Attualità

Corato tra intoppi e rattoppi

Filippo Ferrante
Strade, parchi cittadini, monumenti: alcuni vengono recuperati ma altri versano in uno stato di degrado e abbandono
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Girando per le strade di Corato non si può fare a meno di notare la presenza di numerose strade in cattivo stato o impraticabili. Nonostante la costruzione di molte zone nuove, come la nuova strada che collega via Andria a Via Castel del Monte, che facilita e smista l’accumulo di autovetture negli orari di punta, con strade nuove, lisce e perfette, il resto di Corato sembra sia rimasto un pò trascurato. L’architettura urbanistica della città, quella delle strade e dei parchi sembra avvicinarsi agli scenari del quartiere newyorkese dei Bronx o a certi paesaggi post – bellici per dirla in modo esagerato.

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Molte strade sono piene di buche e di vere e proprie rampe create dal cemento, e certo non servono a molto i rattoppi dell’amministrazione, che dopo un pò di tempo si rifasciano di nuovo. Per esempio, via Teano, via Ruvo, via don Minzoni o via Belvedere sono diventate l’equivalente di una montagna russa e qualcuno si chiede se forse non siano queste le nuove giostre per la festa di San Cataldo. Ci vorrebbe una revisione globale dello stradario coratino ed il rifacimento totale delle sue strade.

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A parte questo problema, vi è poi l’inquinamento ed il degrado di certi parchi pubblici con particolare riferimento a piazza Almirante, la vecchia piazza Palermo. Non la si può più guardare! La gente dei palazzi circostanti al parco si lamenta, "non se ne può più, i ragazzi rompono tutto, carte e pezzi di plastica vengono lasciati per terra e poi alcuni adolescenti, prendono i mattoni del viale e rompono i lampioni." Insomma, dall’aspetto del parco sembra davvero che si sia perso il controllo della situazione. Le foto parlano da sé e si spera che qualcuno dal Comune intervenga per aggiustare seriamente le strade e riportare  i parchi della nostra città in un quadro di assoluta civiltà e non di trascuratezza e di abbandono.

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Se continuamo su questa nota di negatività non possiamo fare a meno di parlare anche dei beni culturali della nostra città. E’ vero che in questi mesi abbiamo visto  il Liceo Classico e l’Istituto d’Arte impegnati in opere di restauro di notevole importanza, come lo stemma civico su corso Mazzini o il portale della Chiesa di Santa Maria Maggiore, ma ciò non basta per nascondere ai nostri occhi l’evidenza della trascuratezza di alcuni beni della nostra città. Per esempio, la statua Imbriani in piazza Plebiscito è abbandonata a se stessa ed è ormai diventata la dimora e la "torre di controllo" per molti piccioni. Non l’avete notato Imbriani coperto di escrementi?

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E che dire dell’ex-carcere di Corato che in occasione della sua nuova funzione di "Museo della civiltà contadina di Corato"  sarà tutto intonacato al suo interno sulla pietra viva! Con due o tre pennellate sarà coperta la pregiatissima pietra che spiccava all’interno della struttura. Il valore di questa pietra, dura e persistente come le nostre tradizioni, la pietra come simbolo delle nostre Murge, la pietra che "ha scritto" la storia di questa terra sembra essere ignota alla nostra amministrazione. E’ vero che il Comune si è impegnato in iniziative d’avanguardia nel recupero di molti beni, ma è anche vero che ci vorrebbe l’intervento di restauratori professionisti per il recupero dei beni della città. Magari una collaborazione tra i professionisti e le scuole.

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Non se ne può più di questi recuperi a frammenti e di questi piccoli rattoppi. La gente vuole vedere le cose fatte "in toto", dall’inizio alla fine. Se si aggiusta una strada, la si fa tutta; se si recuperano i busti della famiglia Imbriani, si deve recuperare tutto a riguardo dei beni della famiglia; se si fa un parco per il bene pubblico, il Comune deve prendersi la briga di curarlo e di lasciarlo aperto al pubblico.  Le cose vanno fatte mattone dopo mattone e non si pretenda di raggiungere subito la cima per far vedere quanto si è bravi. I cittadini attenti ed intelligenti ci sono anche a Corato. Vedono, s’informano e conoscono il valore reale delle cose. Non ci si prenda in giro. 
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venerdì 24 Giugno 2005

(modifica il 14 Luglio 2022, 17:00)

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