Nemmeno il tempo di ultimarle: anche sulle strade appena rifatte si sono già ricreati «piccoli e “fastidiosi” crateri». A denunciarlo sono ancora una volta i cittadini, stanchi di dover correre dai meccanici o dai gommisti quando si ritrovano le loro auto danneggiate delle buche. Oppure, peggio ancora, quando finiscono in ospedale per una storta o una caduta accidentale.
Le immagini che vi proponiamo nella galleria fotografica ritraggono via Ardigò, via Bernini, via Tommaso Moro, via Della Libertà e via Donatello: sono tutte strade che si trovano tra la stazione ferroviaria e piazza XI Febbraio. Quasi da un anno sono interessate dai lavori di rifacimento, sia dei marciapiedi che del manto stradale. Un appalto di circa 600mila euro.
«L’asfalto si sta già rovinando: si sgretola, ci sono già delle piccole buche. Fra un po’ di tempo ci ritroveremo nella stessa situazione di prima? Basta camminare a piedi e osservare con attenzione per rendersene conto, soprattutto nei punti in cui si congiungono diverse vie. E poi vicino ai marciapiedi, ai tombini: non si può fare a meno di rendersene conto».
Vista la lunga attesa prima di riuscire a vedere gli operai al lavoro sui cantieri stradali, la richiesta dei cittadini è solo una: «c’è un grande investimento economico per questa opera, è evidente. Perciò vorremmo chiedere ai responsabili dell’ufficio tecnico un controllo maggiore, anche su come vengono utilizzati il catrame e le mattonelle dei marciapiedi. Questi ultimi – tra le altre cose – in certi tratti sono davvero bassissimi, quasi inesistenti».
Abbiamo chiesto conto della situazione al dirigente del settore lavori pubblici del Comune, Pasquale Casieri: «prima del completamento del cantiere – ha risposto – si procederà alla verifica di tutti i lavori effettuati insieme all’azienda che ha vinto l’appalto e sta eseguendo l’opera».
Contestate i lavori, non pagate. Di solito si fa così fino alla sistemazione da parte di chi effettua i lavori.
Sveglia, andate a controllare l’avanzamenro dei lavori quando si appalta un opera pubblica, non state solo negli uffici.
Buongiorno a Tutti i lettori, visto il tema invito i reporter di Coratolive a fotografare il disastro di via maglioferro. Questo potrà servire per poter ampliare il caso ed invitare gli amministratori locali ad operarsi senza risparmiarsi mai.
Mi chiedo se c è bisogno di attendere il completamento dei lavori per rendersi conto che si sta procedendo nel peggiore dei modi:le foto 'parlano' chiaro! Tutte le strade di Corato fanno schifo e qui non è passato un anno e mezzo come a Roma, da quando si è insediata la giunta…fra l'altro non è la stessa estensione di strade e spero non ci sia lo stesso debito!
BUONGIORNO A TUTTO LO STAFF DI CORATOLIVE, IN RIFERIMENTO ALLA NOTIZIA DEL RIFACIMENTO DEL MANTO STRADALE DOVETE SAPERE CHE IL BITUME VA APPLICATO SUL MANTO STRADALE QUANDO FA CALDO CIOE IN ESTATE NON QUANDO LE STRADE SONO BAGNATE E LOGICO CHE POI SI STACCA XCHE SOLO CON IL CALDO IL BITUME SI ATTACCA BENE GRAZIE-
Su vià Ardigò, sul tratto di marciapiede che rasenta l'istituto Scolastico C. Battisti, le mattonelle oscillano, segno che non sono state ben cementate. E questo avviene non al passaggio di chissà quale peso massimo ma quando ci cammina sopra il mio cane di 8 kg.!!
È pazzesco un manto di nemmeno 1 cm di asfalto, l’ennesima presa in giro dei cittadini di questo quartiere che da anni attendono il miglioramento della vivibilità. Basti pensare a Via Andria e le complanari della Sp 231 che quando erano di proprietà del Comune sono state interessate da interventi a macchia di leopardo e oggi sono groviere!
Non ci vuole una laurea in architettura o in ingegneria per capire che i lavori compiuti sono nefasti e all’acqua di rose.. cittadini facciamo un comitato e vediamo il da farsi
Esatto si tratta delle strade fra via Carducci e la stazione, l'asfalo viene via a pezzi, le mattonelle appena rimesse nella via che sta alle spalle della cesare battisti sono tutte traballanti quando ci si cammina su e presto verranno via una a d una. L'altezza dei marciapiedi spesso inesistente quasi a filo con l'asfalto, interrotta da continui sali scendi per lasciare il passaggio a una serie infinita di passi carrabili la maggior parte dei quali senza permessi. Terrificante …. e tanto tanot ancora. Davvero lavori pessimi! E qui mi viene da dire … e io pago …..
Io non ho mai visto alcun controllo sui lavori effettuati. Il sindaco oltre a pubblicizzare sui social il rifacimento delle strade (per chi ci abita in zona sono 30 anni che non si asfaltano le strade e i marciapiedi erano e sono ancora inesistenti), doveva anche procedere a far svegliare gli uffici tecnici che sono completamenti assenti. Ovviamente la storia di questa zona e di queste strade non finisce qui.
ma da quella foto di capisce che il lavoro è fatto a metà, cioè è stato posato il primo manto di grana grossa , ma non è stato steso i c.d. tappetino, cioè il manto di grana fine. così il manto è destinato a durare un c°°°°°… ma queste verifiche sono il compito precipuo dell'ufficio tecnico, mi auguro vengano effettuati, ma se non vengono effettuati…addio…
Sono d'accordo con il signor Francesco, bisogna farsi sentire non con messaggi ma con denuncie agli enti proposti, e capire se qualcuno ha sbagliato
è una vergogna!!! nemmeno nel burkina-faso ci sono strade e marciapiedi così rovinati!!!
Uno schifo ..paghiamo il bollo e altre tessa per avere delle strade rovinatissime,e le macchine sempre da meccanici e gommisti.BASTA È UNA VERGOGNA
Una soluzione giuridica a tutto questo potrebbe essere vietare i subappalti per legge, oltre ad un controllo pedissequo e costante dei lavori eseguiti.
D'altronde gli appalti in Italia vengono assegnati non per la qualità dei materiali e per l'esecuzione dei lavori, ma a chi offre il minor prezzo. Se, poi l'appalto viene assegnato al ribasso (ovvero in base allo sconto offerto dalla ditta sulla cifra totale) va da se che chi subappalta deve per forza di cosa risparmiare sui materiali e sulle ore lavorative per stare nei termini di un certo ricavo, altrimenti di rimetterebbe. Ps: le attuali procedure di assegnazione sono più complicate di come le ho descritte.