A sei giorni dal voto che stabilirà, forse, se Corato entrerà a far parte delle sesta Provincia pugliese Barletta-Andria-Trani, sono già state preparate dall’Ufficio Elettorale comunale le schede su cui è stampato il quesito "Vuoi che il Comune di Corato entri a far parte della Provincia BAT (Barletta, Andria, Trani) istituita con la Legge n. 148 dell’11.6.2004?".
rn
Il regolamento comunale prevede che a votare possano recarsi solo i cittadini di Corato, iscritti nelle liste elettorali e residenti in città. Nelle scorse votazioni regionali a Corato furono chiamati alle urne 41.759 elettori, di cui 20.115 uomini e 21.644 donne, invece per il referendum consultivo di domenica 5 febbraio, il totale degli elettori è 36.713, di cui 17.292uomini e 19.081 donne. Sempre 44 le sezioni a disposizione e quella con più iscritti è la sezione n° 7 con 1.148 elettori (570 m.+ 578 f.), mentre la meno numerosa è la n° 1 con 487 elettori (221 m. + 266 f.).
rn
Un’altra sezione, definita speciale, sarà quella ubicata presso l’Ospedale civile Umberto I. Anche la struttura del seggio, secondo regolamento, sarà diversa dal solito, con i 45 presidenti e con solo 90 scrutatori.
rn
Novità anche per i segretari di seggio che, invece di essere nominati, verranno scelti dal presidente tra i due scrutatori sorteggiati. Le operazioni di voto si svolgeranno nella sola giornata di domenica 5, con i seggi che apriranno alle ore 8 e chiuderanno alle ore 22, permettendo a chi è ancora nel seggio di poter votare. Subito dopo la chiusura della votazione si procederà allo spoglio voti, con un risultato che dovrebbe essere noto, anche se non in maniera ufficiale, dopo un paio di ore.
rn
Il referendum sarà ritenuto valido se a votare si presenteranno 18.188 coratini, ovvero la metà più uno degli aventi diritto.
rn
rnIntanto il Comitato per il Sì ha presentato i suoi adesivi a sostegno della propria campagna referendaria. Sono quattro, colorati e divertenti, tutti accomunati, oltre che dall’adesione alla Bat, da prorompenti forme femminili.
rn