Il sig. Biancolillo ha fatto una cosa molto importante, ha dimostrato di essere un Cittadino con la C maiuscola. Sono tredici anni che il Difensore Civico è previsto dal nostro Statuto comunale e nessuno se ne era mai interessato. Eppure si tratta di una figura chiave che può veramente fare la differenza, assicurare finalmente quella dose minima di trasparenza e di controllo sulla correttezza dell’azione amministrativa che nel nostro profondo Sud non abbiamo mai conosciuto.
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Il particolarissimo meccanismo di elezione servirà a evitare che il Difensore Civico sia espressione dei partiti (il controllore non può essere nominato dal controllato): secondo il nostro statuto lo eleggono 1000 cittadini sorteggiati dalle liste elettorali, dieci giorni prima delle votazioni; è vietata ogni campagna elettorale e le candidature sono libere. In pratica, è quasi impossibile controllarne o orientarne l’elezione. I suoi poteri, inoltre, sono incisivi ed effettivi. Quindi è una cosa seria. Non c’è proprio da meravigliarsi se nessun sindaco, nessun consiglio comunale, per tredici anni, lo abbia finora voluto.
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A parole, tutti, durante la campagna elettorale se ne sono riempiti la bocca, hanno promesso e ripromesso che sarebbe stata la prima cosa da fare. Poi, appena eletti se ne sono regolarmente scordati. È un’amnesia, un sortilegio che – spiace dirlo – ha colpito finora anche l’attuale sindaco.
rnEbbene, ora il sig. Biancolillo ha finalmente rotto l’incantesimo e nessuno può far finta di non ricordare.
rnA differenza che in quasi tutti gli altri comuni, secondo il nostro statuto l’istituzione del difensore civico non è facoltativa ma costituisce un preciso dovere d’ufficio dei nostri amministratori. Se l’istanza del sig. Biancolillo non sarà accolta entro il 22 settembre egli potrà quindi rivolgersi alla magistratura per ottenere la nomina di un commissario che verrà a Corato e indirà le elezioni del Difensore Civico.
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Ma tredici anni sono un tempo immenso, un ritardo clamoroso e inaccettabile. Noi tutti ci aspettiamo, quindi, che l’istanza del sig. Biancolillo venga prontamente accolta e si proceda senza ulteriore indugio a fare quello che si sarebbe dovuto fare tredici anni fa.
rnI Coratini, però, una buona volta, facciano sentire la propria voce, dimostrino di essere cittadini veri, con la schiena diritta. La risposta non sta solo al Sindaco. E noi cosa pensiamo? Vogliamo che il difensore civico venga nominato? Ebbene diciamolo e diciamolo forte. Usiamo CoratoLive o altri organi di informazione locale, usiamo la posta, i telegrammi, le e-mail e facciamo sapere ai nostri amministratori che il difensore civico non può più attendere.
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Non si venga a dire che la procedura elettorale è di difficile attuazione, perché non è vero: bisogna sorteggiare 1000 persone fra gli iscritti nelle liste elettorali, convocarli presso il palazzo di città e sottoporre loro le candidature che, intanto, saranno state presentate.
rnNon si venga a dire, soprattutto, che manca il regolamento di attuazione perché l’art. 101, comma 10, del nostro statuto comunale prevede che questo non è affatto un ostacolo e che la procedura elettorale deve essere comunque attivata applicando le norme statutarie (che peraltro sono sufficientemente dettagliate e non presentano irrimediabili lacune). Ecco cosa dice l’art. 101: "Tutte le norme del presente Statuto sono immediatamente precettive e, in mancanza del previsto regolamento, gli organi e gli istituti da esse introdotti dovranno essere ugualmente costituiti e resteranno disciplinati dalle norme dello Statuto".
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Si tenga conto anche che, stante il carattere obbligatorio di tali adempimenti e la perentorietà della formulazione legislativa, l’inadempimento di tali doveri costituisce certamente anche illecito penale.
rnIl Difensore Civico è stato costituito da tempo nel Comune di Minervino e funziona benissimo (persino il sindaco ne è contento).
rnE allora che aspettiamo: Corato è forse meno civile di Minervino?