Sarebbe un incidente stradale, avvenuto subito dopo un furto, la causa del decesso di Giovanni Aruanno, l’uomo abbandonato in gravi condizioni di fronte al pronto soccorso di Corato e poi morto nel Policlinico di Bari durante un intervento delicato. Le indagini condotte in merito dalla polizia di Corato, coordinate dal Sostituto Procuratore del Tribunale di Trani Luigi Scimè sono giunte a queste conclusioni dopo aver controllato i tabulati telefonici del cellulare dell’uomo, il quale era già noto alle forze dell’ordine, e dopo aver interrogato numerose persone a lui legate.
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Questa la ricostruzione dei fatti: Aruanno ed un suo complice avevano rubato da Corato una Fiat Uno da Corato e proseguivano nella stessa auto, in piena notte, lungo la statale 378 tra Corato ed Altamura. Improvvisamente e per ragioni ancora ignote, l’auto si è schiantata contro un pozzo artesiano e si è ribaltata, provocando gravi ferite soprattutto ad Aruanno. Forse un terzo complice avrebbe provveduto a trasportarlo, e poi abbandonarlo, di fronte al pronto soccorso. Il giovane coratino che era insieme nella Fiat rubata avrebbe subito ferite più lievi curate invece al pronto soccorso di Andria.
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È stato proprio quest’ultimo, il cui nome era già trapelato dalle indagini, a presentarsi spontaneamente al commissariato di Corato con un suo legale e a fornire alcune indicazioni sull’accaduto. La polizia di Corato e i carabinieri di Altamura hanno poi rinvenuto la Fiat incidentata proprio sulla statale 378. Le indagini proseguono e si cercano altri complici, facenti probabilmente tutti parte di una banda di ladri d’auto. Intanto il Sostituto Procuratore Scimè ha ordinato per oggi l’autopsia sul corpo di Aruanno.
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