Ieri, in via Duomo, si è tenuto un incontro all’aperto, sui quesiti referendari e sulla posizione del No, organizzato dal Movimento Scienza &Vita, cellula locale del Comitato Nazionale coordinato dall’onorevole dottor Carlo Casini. Sul palco erano presenti: il Sindaco Luigi Perrone, l’onorevole Francesco Amoruso, l’onorevole Gabriella Carlucci, il sottosegretario al Ministero della Salute, dottor Domenico Di Virgilio, il dottor Francesco Bellino, professore di Bioetica presso l’Università degli Studi di Bari, Don Mauro Camero, esponente della diocesi locale, Carmela Pisicchio e Giuseppe D’Introno rappresentanti del Movimento e coordinatori dell’incontro.
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Dopo i saluti iniziali, si è entrati nel vivo dell’argomento. Di Virgilio ha posto la questione sull’inattendibilità della ricerca sulle cellule staminali embrionali, in quanto non esistono prove concrete che si possa arrivare a dei risultati significativi, per questo ha posto il beneficio del dubbio e nel dubbio non c’è ragione di giocare con vite umane. Il professore Di Virgilio, che è stato nella Commissione Busnelli per preparare uno degli articolati della Legge 40, ha affermato che “l’embrione ha una sua consistenza etica, e a cosa serve in una società civile l’etica, se non a difendere i più deboli?”.
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L’onorevole Amoruso, da non esperto in campo scientifico, ha posto l’accento sulla questione della legittimità di non andare a votare, sottolineando l’atteggiamento contraddittorio della sinistra e in particolare dell’onorevole Marco Pannella, che in occasioni referendarie precedenti su argomenti politici, aveva inneggiato “all’astensione attiva”, inoltre, ha affermato Amoruso, “è inconcepibile che questa frangia, che difende gli animali e che è contro la vivisezione, sia così propensa alla ricerca sugli esseri umani”.
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Sulla stessa linea è intervenuto l’onorevole Alfredo Mantovano, Sottosegretario agli Interni, che ha raggiunto il palco successivamente. Ha polemizzato sulle dichiarazioni dell’onorevole Gianfranco Fini, che lo aveva accusato, sul Corriere della Sera, di aver assunto un atteggiamento diseducativo, invitando la popolazione a non andare a votare. Mantovano si è chiesto come sia possibile che un rappresentante di un partito che storicamente ha difeso i diritti della famiglia e della vita umana, possa oggi fare tali affermazioni.
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Durante l’incontro, quasi a voler sottolineare l’importanza dell’argomento, cioè la difesa della vita umana e la salvaguardia dei diritti civili, è stata comunicata la liberazione, contemporanea alla manifestazione, di Clementina Cantoni.