Attualità

30 anni di radio a Corato

Salvatore Vernice
Una storia che sabato 5 aprile sarà ripercorsa in una serata in cui si ritroveranno tutti quei personaggi radiofonici che dal 1975 ad oggi, sono stati coinvolti nell'emittenza radiofonica coratina.
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Sono passati più di 30 anni da quando le prima emittente radiofonica prendeva vita a Corato riuscendo a modificare, in breve tempo, le abitudini dei coratini che per la prima volta si sentivano protagonisti via etere.
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rnUna storia che sabato 5 aprile sarà ripercorsa in una serata in cui si ritroveranno tutti quei personaggi radiofonici che dal 1975 ad oggi, sono stati coinvolti nell’emittenza radiofonica coratina.
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rnL’idea di assemblare tutti gli speaker e dj che hanno fatto la storia radiofonica di Corato, è venuta a Mimmo Mazzilli, un giovane di allora che proprio da questo suo hobby ha poi tratto l’elemento essenziale della suo vita lavorativa, formando una band e suonando quelle musiche che, “dalle onde radiofoniche di Radio Corato Uno”, come si diceva una volta, proponeva a i suoi ascoltatori.
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rn«Abbiamo voluto organizzare questo revival radiofonico – spiega Mimmo Mazzilli – insieme ad un altro giovane dj di quegli anni, Aldo Scaringella, proprio perché a distanza di tanti anni, nessuno mai aveva pensato di mettere insieme chi, possiamo dirlo con orgoglio, ha fatto la storia della radio a Corato».
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Dal 1975 ad oggi il mondo della radio, pur avendo un denominatore comune rappresentato dalla musica, è cambiato.
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rn«Con pochissima tecnologia alle spalle, bastava solo un microfono, un mixer, un’antenna ed un trasmettitore per fare radio, anche ad alto livello. Oggi chi fa radio ha l’ausilio della tecnica che sicuramente agevola il loro lavoro, noi invece dovevamo fare tutto, dai registi ai lettori della pubblicità, ma facevamo tutto questo con la passione di chi in quel momento stava sperimentando un mezzo, come la radio privata, che successivamente sarebbe diventata la colonna sonora della nostra vita».
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rnTanti i programmi che ancora oggi si ricordano, così come i loro conduttori.
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rn«Trent’anni fa – continua Mazzilli – la lingua inglese era quella maggiormente usata nei titoli delle trasmissioni e così il programma della mattina si chiamava “Milk and Coffee party” (condotto da Felice Patruno e Salvatore Vernice), ma c’era anche la Sweet Music, che conducevo con l’amico Michele Capozza. Non potevano mancare i programmi con le famose “dediche”, in cui il ragazzo dedicava una canzone ad una ragazza per farle capire che l’amava. Sicuramente molto meglio dei messaggini SMS di oggi».
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rnL’evento di sabato 5 aprile, presso la sala Eredi Quinto sulla strada per Calendano, sarà un modo per rivedersi ma anche per ricordare chi non c’è più.
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rn«In tutti questi anni, saranno stati quasi duecento coloro i quali hanno in qualche modo dato il loro apporto alla radio coratina. Purtroppo qualcuno non c’è più, ma sarà ugualmente ricordato, e in questo momento mi preme sottolineare la figura dell’ing. Antonio Di Maio, che è stato colui che per primo ha costruito il primo trasmettitore per una radio di Corato».
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rnDopo Radio Corato Uno, in città nacquero altre emittenti come Radio Gamma, Radio Canale 3, Radio Corato Centro, Radio Punto Sud, tutte radio locali a cui seguì l’attuale Radio Selene (primo nome Rete Selene) che in poco tempo, abbandonato il ruolo locale, è diventata una delle radio più seguite in Puglia.
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rnA guidare questa realtà radiofonica del sud Italia è Luciano Tarricone, anche lui “pioniere” dell’emittenza radiofonica coratina.
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rn«Oggi fare radio è diventato sicuramente meno facile rispetto a ieri, ma con maggiori vantaggi che la tecnologia attuale fornisce. Devo anche dire, però, che oggi esiste ancora molta approssimazione tra le radio locali in genere, e non dobbiamo dimenticare che anche l’ascoltatore è cresciuto culturalmente e quindi è abituato ad ascoltare una radio più professionale.
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rnOggi fare radio, in maniera seria e preparata, vuol dire diventare imprenditori di una media azienda che, proprio perché azienda, deve saper razionalizzare il proprio lavoro che in una radio significa sapersi proporre al proprio pubblico.
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rnIo sono molto critico –
conclude Tarricone – su come in questi anni l’emittenza privata è cresciuta in Italia, me nello stesso tempo non posso rinnegare un passato che a Corato ha saputo regalare, sia a chi faceva radio e sia a che ci ascoltava, dei momenti di spensieratezza».

venerdì 28 Marzo 2008

(modifica il 13 Luglio 2022, 15:50)

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epesca
epesca
16 anni fa

Congratulazioni Ragazzi!!!
Notizie così mi fanno sentire orgoglioso di essere coratino, anche se è da tanti anni che lavoro e vivo lontano da Corato.
Siete un esempio di imprenditoria da seguire per i tanti ragazzi che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro.
Saluto sinceramente Mimmo Mazzilli e Luciano Tarricone che ho conosciuto quando era ancora ragazzino: studiavo a casa sua col fratello maggiore Franco.
Vivissimi auguri per il Revival di sabato 5 aprile
Domenico Amorese