Cultura

Un progetto di solidarietà civile, culturale e sociale: ecco la seconda edizione di Coraton

Giuseppe Cantatore
Giuseppe Cantatore
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"Si tramanda a Bersabea questa credenza: che sospesa in cielo esista un’altra Bersabea, dove si librano le virtù e i sentimenti più elevati della città, e che se la Bersabea terrena prenderà a modello quella celeste diventerà una cosa sola con essa".

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Scriveva così Italo Calvino ne "Le città invisibili", narrando di città e cielo. Se provassimo a sostituire al nome della città di Bersabea quello della nostra Corato, capiremmo che "esiste un’altra Corato, dove si librano le virtù e i sentimenti più elevati della città".

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E’ una citazione che ben rappresenta lo spirito di una iniziativa colma di sentimenti elevati, di arte e solidarietà: parliamo di "Coraton", la maratona benefica promossa dalle associazioni Onlus A.I.R.I. e A.V.O. che, dopo i tanti consensi registrati lo scorso anno, verrà riproposta domenica 27 novembre, ancora presso la sala ricevimenti "Astoria Palace".

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"Se lo scorso anno l’obiettivo era quello di realizzare qualcosa di importante per la città – spiega il direttore artistico Dino Patruno, organizzatore dell’evento insieme alle due associazioni Onlus -, in questa seconda edizione vogliamo rendere questo sogno un progetto concreto". Patrocinata dal Comune di Corato, dalla Provincia di Bari e dalla Regione Puglia, questa seconda edizione godrà anche dell’adesione della Presidenza della Repubblica. La serata, realizzata anche con la collaborazione di Fidapa e dell’associazione culturale Mnè Mò, si svolgerà ancora una volta presso la sala ricevimenti "Astoria Palace" di Corato che, come lo scorso anno, si è generosamente offerta di rendere disponibile gratuitamente la propria struttura.

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Coraton insegue il fine della solidarietà civile, culturale e sociale: all’A.I.R.I., Associazione Italiana Ricerca Istiocitosi a Cellule Di Langerhans Onlus, l’associazione che ha beneficiato dei fondi raccolti lo scorso anno, si è aggiunta l’A.V.O., l’Associazione Volontari Ospedalieri, che offre servizio qualificato, volontario e gratuito agli ammalati in ospedale, che ha sede nella nostra città.

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"Coraton è nato lo scorso anno – affermano Claudia Balducci e Domenico Torelli, responsabili della sede regionale dell’A.I.R.I., che si trova proprio a Corato, tra i maggiori promotori dell’iniziativa figlio del nostro grande desiderio di organizzare un evento di ampio respiro che potesse dare visibilità alla nostra associazione. Da una lettera che avevamo scritto allo scrittore magistrato Gianrico Carofiglio, padrino della prima edizione, si è messa in moto una macchina organizzativa incredibile, grazie anche a Dino Patruno e Luigi Cialdella e a tutti coloro che ci hanno supportato. Il risultato dell’edizione 2004 è stato davvero notevole: con i fondi ricevuti abbiamo contribuito all’acquisto di un biorobot destinato all’ospedale di Palermo, in cui si trova il dr. Arricò, referente scientifico della nostra associazione. La somma che andremo a raccogliere quest’anno servirà a finanziare i tanti progetti di ricerca dell’A.I.R.I. Un ringraziamento particolare è d’obbligo per Silvano Falco della sala ricevimenti "Astoria Palace", che già nel corso della prima edizione, quando eravamo ancora sul palco, si è offerto di ospitare gratuitamente l’edizione 2005. E così è stato".

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Entusiasmo da parte di Pino Procacci, referente dell’A.V.O.: "Ringraziamo di cuore gli organizzatori che hanno permesso alla nostra associazione di entrare a far parte di questo grande progetto. Da parte nostra possiamo solo sottolineare il valore della solidarietà, che i compiti del volontario incarnano perfettamente. La solidarietà è certamente il pilastro su cui la società deve poggiare per garantire un vero sviluppo. I fondi raccolti serviranno per la formazione dei nostri volontari".

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"Coraton si muove lungo due binari paralleli – continua Dino Patruno – oltre a quello della solidarietà, puntiamo anche alla promozione di una crescita culturale attraverso l’esibizione dei tanti e bravi artisti nostrani, mirando ad un benessere inteso su più livelli, tanto culturale che spirituale. E’ inseguendo questi obiettivi e sposando questo genere di progetti ambiziosi che la nostra città può crescere davvero. La nostra non sarà una mera esibizione, ma punterà ad un coinvolgimento globale della città. Saremo esigenti con noi stessi e con il nostro lavoro, ed allo stesso tempo lo saremo anche con chiunque accompagnerà il nostro progetto, dalle Istituzioni ai Mass media, per finire agli artisti".

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Tra coloro che si esibiranno sul palcoscenico di Coraton ci saranno musicisti, cantanti, ballerini, attori, tutti coratini e spesso conosciuti meno proprio nella loro città natale, uniti dalla volontà di contribuire alla buona riuscita del progetto. Possiamo già assicurare la presenza di diversi artisti: il tenore Aldo Caputo, reduce dalle brillanti recite del "Barbiere di Siviglia" al Teatro "Alla Scala" di Milano, la Compagnia di Danza "Ananta", "El cabido afrocubano" con Cesare Pastanella, i danzatori Mariangela Zucaro e Vittorio Miscioscia, Lorenzo Zitoli e Sarah Vernice con la presentazione di un documentario sull’Alta Murgia prodotto dall’associazione culturale Mnè Mò, l’attore Nicola Nocella, che presenterà un monologo dello scrittore Palo Nori e Marilia Papaleo della Compagnia delle donne. In dirittura d’arrivo anche la partecipazione della Fondazione Piccinni, assente da anni a Corato, con coreografie di Giuseppe Mintrone.

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CoratoLive sarà mediapartner dell’evento, promuovendo ed appoggiando le motivazioni e le finalità del progetto Coraton. L’appuntamento è quindi per domenica 27 novembre a partire dalle 17.

mercoledì 9 Novembre 2005

(modifica il 14 Luglio 2022, 14:36)

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