Acidità di stomaco

Fabrizio Ventura
Viviamo in un paese democratico, no? Allora se uno come Fabri-Fibra può cantare del suo mal di stomaco io invece, tenendo conto del tasso di notorietà che ci differenzia, parlerò della mia semplice ma pur sempre rispettabile acidità.
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Viviamo in un paese democratico, no? Allora se uno come Fabri-Fibra può cantare del suo mal di stomaco io invece, tenendo conto del tasso di notorietà che ci differenzia, parlerò della mia semplice ma pur sempre rispettabile acidità. Provocata direttamente dallo stato di cose in cui versa l’Italia tutta.

Qualche esempio?

La signora Berlusconi che addirittura rende pubblica la sua lesa sensibilità tramite un giornale che altro non aspettava, per rimpinguare il suo già ben fornito armadio di spernacchiamenti da dedicare al cavaliere. Come se la stampa italiana non avesse altro di cui occuparsi. E invece pare proprio di si, visto che tanti altri pennivendoli si son buttati a pesce sulla vicenda. E nella giornata di mercoledì 31 gennaio u.s. ben tre programmi TV hanno dato ampio risalto alla vicenda.

Onestamente però io non la trovo per nulla ridicola. Mi sembra patetica, piuttosto.

Ridicolo mi sembra un presidente del consiglio che assomiglia ad una di quelle baby-sitter presenti nelle sale ricevimenti che si prodigano, si dimenano e si affannano per non scontentare i bambini che le vengono affidati. Avete mai visto una baby-sitter in una sala ricevimenti? Premia un bambino, e l’altro comincia a piangere perché vuole un premio anche lui, magari più bello. Lo riceve ed un altro ancora comincia a frignare e via così nel malcontento generale. Se avete osservato qualche volta una scena del genere l’avrete trovata sicuramente ridicola. Prodi sembra una di quelle baby-sitter lì, che si affanna per non scontentare tutti i suoi amichetti con cui ci governa, ed invece finisce per scontentarli e scontentarci tutti.

Mi fermo qui perché dopo aver chiuso la risata, potrebbero partire le bestemmie. Motivo? Il mio stipendio, che secondo la nuova finanziaria avrebbe dovuto aumentare, ed invece è pure sceso, ed il bollo per la mia scatoletta.

Quello si che è aumentato. Ma per le macchinette non doveva rimanere invariato? Misteri della ragioneria dello stato…

Tornando a bomba mi rammarico spesso dello stato in cui versa l’Italia.

Frequentemente, anche in questa sede, me la sona presa con chi detiene l’informazione, con chi decide i palinsesti TV.

Però poi mi rendo conto che se, ad esempio, un film come “Manuale d’amore2”, identificato ormai solo ed esclusivamente da una Bellucci che sperimenta un nuova tecnica di massoterapia seduta su Scamarcio, doppia alla prima un film come “Alla ricerca della felicità”, un motivo ci deve pur essere.

Mi rendo conto che se una lite tra due esemplari di professioniste del Nulla Assoluto, cioè Nina Moric ed Elisabetta Gregoraci, viene ripresa da telegiornali, rotocalchi e quotidiani ed allungata all’infinito, un motivo deve pur esserci.

Mi rendo conto che se un programma con tre o quattro mentecatti cosiddetti tornisti, corteggiati da quindici/venti figliole belle ed acefale, va avanti ormai da anni, un motivo deve pur esserci.

Mi rendo conto che se un poveraccio avido che ha perso moglie, figlio e suocera vende l’esclusiva dei loro funerali ad uno che la rivenderà al doppio, un motivo deve pur esserci.

Mi rendo conto che se una moglie importante scrive ad un giornale dei suoi problemi familiari e i fiumi di inchiostro sprecati per questa boiata non andranno comunque persi, un motivo dovrà pur esserci.

La colpa è nostra. Noi italiani siamo i colpevoli. Eravamo un popolo di poeti e di scrittori.

Siamo diventati un popolo di guardoni visto che preferiamo, ad un Will Smith in odore di Oscar, una Monica Bellucci in odore di sperma.

Siamo diventati un popolo di cultori di nullità visto che le liti di inutili show-gilrs tirano più di Maradona dei tempi d’oro.

Siamo diventati un popolo di creduloni perché ci siamo convinti che l’unico modo per trovarsi la fidanzata sia quello di rivolgersi a Maria de Filippi.

Siamo diventati un popolo di rosica-morti visto che se le foto dei funerali della strage di Erba venissero pubblicate venderebbero più della prima pagina della Gazzetta dello Sport del 10 luglio 2006.

Siamo diventati un popolo di pettegole visto che anche la moglie di uno degli uomini più importanti del pianeta sente il bisogno di sputtanare i suoi problemi coniugali attraverso un quotidiano nazionale.

Io, per ciò che mi riguarda, chiedo pubblicamente scusa ai produttori di programmi melma, ai giornalisti o presunti tali per averli minacciati in altre occasioni, chiedo perdono a Maria de Filippi, Paola Perego & c. se spesso sono state protagoniste delle mie rabbiose elucubrazioni. Perché invece siete dei geni. Vabbè, geni è un po’ troppo esagerato. Siete pratici, sapete cavalcare l’onda e per di più arricchirvi e per questo vi dico: BRAVI!!!

Avete capito che a noi italiani piace sguazzare nella melma, specie se altrui, e avete deciso di accontentarci.

Quindi ho anche capito, e vi ringrazio di cuore per questo, che per curare la mia acidità non devo prendermela con voi e nemmeno con l’Italia, per la quale pare non ci sia speranza.
Vado dal medico.

Augurandomi che nel frattempo non ci siano black-out e che le strade siano abbastanza larghe…

venerdì 2 Febbraio 2007

(modifica il 3 Febbraio 2023, 11:44)

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