Politica

Il Comitato Scienza e Vita in difesa dell’embrione

Filippo Ferrante
scrivi un commento 263

Alle 15 di ieri si sono chiusi i seggi per votare e decidere sull’abrogazione parziale della vigente legge 40/2004 sulla procreazione medicalmente assistita. L’affluenza alle urne per decidere sui quattro quesiti referendari è stata molto bassa come infatti si era previsto, Corato ha registrato il 13,7% di votanti, su 36,790 aventi diritto al voto solo il 4986 ha votato e cioè la più bassa affluenza alle urne rispetto alla media nazionale, nonché la più bassa percentuale in assoluto rispetto a tutti i comuni italiani.

rn

 Non è certo un caso se si pensa al fermento e alla propaganda che il “Comitato Scienza e Vita” ha condotto a Corato e nei paesi limitrofi dal 5 Febbraio fino ad oggi in difesa della vita e dell’embrione. Lo dice infatti la Sig Carmela Pisicchio ( presidentessa del “Movimento della vita”) che è stata tra le cellule attive del “Comitato scienza e vita” insieme a Don Mauro Camero (studioso di Bioetica), Don Cataldo Bevilacqua (parroco di S.Domenico) e Giuseppe d’Introno (presidente del Comitato), “se Corato ha avuto la più bassa affluenza qualcosa è successo”.

rn

Dal 5 Febbraio infatti il “Comitato Scienza e Vita” si è impegnato nel far comprendere alla gente che l’embrione fin dal suo primo concepimento è un essere umano e dunque ha una sua dignità che và rispettata. Il Comitato si è mobilitato nel far comprendere ciò attraverso una vasta propaganda, una proficua distribuzione di volantini  ed una serie costante di conferenze e di incontri tenute nelle parrocchie e nelle scuole mediante l’aiuto di esperti, ginecologi e bioeticisti; “è stato positivo fare questa campagna referendaria, piacevole parlare con tantissima gente e spiegargli che l’embrione è vita.”

rn

Non è stata una vittoria dell’astensionismo e dell’ignoranza come afferma Don Mauro Camero, studioso di bioetica “non sono d’accordo con i politici che affermano che l’astensionismo è dovuto all’incomprensione del quesito da parte della gente. Non c’è stato nessun lavaggio del cervello. La Chiesa non ha fatto altro che invitare i credenti a mettere in pratica i valori evangelici. Il valore della continuità dell’embrione e del suo essere vivo non è un valore di fede, ma è un valore razionale perché la difesa della vita apprtiene all’umanità ancor prima che alla fede.” Il genio umano non deve certo avere limiti ma come afferma Don Mauro, “non tutto quello che è possibile nella scienza è possibile a livello etico.”

rn

 Il movimento del “Comitato Scienza e Vita” ci ha tenuto a sottilineare che l’astensionismo non è stato un trionfo ma una presa di coscienza nei confronti della vita e dell’embrione. Come afferma Don Cataldo Bevilacqua “ha vinto il buonsenso degli italiani che credono nella Chiesa e la continuità che ci ha permesso di sviluppare questo referendum dobbiamo portarla avanti prendendo come punto di riferimento la famiglia. Dobbiamo lavorare gomito a gomito, nel rispetto delle competenze e del bene comune.” 

rn

 Il “Comitato Scienza e Vita” infatti non termina la sua attività con il referendum, continuerà la sua propaganda in difesa della vita ed ha inoltre stabilito una cooperazione con Antonio Zingarelli dell’Università degli Studi di Bari per la fondazione di una “banca del cordone ombelicale” a Corato.

martedì 14 Giugno 2005

(modifica il 14 Luglio 2022, 17:05)

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti