL’artista, una vita all’insegna della passione per la ceramica, è stato protagonista di una personale nell’ambito della rassegna IntramoeniArte, appuntamento artistico del cartellone di Pietra Viva di Molfetta.
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rnArbusti, tronchi d’ulivo, muretti a secco, Verdelocco ama la Murgia e lo dimostra nelle sue maioliche, ceramiche decorate a smalto.
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rnCi confida di conservare un legame speciale con le sue creazioni «me le guardo, le tocco, cerco in loro altre fonti d’ispirazione, spesso mi dispiace venderle, non vorrei privarmene».
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rnSperimenta colori, tecniche, mescola materiali tra loro apparentemente inconciliabili. Il risultato è una sorta di “Murgia pietrificata” fatta di pezzi dalle forme vive, indefinibili.
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rnLa mostra comprende numerosi bozzetti preparatori e alcune piastrelle incorniciate, a ritrarre quel paesaggio tanto amato. Qui i tratti si fanno più essenziali, rapidi ma incisivi, le costruzioni rurali si mescolano ai campi, un tutt’uno che s’incontra e scontra con il cielo, colori caldi contro freddi.
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rnDici ceramica e pensi ad acqua, terra, fuoco e aria che si fondono per dare vita ad una nuova emozione. Con l’artista entriamo in questa magia.
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rnLe sue opere nascono dall’osservazione del paesaggio rurale.
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rn«Sono spesso in giro nella Murgia per osservare la natura. Ho con me un blocchetto col quale prendo appunti. Tutti gli schizzi non rimangono su carta, ma sono finalizzati alla realizzazione delle mie maioliche».
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In quale periodo dell’anno preferisce rappresentare il paesaggio?
rn«Certamente la primavera, in particolare nel periodo di Maggio, quando il trifoglio è in fiore e ricopre il terreno di rosso. La prima volta che ho assistito a questo spettacolo, sono sceso dalla macchina e mi sono addentrato nei campi, non ricordavo di aver visto un rosso così.
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rnUn’altra pianta che mi ha colpito è stata quella del grano, simile ad un esteso mare giallo lucido. Mi affascina il vento che s’infila nelle spighe e scava dei solchi, come un mare che si agita. Nelle mie maioliche ho cercato di ricreare questo movimento».
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Tutte le sue creazioni ritraggono specie vegetali ad eccezione di “Temporale”. Cosa l’ha ispirata?
rn«Ero sulla Murgia, quando sono stato sorpreso da un temporale. Il cielo sereno sul quale correvano le nuvole era attraversato dalla pioggia, una grossa fascia verticale. Da questo spettacolo della natura ho tratto l’ispirazione per quest’opera».
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Su cosa sta lavorando in questo periodo?
rn«Sto sviluppando delle idee sui giochi dei bambini, quelli più classici come il dondolo, uguali in tutto il mondo. Anche queste saranno opere realizzate in ceramica».
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Come giudica le opere contemporanee?
rn«Certe opere del passato oggi non avrebbero motivo di essere, per comprenderle bisogna rifarsi al tempo in cui sono state realizzate. Oggi si preferisce realizzare opere di dimensioni ridotte, ad eccezione delle istallazioni. Quest’ultime molte volte sono delle trovate per farsi un po’ di pubblicità, specie se non seguono uno specifico filone creativo, insomma possono piacere o no ma sono solo un concetto.
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rnL’artista nel rappresentare i suoi concetti deve saper anche usare le mani, dare il suo personale tocco. Oggi certi esempi di architettura moderna sono opere d’arte, la scultura è architettura, nella sua ricerca dell’equilibrio statico».

martedì 7 Agosto 2007

(modifica il 13 Luglio 2022, 19:53)

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