Ultima udienza l’altro giorno al tribunale di Ruvo per la maxi-inchiesta sull’elettrosmog, che vede imputate 6 emittenti televisive e 14 radiofoniche sia nazionali che locali.
rnL’accusa è qualla di aver inquinato il territorio fra Andria e Corato con onde elettromagnetiche due volte superiori alla norma. Le antenne in questione sono quelle di Monte ripanno.
rnIl tutto è iniziato con una serie di esposti dei cittaddini, e di Legambiente, con fatti e carte alla mano. Le prove sono venute fuori a seguito di rilevamenti elettromagnetici che sin dal 2001, poi nel 2002, nel 2003 e fino ad una settimana fa (rilevamento quest’ultimo fatto in prima persona dal presidente di Legambiente Francesco Tarantini) sono stati effettuati dall’Arpa Puglia.
rn"A lungo termine queste onde potrebbero provocare tumori" spiega Tarantini" e ciò non fa che sperare in una immediata risoluzione della vicenda. Lo stesso comune di Corato, richiese la riduzione in conformità, necessaria per abbassare i livelli, mai avvenuta.
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Legambiente dal canto suo già pretese la delocalizzazione tra monte ripanno e "murgetta", come previsto da una delibera del 1993, ma solo tre mesi fa è iniziata la bonifica e l’opera di delocalizzazione.
rnI difensori delle reti televisivi dal canto loro hanno presentato una serie di eccezioni procedurali al giudice Alessandro Messina, eccezioni tutte rigettate.Da qui l’istanza di oblazione da parte delle difese con la possibilità di chiudere in tempi brevi la vicenda.
rnIl buono di tutto questo, soprattutto per la salute delle centinaia di residenti di quella zona che vivono a stretto contatto con le onde, è che il 29 Settembre si dovrebbe arrivare alla sentenza definitiva. Speriamo bene.
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