Cronaca

Corato, un’isola felice

Marzia Ferrante
E' aumentata la criminalità a Corato? Abbiamo intervistato il Maresciallo dei Carabinieri.
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Furti, rapine, tentativi di furto: negli ultimi mesi la cronaca cittadina ha riportato un rendiconto preoccupante che ha allarmato la popolazione. Nelle scorse settimane gli episodi sono stati davvero numerosi e i commercianti soprattutto chiedo ora una maggiore protezione e vigilanza. C’è forse un aumento di criminalità a Corato? Lo abbiamo chiesto al Maresciallo dei Carabinieri, Pietro Zona che ci ha prospettato un quadro tutto sommato non così allarmante.

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Allora, cosa sta succedendo a Corato, c’è davvero un aumento della delinquenza?
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Non direi che si possa arrivare ad affermare questo. A parlare sono infatti le statistiche che effettuiamo mensilmente sul numero di reati denunciati o scoperti. Le ultime, delineano un calo delle rapine e una situazione stazionaria per numero di furti, mentre sono praticamente assenti omicidi ed estorsioni: tutti questi sono i grandi reati il cui aumento farebbe parlare di un effettivo incremento della criminalità. L’ultima rapina è stata quella al supermercato DOC di Via Andria, circa un mese fa. Un episodio grave che ha visto anche il ricorso alle armi per la presenza casuale di un carabiniere in borghese. C’è stato poi una notevole diminuzione delle rapine alle stazioni di servizio,  frequenti fino ad alcuni mesi fa, grazie ad una serie di arresti che hanno sgominato le bande di responsabili. Sono stati registrati inoltre pochi furti negli appartamenti e pochi di auto.

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Nessun dato preoccupante allora?
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In realtà la gente è spaventata perché sono effettivamente in aumento, invece, i piccolo furti, le piccole rapine, quei reati commessi da persone spesso incensurate che improvvisano un crimine per racimolare anche dei miseri gruzzoli di soldi. Questo sì che è un dato, per noi, preoccupante perché è difficile da controllare in quanto non si tratta di un crimine organizzato o di persone già note alle forze dell’ordine.

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Ci può fare un profilo di questi piccoli delinquenti?
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Si tratta di giovani, a volte minorenni e spesso di buona famiglia, che magari vestono firmato, frequentano discoteche e sono abituati ad avere tutto. Le rapine e i furti che commettono (soprattutto ai danni di Tabaccherie, Poste, Banche ma anche alle macchinette dei videogiochi) sono delle bravate, organizzate anche in quattro e quattrotto e commesse un po’ per fare qualcosa di diverso, un po’ perché questi ragazzini vedono nel furto un espediente rapido e redditizio per racimolare soldi. E magari andarseli a spendere proprio in discoteca o nell’acquisto di droghe.

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E quale può essere la ragione di fondo?
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Forse il fatto che i giovani d’oggi non vogliono lavorare, vogliono avere tutto e subito con il minimo sforzo. Anche a costo di  infrangere la legge.

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Si tratta di persone di Corato?
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Purtroppo in questi casi sì. Infatti si può fare una distinzione di provenienza per le varie tipologie di crimine. I grandi furti e le grandi rapine sono commesse per lo più da malviventi di fuori, soprattutto di Andria, Bitonto, Bari, Cerignola. Per esempio le rapine ai danni delle stazioni di servizio erano compiute soprattutto da malviventi baresi. Invece questi furfantelli e gruppi di giovanissimi, rei di “piccoli” reati, sono per lo più proprio di Corato.

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Negli ultimi fatti di cronaca cittadina, sono stati fermati degli slavi. La loro presenza piuttosto consistente in città può destare allarme?
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Direi proprio di no. Non c’è nessun aumento di reati commessi dagli slavi né è aumentata la loro presenza in città. Per lo più sono autori di furti in appartamenti (tipico è l’utilizzo di grossi cacciaviti per scassinare le porte) e scippi, ma la situazione è sotto controllo.

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Una curiosità. Secondo la sua esperienza di questi anni al comando dell’Arma, ci può dire quali sono i reati più “consumati “ a Corato?
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Probabilmente il furto è quello più diffuso. In questo periodo va “di moda” quello delle “chianche”, perché ci sono molti cantieri all’opera e queste pietre sono ricercate. Nel corso degli anni invece il furto si può dire che abbia seguito, giustamente, l’andamento del mercato. Ad esempio fino a qualche anno fa abbiamo avuto tante denunce e arresti per furti di olive. Ora si sono così svalutate che nessuno si azzarderebbe a rubarle.

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E le denunce più frequenti?
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Sono senza dubbio quelle inerenti i “reati di cortile”, le piccole beghe con i vicini che sono quasi il 50% delle denuce che vengono fatte alla nostra arma. Inoltre posso anche dire che i coratini sono una popolazione molto intollerante e infatti, soprattuto le sere del venerdì e sabato, ci pervengono continue denunce per schiamazzi e disturbo della quiete pubblica.

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Tornando invece alla situazione di oggi, il vero dato preoccupante è dunque l’incremento della delinquenza spicciola, che comunque non è detto che sia meno pericolosa. I commercianti soprattutto chiedono maggiore sicurezza. Cosa state facendo a riguardo?
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Vigiliamo costantemente la città, anche se non è facile. Per garantire il massimo della sicurezza bisognerebbe assicurare una persona di piantone per ogni attività commerciale, ma come capisce è impossibile. Soprattutto nelle ore serali, quando per esempio i Vigili Urbani non sono di servizio. Per fortuna c’è abbastanza coordinamento con le altre forze dell’ordine, Polizia soprattutto.

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Come sono a riguardo i rapporti col nuovo Commissario Schinzari, che ha sostituito Portoghese?
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Ottimi direi, così come erano con lo stesso Portoghese. Infatti il cambio di guardia non ha alterato  il coordinamento che la Polizia ha con l’Arma dei Carabinieri. C’è una sostanziale continuità di collaborazione e buoni rapporti.

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E con l’Amministrazione Comunale?
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Anche in questo caso niente da dire. L’amministrazione è sempre vicina alle Forze dell’ordine e  sempre a disposizione, nei limiti delle possibilità, è chiaro. Ad esempio non possiamo chiedere che venga aumentato il nostro organico. 

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Come mai?
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Ma proprio perché non ci sono reati gravi. Non sarebbe giustificato un incremento dei Carabinieri quando non ci sono sparatorie, omicidi o altri crimini del genere. Capisco la paura dei commercianti, ma chiedere più personale sarebbe una richiesta immotivata. Possiamo solo incrementare i controlli a 360°, perchè non si può preveder dove possa avvenire un furto o una rapina. Ma tutto sommato io credo che i coratini dovrebbero ritenersi fortunati. Il problema è che subiamo la cattiva influenza della criminalità dei paesi limitrofi, che spesso agisce anche qui, ma in realtà io posso sostenere che Corato, sotto il profilo della sicurezza, sia ancora un’isola felice.

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giovedì 2 Giugno 2005

(modifica il 14 Luglio 2022, 17:15)

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