Dopo la lettera aperta pubblicata ieri da parte del prof. Franco Vangi, presidente della Consulta della Cultura, in cui si chiedeva un concreto aiuto da parte della cittadinanza per la realizzazione di attività culturali a Corato, giunge il primo suggerimento da parte di un nostro lettore, Fiorenzo Spina. Lo proponiamo di seguito integralmente.
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rnEgregio prof. Vangi,
rnho letto il suo articolo sulla diffusione della cultura a Corato con vivo interesse e mi permetto un parere visto che ce l’ha chiesto.
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rnNessuno nega l’impegno e l’utilità di certe manifestazioni. Nessuno nega la sua indiscutibile professionalità visto che la conosco personalmente e che conosco i suoi figli, ma vorrei citare le parole del presidente di una associazione culturale di Matera "Abbiamo provato di tutto" disse "Ma oggi se i giovani non monetizzano possiamo sbattere la testa sul muro quanto vogliamo…".
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rnEd effettivamente hanno ragione. Chi lavora come lei e tanti, con una sicurezza in mano, può occuparsi nel tempo libero di ciò che vogliono compreso le sue iniziative ma c’è gente che ha ben altro a cui pensare.
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rnMolte volte le dirò queste persone vengono accusate ingiustamente (devo dire da persone piene di boria) di ignoranza di non capire niente e di essere apatici.
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rnPerdonate i giovani disoccupati che disertano le vostre utilissime convention, incontri, mostre perchè hanno perso fiducia; perdonate i precari che sono poco interessati alle vostre manifestazioni perchè devono recarsi a Bergamo per una supplenza di quindici giorni.
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rnPerdonate le giovani laureate (che di cultura ne hanno tanta) costrette a fare le baby sitter per pochi spiccioli, quando avremo compreso ciò capirà perchè la cultura non attecchisce sul suolo coratino.
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