Politica

Forza Nuova replica ai giovani della sinistra coratina

La Redazione
Giunge oggi in redazione la replica del responsabile del movimento politico Forza Nuova a Bari, Massimo Lananna, alla nota delle sezioni giovanili dei partiti del centrosinistra.
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Venerdì scorso avevamo ospitato una nota congiunta a firma delle sezioni giovanili dei partiti del centrosinistra Sinistra Giovanile, Giovani della Margherita e Giovani Comunisti in cui si stigmatizzava, tra le altre cose, la partecipazione di Roberto Fiore, rappresentante nazionale di Forza Nuova, ad una conferenza cittadina.
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rnGiunge oggi in redazione la replica del responsabile del movimento politico Forza Nuova a Bari, Massimo Lananna.

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rnGentile redazione di CoratoLive e gentili utenti,
rnin qualità di aderente e responsabile del movimento politico Forza Nuova a Bari, gradirei intervenire con fare civile in risposta alla congiunta nota firmata dalle locali sezioni giovanili di alcuni partiti di centrosinistra e pubblicata sul vostro interessante sito in data 20 luglio 2007.
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rnSono del tutto convinto che il dialogo, specie quando si articola tra persone sostenitrici di una visione del mondo e della vita nettamente differenti e fondamentalmente contrastanti, debba sempre essere tenacemente promosso ed incoraggiato, in quanto fonte di arricchimento per tutti.
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rnVeniamo quindi al dunque.
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rnCome ho avuto occasione di leggere, i giovani attivisti di sinistra hanno sollevato nei confronti del movimento di cui faccio parte pesanti accuse e gravi contestazioni, che ora vedremo essere infondate (le prime) e inesatte (le seconde).
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rnL’esordio della nota è già in se per se un fior fiore di inesattezze, per altro di non poco rilievo. Si fa infatti cenno in apertura ad un episodio di violenza avvenuto a Roma qualche settimana fa alla fine di un pubblico concerto di un gruppo musicale di estrema sinistra, e su cui sono in corso di svolgimento indagini da parte delle autorità competenti.
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rnFino ad oggi, non è stata rilasciata dalle forze dell’ordine e dai magistrati alcuna dichiarazione precisa e definitiva in merito all’identità degli aggressori e ad una loro eventuale appartenenza politica o partitica.
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rnLe uniche certezze assolute, per ora, sono il fermo di alcuni militanti di sinistra, nelle ore immediatamente successive all’aggressione, e la totale estraneità di Forza Nuova a questo episodio.
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rnMi sento quindi in dovere di invitare gli attivisti delle sezioni giovanili coratine dei partiti del centrosinistra Sinistra Giovanile, Giovani della Margherita e Giovani Comunisti a porgere pubblicamente le loro scuse a Forza Nuova per quanto erroneamente scritto sul nostro conto (in modo, tra l’altro, da evitare di essere querelati dal nostro studio legale), smentendo ufficialmente quanto scritto, e ad informarsi meglio prima di giungere a conclusioni avventate, così da evitare di proferire in futuro inesatte dichiarazioni e, di conseguenza, collezionare magre figure.
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rnLa nota prosegue poi snocciolando altre preziosità che raramente capite di leggere in un sol colpo.
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rnLo spunto è stato offerto ai giovani e sbadati attivisti da una ordinata e composta conferenza organizzata a Corato dall’associazione culturale Demetra.
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rnLa conferenza, regolarmente autorizzata, era incentrata sulla musica alternativa (ovvero, la musica sbocciata al di fuori dei circuiti commerciali negli ambienti della destra giovanile) e sui campi Hobbit, incontri estivi di formazione a cui partecipavano giovani militanti della destra radicale italiana degli anni settanta, durante i quali si alternavano conferenze, dibattiti, stesure di documenti, concerti musicali e momenti di svago.
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rnTra gli invitati all’iniziativa, Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova, in qualità di testimone di quegli anni.
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rnNessun “richiamo” quindi da Roma, se non nella mente di qualche indovino da quattro soldi. Al contrario, un invito con tanto di cordiale telefonata da parte del presidente dell’Associazione Culturale Demetra alla nostra segreteria provinciale, che si è occupata di contattare ed invitare direttamente il signor Fiore.
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rnIl numero dei partecipanti alla conferenza era alto, in quanto la sala era gremita di gente e i posti a sedere erano terminati. Ciò a dimostrazione del clima disteso in cui si è svolta l’iniziativa, e anche dell’interesse che il tema della conferenza ha saputo suscitare.
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rnConferenza tra l’altro ampiamente pubblicizzata su vari siti internet di informazione a diffusione nazionale come NoReporter e Novopress, giusto per citare qualche esempio.
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rnLa nota è poi condita con altre raffinatezze esternate a ritmo serrato.
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rnCorato viene definita in modo sdegnoso un centro culturale freddo e propenso alla proliferazione di “teste calde”, senza darne alcuna dimostrazione e spiegazione.
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rnSi accenna nel contesto a presunte intimidazioni ad immigrati, di cui però non si fornisce alcun dettaglio.
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rnSi fa poi cenno con fare scandalistico ad una nostra iniziativa ordinata e affollata tenutasi in provincia di Bari, alla quale hanno partecipato decine di uomini e donne e perfino un sacerdote cattolico. Si ritorna inoltre polemicamente per l’ennesima volta, a mesi di stanza, su una nostra legittima e composta commemorazione, rivolta e dedicata ai caduti repubblichini durante il secondo conflitto mondiale.
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rnCome è dato leggere, i giovani democratici annotano, i giovani democratici ritengono inaccettabile, i giovani democratici informano i loro superiori, i giovani democratici chiedono che vengano imposti limiti.
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rnMa limiti a che cosa? Alla democrazia? Alla libertà di espressione? A quella di manifestazione?
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rnAppare del tutto paradossale che le stesse persone che si richiamano apertamente e costantemente ai valori democratici sanciti nella costituzione, invochino poi controlli e limiti alla regolare prassi politica di un partito legalmente riconosciuto come il nostro, che conta migliaia di tesserati di ogni estrazione sociale e che svariate volte ha partecipato a pubblici dibattiti e a competizioni elettorali.
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rnAppare poi del tutto paradossale definire inaccettabile la presenza come ospite in una conferenza culturale di Roberto Fiore per via del suo passato politico. Il signor Fiore, per la cronaca, non è mai stato accusato di alcun reato di sangue, né tanto meno ritenuto in qualche maniera responsabile della Strage di Bologna o di qualunque altro atto terroristico.
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rnFa ancor più specie poi constatare che si possa arrivare al punto di muovere accuse così impregnate di perbenismo benpensante, oltre che di ipocrisia. Specie se tali accusa arrivano da chi fa attivamente parte di partiti politici che annoverano ad alti livelli personaggi che hanno avuto passati politici “turbolenti” e non poche annotazioni sulla fedina penale. Personaggi che oggi siedono in parlamento o occupano altri posti di responsabilità nell’attuale governo.
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rnLa nota si conclude poi con una chicca: l’intenzione di informare niente popò di meno che le istituzioni provinciali e regionali su quella che “sta diventando una emergenza politica a Corato: l’estrema destra…”.
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rnSembra quasi di assistere al ghiribizzo di un bambino capriccioso che ricorre, con la prepotenza tipica dei fanciulli, all’aiuto del fratello maggiore.
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rnDefinire l’ “estrema destra” un’emergenza vuol dire non solo vedere la realtà con i paraocchi, ma vivere totalmente fuori dal mondo.
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rnLe vere emergenze, cari attivisti di sinistra, non è certo un partito politico che conta una percentuale di voti, come ben sapete, molto bassa. La vera emergenza non è un movimento che si batte contro marxismo e capitalismo per difendere la nostra Identità, la sovranità del nostro paese e perseguire la giustizia sociale e il benessere di tutti gli italiani.
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rnLe vere emergenze sono ben altre.
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rnLe vere emergenze sono la drammatica mancanza di occupazione, la dilagante diffusione del precariato, l’incertezza di sempre più famiglie che non arrivano alla fine del mese, i tagli alle pensioni, l’assurdità di un sistema economico che non permette a noi giovani di avere un’occupazione stabile, di crearsi una famiglia e di essere proprietari di una casa.
rnLe vere emergenze sono la perdita della nostra identità storica e culturale, l’incessante flusso di migliaia di disperati provenienti dal Terzo Mondo che migrano nella nostra Terra e a cui non si dà alcuna risposta concreta e risolutiva, il servilismo di un governo che ci getta in ingiuste e sanguinose guerre dettate da assurdi interessi economici e perfidi disegni geopolitici.
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rnLa vera emergenza è il dilagare di una criminalità spietata e senza scrupoli, la scoperta in seno alla società di giovani generazioni dedite all’uso e all’abuso delle droghe, la subdola diffusione nel mondo occidentale di una pseudo-cultura in cui contano solo le marche degli abiti che indossi, l’aspetto fisico, il conto in banca e il tipo di macchina che possiedi. La vera emergenza è la mancanza di autentici e profondi valori nei quali credere e per i quali vivere.
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rnSu queste emergenze bisognerebbe soffermarsi a riflettere, e su queste emergenze bisognerebbe politicamente attivarsi.

lunedì 23 Luglio 2007

(modifica il 13 Luglio 2022, 20:20)

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