Politica

I Grilli ci sono, eccome se ci sono!

La Redazione
Ci sono e, se pur nati ieri, hanno battuto un colpo!... e che colpo! in attesa, chiaramente, di batterne ancora altri!...
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Referendum: un voto consapevole. Le ragioni del SI e le ragioni del NO a confronto. Questo il titolo della tavola rotonda tenutasi sabato pomeriggIo a Corato nelle sale della Biblioteca Comunale. L’iniziativa è stata realizzata dal neo-nato gruppo I Grilli,  che l’hanno fortemente voluta e messa su letteralmente in quattro e quattro otto.

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"L’esigenza è stata quella – ha dichiarato il Grillo moderatore, l’avv. Francesco Edmondo Stolfadi colmare il vuoto di confronto che esisteva, ed esiste tuttora, tra le parti ‘contendenti’ sull’appuntamento referendario del 12 e 13 giugno. Pur nella necessaria semplificazione (si è parlato di No, non per trascurare le posizioni del Non voto, ma per indicare, con tale espressione, chi in ogni caso si opponeva ai referendum), l’iniziativa ha proprio voluto mettere a confronto le diverse posizioni, e questo allo scopo, innanzitutto, di informare la cittadinanza su tali temi".

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La tavola rotonda ha visto la partecipazione, a sostegno del SI, del dr. Michele Strippoli, ginecologo presso l’Ospedale di Andria e membro del Comitato cittadino per il Sì, la dott.ssa Patrizia Bucci, biologa, tra le prime professioniste ad occuparsi a Corato, facendolo per oltre dieci anni, di fecondazione assistita, e l’avv. Claudia Casalino, coordinatrice del Comitato cittadino per il Sì.
rnA sostegno del NO, sono intervenuti invece il dr. Domenico Ciancia, geriatra e farmacologo, responsabile del Centro di assistenza per disabili dell’Oasi di Nazareth a Corato, la dr.ssa Daniela De Benedictis, medico chirurgo anch’essa impegnata presso tale Centro e il sig. Giuseppe D’Introno, membro del Comitato cittadino Scienza e Vita.

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"Il dibattito – continua l’avv. Stolfa – è stato alto e, pur estremamente appassionato, lucido e sereno: proprio le solide basi scientifiche dei relatori, tutti professionisti impegnati da anni nei settori che la legge n. 40 è intervenuta a disciplinare, hanno fatto risaltare gli aspetti più strettamente tecnici sia della legge sia dei quesiti referendari. L’indubbia competenza degli ospiti, anche sotto il profilo degli aspetti giuridici che i temi pongono, accompagnata al linguaggio piano comunque utilizzato, ha contribuito a fare un po’ di chiarezza sui contenuti sia della legge sia dei referendum".

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Anche il pubblico, numeroso, attento e che è riuscito ad affrontare le quasi tre ore di confronto, ha mostrato grande interesse per l’iniziativa, visti anche i diversi interventi e quesiti posti ai relatori, quesiti che hanno spaziato sia tra i temi più strettamente connessi all’oggetto dei referendum (e così, la ricerca sulle cellule staminali, la possibilità di diagnosi pre-impianto, il numero massimo di embrioni impiantabili per ogni ciclo di terapia procreativa, la fecondazione eterologa, ecc.) sia tra temi ad essi connessi, come le ricadute su altri provvedimenti legislativi quali, innanzitutto, la legge n. 194 del 1978 in materia di interruzione di gravidanza.

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Sia la tavola rotonda propriamente detta sia il successivo dibattito con il pubblico sono stati improntati al rispetto di regole ferree, preventivamente sottoposte ai relatori, i quali dovevano accettarle come condizione della loro partecipazione all’iniziativa. Dopo, infatti, la lettura di ogni singolo quesito referendario ad opera del moderatore (che provvedeva altresì ad una breve illustrazione dei temi ‘toccati’ dal quesito stesso, sulla base delle relazioni che proprio i referendari hanno accompagnato ai singoli quesiti nella fase di loro ammissione davanti alla Corte Costituzionale), veniva data la parola ai relatori che avevano a disposizione lo stesso, predefinito, tempo. Peraltro, chi, tra i Sì e i No, aveva ‘cominciato’ ad esporre le sue ragioni per il quesito precedente, ‘cedeva’ la parola al proprio ‘contradditore’ per il quesito successivo.

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"Lo sforzo di organizzazione – conclude l’avv. Stolfa – è stato notevole ma noi Grilli sentivamo di colmare il vuoto che avevamo colto nel confronto tra le parti in ‘causa’ su questi temi così delicati e che toccano le coscienze di ognuno di noi e le nostre convinzioni etiche e le nostre credenze religiose. Ci auguriamo di esserci, seppure in parte, riusciti: in ogni caso, per noi questo appuntamento è stato, oltre che un ‘servizio’ che ci sentivamo di offrire alla comunità di cui facciamo parte, un nostro imprescindibile banco di prova: in qualunque modo sia andata sabato scorso (anche se noi, forse presuntuosamente, pensiamo sia andata abbastanza bene), vogliamo continuare sulla strada intrapresa chiedendo a questa città il suo spazio e il suo tempo, il suo ascolto e la sua attenzione, le parole che ci vorrà dire, gli stimoli che vorrà offrirci, i sogni che vorrà fare così come noi le daremo, comunque, il nostro spazio e il nostro tempo, il nostro ascolto e la nostra attenzione, le parole che riusciremo a dire, gli stimoli che riusciremo a dare, i sogni che vorremo fare".

mercoledì 8 Giugno 2005

(modifica il 14 Luglio 2022, 17:05)

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